Turismo e COVID-19, e se la strada giusta fosse il Nasalferón applicato da Cuba ai viaggiatori?
Cuba ha cominciato ad applicare dal 7 gennaio il Nasalferón ai viaggiatori e ai loro familiari, un farmaco dell’industria biotecnologica per evitare la trasmissione del SARS-CoV-2, e rinforzare il sistema immunologico.
L’isola caraibica è da tempo un autentico riferimento, in materia di gestione COVID-19.
No, nessuna speculazione politica: semplice constatazione di natura aritmetica.
Ad oggi Cuba ha registrato 18.443 casi di positività con 13.797 guarigioni: i decessi sono stati 173 (fonte WHO, Organizzazione Mondiale di Sanità), a fronte di una popolazione di oltre 2 milioni di abitanti.
Ha anche sviluppato due vaccini, uno in autonomia ed uno in partnership con un’azienda farmaceutica indiana.
Che cos’è il Nasalferón?
Il Nasalferón viene somministrato in gocce nasali, e per ora è stato adottato dai municipi Boyeros e Diez de Octubre, e poi s’estenderà al resto della capitale.
Ileana Morales, direttrice di Scienza e Innovazione Tecnologica del Ministero di Salute Pubblica, ha spiegato che si applicherà una goccia per via nasale la mattina e una seconda la sera, per cinque – dieci giorni.
«I conviventi devono cominciare il trattamento tre giorni prima dell’arrivo del viaggiatore al suo domicilio», ha precisato Morales.
Il Nasalferón è a base di IFN-alfa-2b-umano ricombinante per somministrazione nasale che, grazie alle proprietà immuno-modulatrici e antivirali del IFN-alfa, realizza una protezione di fronte all’esposizione del virus.
I dati dell’Accademia delle Scienze di Cuba, riportano che sino al mese d’agosto sono stati trattati con questo medicinale 17.241 lavoratori della salute e 1.105 persone vulnerabili.
Le gocce nasali sono in realtà qualcosa di tutt’altro che nuovo o sperimentale: prestigiose Università statunitensi stanno sviluppando studi, in materia.
In Italia il settore turismo vive un momento di profonda crisi, il blocco per i viaggiatori ha praticamente azzerato arrivi ed introiti: prendere spunto da esempi virtuosi in altre aree del mondo potrebbe essere una buona idea.
Per approfondire:
Contagi da COVID-19, una soluzione da gocce nasali con anticorpi di pollo? Una ricerca in Australia
Vaccino COVID-19, la scelta coraggiosa della Giordania: vaccinazione prima ai rifugiati