Ucraina, sindaco di Crevalcore recupera famiglia in fuga da Kiev, 4 minori: il viaggio dei volontari ANPAS
Dall’Ucraina bombardata a Crevalcore: “I bimbi piccoli credo non stiano realizzando nulla, ma negli occhi della ragazzina, 15 anni, c’è tutta la sofferenza di chi ha perso tutto all’improvviso. Si vede dagli occhi che lei non è ‘a posto'”
Marco Martelli è il sindaco di Crevalcore e così descrive i minori ucraini che è andato letteralmente a recuperare al confine tra Romania e Moldavia per portarli, insieme alla loro madre, nel comune bolognese dove li attende la nonna, insegnante di musica ucraina da tempo lì residente.
L’Sos è partito proprio dalla signora: suo figlio è a Kiev per combattere e la nuora, con quattro figli di 2, 4, 5 e 15 anni, non sapeva come arrivare in Italia.
La Pubblica Assistenza di Crevalcore protagonista del viaggio per recuperare la famiglia ucraina
Il sindaco non ci ha pensato due volte ed è partito con un pulmino da nove posti dalla pubblica assistenza insieme a un consigliere comunale e a un volontario.
Hanno aspettato la donna e i suoi figli a Sculeni, confine Romania-Moldavia.
Dopo una sosta a Brașov, in Romania, oggi sono ripartiti e questa notte contano di rientrare a Crevalcore.
“Non so quanto ci metteremo, ora siamo a Nadlac, al confine tra Romania e Ungheria.
Siamo fermi per i controlli.
La cosa impressionante – dice il sindaco – è che intorno a noi nelle code vediamo tantissime auto con le targhe ucraine.
C’è un esodo impressionante”.
Ieri sera nel ristorante romeno di Brașov dove hanno cenato il gestore si è seduto a tavola con la comitiva e non ha voluto sentire ragioni: ha offerto la cena a tutti.
Quando arriveranno a Crevalcore ci sarà un altro abbraccio di solidarietà: i proprietari della casa dove vive la nonna hanno un altro appartamento e hanno deciso di metterlo a disposizione per la nuora e i nipoti.
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