Urologia Robotica: il futuro della chirurgia urologica mini-invasiva

Chirurgia – L’Urologia robotica è considerata il gold standard per quanto riguarda il trattamento chirurgico delle patologie urologiche, soprattutto in ambito oncologico.

L’Urologia, infatti, è la specialità in cui la tecnica robotica trova maggior impiego in assoluto e anche una delle prime ad aver contribuito al suo sviluppo.

Chirurgia Robotica cosa significa

L’espressione Chirurgia Robotica o Robotizzata (detta anche Robotic Assisted Surgery) indica la tipologia di interventi chirurgici effettuata tramite robot.

Si tratta dell’ultima frontiera della Chirurgia e, in particolare, della mini-invasiva, che consente allo specialista di comandare da remoto le braccia del robot che esegue fisicamente l’intervento.

Urologia Robotica, ambiti di utilizzo di questa peculiare ed innovativa chirurgia

La Chirurgia Robotica trova applicazioni in svariati ambiti che vanno dalla Chirurgia Generale alla Ginecologia, dalla Chirurgia Toracica alla Vascolare.

Tuttavia, come accennato anche precedentemente, l’Urologia è la Specialità che vanta il maggior numero di interventi effettuati e di personale formato in questo senso.

Quali sono le patologie urologiche trattate con il robot?

All’interno della disciplina urologica, la tecnica robotica risulta particolarmente utilizzata per il trattamento di:

  • tumore alla prostata
  • tumori al rene, surrene
  • tumore alla vescica
  • patologie dell’apparato genito-urinario (fra cui malformazione e ostruzioni)
  • patologie pelviche come, ad esempio, prolassi,

Chirurgia robotica in urologia, quali interventi si possono eseguire?

Fra le varie tipologie di interventi di Urologia Robotica effettuati, la maggior parte ha una base oncologica.

Si tratta, infatti, principalmente di:

  • prostectomie  (rimozione totale o parziale della ghiandola prostatica);
  • nefrectomie (rimozione totale o parziale di uno o di entrambi i reni);
  • cistectomie (rimozione totale o parziale della vescica urinaria).

Vantaggi della chirurgia robotica

La Chirurgia Robotica è sostanzialmente un’evoluzione della tecnica laparoscopica che permette di effettuare operazioni chirurgiche complesse anche in sedi anatomicamente difficili, con una libertà di movimento più ampia per lo specialista e una minor invasività per il paziente.

La robotica consente anche una maggior attenzione alle funzionalità dell’organo su cui si sta intervenendo, impedendo che se ne danneggino inutilmente alcune strutture e permettendo, in molti casi, il totale mantenimento della funzione sessuale e della continenza urinaria.

Vantaggi per il medico

Il Chirurgo, tramite l’ausilio del robot può, infatti:

  • raggiungere facilmente anche le aree anatomiche più difficoltose;
  • trattare patologie complesse;
  • godere di una visione in 3D ad alta definizione, aumentata fino a 10 volte rispetto a quella dell’occhio nudo e stabile, in quanto l’ottica è controllata da un braccio meccanico;
  • avere un gesto chirurgico più preciso e privo del tremore fisiologico alla mano, con un risultato migliore anche nelle attività di ricostruzione e sutura;
  • effettuare movimenti e manovre che tramite laparoscopia tradizionale non sarebbero possibili.

Vantaggi per il paziente

Per il paziente tutto questo si traduce con:

  • incisioni più piccole, in quanto rispetto alle tecniche tradizionali non sono richiesti grandi tagli;
  • minor numero e dimensioni ridotte delle cicatrici;
  • minor sanguinamento e necessità di trasfusioni;
  • minor rischio di infezioni e complicanze dopo l’intervento;
  • riduzione del dolore post-operatorio;
  • tempi di degenza ridotti;
  • ripresa più rapida della funzionalità sessuale e della continenza urinaria.

Svantaggi della chirurgia robotica

Per le strutture che vi ricorrono, la tecnologia robotica comporta un costo elevato, dato dall’acquisto del macchinario.

Evoluzioni per il futuro

Gli scenari futuri che questa tecnica lascia intravedere sono quelli di una chirurgia in remoto effettuata anche a grandi distanze, con la possibilità, dunque, per il paziente, di essere operato da uno specialista che può trovarsi anche dall’altro lato del mondo.

Per approfondire:

Robot chirurgo per curare le patologie cerebrali? Diamo uno sguardo alla nuova idea di Elon Musk

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Fonte dell’articolo:

Gruppo San Donato

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