Vaccino COVID-19, quanto dura l'immunità? E' dibattito, ma uno studio dalla California prospetta una lunga copertura

Immunità e vaccinazione: sul vaccino COVID-19 il dibattito nella comunità scientifica è serrata. Soprattutto ci si chiede quanto efficace sia l’immunità al coronavirus che dovrebbe durare e per quanto tempo essa esista.

La tesi di un un recente studio condotto dall’Istituto di Immunologia di La Jolla in California, incentrato sulla resistenza della memoria immunitaria nelle persone che si sono ammalate di Sars-Cov2, è che possa durare anni.

Va detto però che, pur trattandosi di una ricerca molto vasta, probabilmente la più completa condotta sulla memoria immunitaria del Coronavirus (185 i pazienti coinvolti tra i 19 e i 81 anni d’età), è ancora in attesa di validazione scientifica nonostante sia già stata rilanciata sull’edizione online del New York Times.

Parlando di vaccino: quale durata per l’immunità al Covid-19 secondo i dati?

Stando ai dati forniti dai ricercatori è emerso che, 8 mesi dopo aver contratto l’infezione, la gran parte delle persone guarite conserva sufficienti cellule immunitarie per scongiurare un eventuale secondo contagio.

Ma l’aspetto più interessante (e per certi versi confortante) è che, a detta degli scienziati che hanno condotto la ricerca, una riduzione delle cellule immunitarie così lenta e graduale nel breve termine lasci presagire come possano restare molto a lungo nel nostro organismo.

Questo non esclude episodi di ricontagio al COVID-19, peraltro già verificatosi anche in Italia in un certo numero di pazienti, ma l’evento in sé è talmente raro da risultare irrisorio nel quadro generale.

L’immunità al Covid-19 non è uguale per tutti

Dallo studio, coordinato dalla virologa Shane Crotty, è emerso anche che non tutti sviluppano un’immunità a lungo termine: una percentuale ridotta di pazienti esaminati pare sia escluso da questo scenario, probabilmente per la bassa quantità di virus a cui si sono esposti.

Vaccino ed immunità: non solo anticorpi contro Covid-19

Un altro aspetto per cui si è fatto chiarezza è quello legato agli anticorpi divenuti ‘familiari’ in relazione ai test sierologici a cui tanti di noi si sono sottoposti nell’arco di quest’anno.

Nei campioni esaminati durante questa ricerca sono stati individuati quattro componenti del sistema immunitario:

  • gli anticorpi
  • i linfociti B
  • due tipologie di linfociti T.

Mentre gli anticorpi e i linfociti T tendevano a diminuire lievemente nel tempo, i linfociti B erano cresciuti di numero.

Immunità da vaccino: confronto tra gli anticorpi da SARS e quelli da COVID-19

La pubblicazione di questa ricerca giunge quasi contestualmente all’annuncio di un’altra importante scoperta recente, ovvero che i sopravvissuti alla SARS, la forma di polmonite atipica causata da un altro tipo di coronavirus, presentano ancora cellule immunitarie 17 anni dopo la loro completa guarigione.

Vaccino COVID-19: l’immunità di lungo periodo

La durata effettiva della risposta anticorpale più a lungo termine, invece, è ancora oggetto di dibattito e confronto: non sappiamo effettivamente quanto si protrarrà nel tempo.

È noto, però, che gli anticorpi efficaci contro il coronavirus, così come per gli altri virus della stessa famiglia, possono durare da 12 a 52 settimane dalla comparsa dei primi sintomi.

Un dato importante anche se, come sottolineato in precedenza, attualmente non si può ancora confermare quanto a lungo la risposta anticorpale o dei linfociti T conferisca un’immunità protettiva tale da scongiurare una eventuale reinfezione.

Con gli altri coronavirus, responsabili solo di lievi raffreddori, gli anticorpi duravano abbastanza a lungo e nei pazienti colpiti da SARS l’immunità si protraeva in alcuni casi sino a 34 mesi dopo l’infezione.

Si tratta di conferme incoraggianti rispetto a come potrà evolvere l’attuale situazione sanitaria: noi tutti ci auguriamo che questa immunità duri il più a lungo possibile.

Lo studio su immunità da COVID-19 pubblicato da La Jolla California

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Per approfondire:

Tutto sul vaccino contro Covid-19: le 36 Faq dell’Aifa sul mRNA BNT162b2 Pfizer-BioNTech

Da Roma a San Diego, Alba Grifoni è la ricercatrice che combatte il Covid-19

Fonte dell’articolo:

La Jolla Institute

Forbes

Gruppo San Donato

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