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UK, c’è carenza di antibiotici: il governo stabilisce il divieto di accaparramento e di esportazione

da Cristiano Antonino il Dic 15, 2022

UK, il governo ha aggiunto gli antibiotici utilizzati per il trattamento delle infezioni da streptococco A all’elenco dei farmaci che non possono essere esportati dal Regno Unito o accaparrati, dato che i medici di base che li prescrivono continuano a lottare contro la carenza di forniture

UK, da oggi due antibiotici, l’amoxicillina e la penicillina V fanno parte dell’elenco pubblicato dal Department of Health and Social Care (DHSC), insieme all’azitromicina e alla cefalexina

Il 12 dicembre il DHSC ha comunicato che le forniture di antibiotici per il trattamento dello streptococco di gruppo A hanno registrato un’impennata della domanda “e potrebbero essere temporaneamente limitate presso alcuni grossisti e farmacie”.

Secondo la notifica, i produttori dispongono di scorte e le consegne ai grossisti e alle farmacie saranno accelerate nei prossimi giorni.

L’NHS England ha pubblicato una guida sullo streptococco A per i medici, in collaborazione con l’RCGP e altre organizzazioni, che consiglia alle cure primarie di avere una soglia bassa per la prescrizione di antibiotici e il rinvio in ospedale.

Consiglia inoltre quale trattamento utilizzare nel caso in cui gli antibiotici di prima linea non siano disponibili e come utilizzare le forme di dosaggio solide nei bambini schiacciando o disperdendo le compresse in acqua, se necessario.

I grossisti delle farmacie hanno confermato che la disponibilità di antibiotici dovrebbe migliorare e che ogni giorno vengono consegnate più scorte.

I tre principali grossisti farmaceutici nazionali – Phoenix, Alliance e AAH – attualmente non hanno scorte di amoxicillina 250mg/5ml in sospensione o di penicillina V 125mg/5ml o 250mg/5ml in sospensione.

Regno Unito, da settembre ci sono stati 15 decessi confermati di bambini a causa dello streptococco A

Le consultazioni dei medici di base per la scarlattina e le notifiche di malattia stanno aumentando più del previsto per questo periodo dell’anno, così come i casi di streptococco invasivo di gruppo A, anche se in misura minore, ha avvertito l’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito (UKHSA).

Un totale di 6.285 casi di scarlattina sono stati segnalati in Inghilterra e Galles nelle ultime sei settimane, con più di 13.000 casi tra le settimane 27 e 49, secondo gli ultimi dati dell’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito.

Il dottor Richard Cook, medico di base nel West Sussex, ha dichiarato che gli ultimi due giorni sono stati i più affollati che abbia mai visto nel suo studio.

“Siamo stati sommersi da bambini nelle ultime 48 ore. La disponibilità di antibiotici è molto scarsa e questo non aiuta”.

Il professor Azeem Majeed, medico di base e professore di cure primarie e salute pubblica all’Imperial College di Londra, ha dichiarato: “Riceviamo segnalazioni da tutto il Paese di carenza di antibiotici, in particolare di preparati per bambini.

Il mio studio è stato informato dal nostro farmacista locale la scorsa settimana che aveva esaurito i flaconi di amoxicillina.

In queste circostanze, credo sia ragionevole cercare di migliorare la disponibilità di antibiotici fondamentali nel Regno Unito”.

Nel frattempo, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha confermato che indagherà dopo le segnalazioni dei farmacisti secondo cui i prezzi degli antibiotici sono aumentati a causa dell’aumento della domanda.

Carenza di antibiotici in UK, un portavoce della CMA ha dichiarato:

“Le persone sono realmente preoccupate per il prezzo degli antibiotici utilizzati per il trattamento dello Streptococco A e vogliamo che le aziende siano chiare sui loro obblighi di legge.

Non ci dovrebbero essere dubbi sul fatto che sia illegale per un’azienda dominante praticare prezzi eccessivi o per qualsiasi azienda colludere per far salire i prezzi.

Stiamo lavorando per stabilire i fatti di ciò che sta accadendo attualmente sul mercato e accogliamo con favore nuove informazioni nell’ambito del nostro lavoro.

Siamo pronti ad agire se ci sono prove di comportamenti anticoncorrenziali che violano la legge”.