Esiste una divisa della Protezione civile? Qualche info per il cittadino

La divisa, in questo caso della Protezione civile. E’ purtroppo invalsa la tendenza di malviventi e truffatori di indossare fraudolentemente divise ufficiali per vincere le resistenze dei truffati, spesso persone anziane o con fragilità

E’ quindi utile dare qualche informazione di massima su questo argomento.

Protezione civile, esiste una divisa “ufficiale”?

La domanda sembra semplice ma, in realtà, non vi è una risposta che può davvero essere completa per ogni singola situazione.

Il punto è che il Dipartimento della protezione civile non ha chiare regole in ambito, eccetto che un volontario – o un qualsiasi operatore/elemento – debba avere comunque una divisa che lo rappresenti in qualche forma.

Questa è diciamo la regola che definisce in tutto e per tutto la base sul quale le regioni devono poi decidere il da farsi.

Ed è questo il punto sul quale bisogna soffermarsi un secondo: le Regioni.

Ogni regione ha la possibilità e la necessità di mantenere la propria protezione civile aggiornata ed equipaggiata.

Questo si divide in altri argomenti, ma andiamo a definire quel che si può indicare come una divisa per la protezione civile.

Esistono tre casi nei quali una regione o una protezione civile locale può disporre dei chiarimenti al riguardo dell’esistenza della “divisa”

La tipica divisa da volontariato con distintivo e badge

Molte associazioni di volontariato, così come la protezione civile, sfruttano attualmente questa divisa che può essere fornita una volta che si entra a far parte del servizio.

Alcune di queste possono cambiare negli accessori e in alcuni inserti.

Vi sono versioni che includono anche un casco.

Quel che però salta sempre all’occhio è lo stemma della protezione civile, che può essere dedicato alla regione, a quella particolare sezione del volontariato, oppure nello specifico a quella nazionale.

Sono comunque una parte che mette in evidenza l’organizzazione di cui fa parte una particolare persona, qualcosa che può essere comunque impresso anche dietro la divisa.

Alla fin fine si tratta d’una tuta dedicata all’alta visibilità dotata di bande catarifrangenti che permettono alla persona di essere vista facilmente sia di giorno che anche di notte.

Molte delle aggiunte vengono commissionate a parte dalla regione, oppure parte degli accessori vengono applicati in parte tramite dei semplici adesivi.

Perciò, questa è attualmente la forma più riconosciuta di quella che si può definire come una divisa.

Ogni regione ed organizzazione prende però la sua direzione su quest’ambito.

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Ciò significa che chiunque può vestirsi con una divisa come fosse un membro della protezione civile?

Giustamente, è facile confondersi.

Vi è ancora questa sorta di “ognuno fa per sé” su via nazionale, a volte sfociando anche in eventi piuttosto inusuali.

Come già detto la divisa può essere fornita direttamente alla persona appena entrata a far parte della protezione civile, ma a volte possono presentare dei costi.

Questo non capita in ogni tipo di situazione, ma non è fuori discorso, considerando che alcune di queste divise sono personalizzate appositamente per ogni persona.

La tuta ad alta visibilità semplice

Come già indicato, la divisa della protezione civile altro non è che una tuta ad alta visibilità particolarmente personalizzata a seconda della regione.

Ma non è il caso ovviamente per ogni organizzazione o luogo.

In certi casi è possibile semplicemente fare affidamento ad una tuta senza distintivi o altri segni di riconoscimento, un semplice indumento che però mette in evidenza che la persona sta svolgendo un servizio utile alla comunità.

La tuta ad alta visibilità può essere fornita dall’organizzazione o procurata dalla persona interessata a far parte della protezione civile, a seconda ovviamente delle regole in vigore nella zona.

Queste divise sono piuttosto semplici nella loro composizione ma tendono a mettere in primo piano l’utilità e l’importanza di essere visibili un po’ ovunque, onde evitare incidenti o equivoci.

I casi “rari” con mimetiche o altre divise

Vi sono poi alcuni casi piuttosto inusuali, come persone che forniscono attualmente una tuta mimetica oppure delle divise più uniche.

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Si fa parte d’un organizzazione speciale in questo caso? Si parla d’una protezione civile d’una classe più alta?

La risposta è no: siccome non ci sono particolari regole e certe regioni che specificano dove e come procurarsi una divisa specifica, vi sono ovviamente quelle organizzazioni che fanno un passo in avanti più specifico – unico nel suo genere.

Ma tutti gli effetti sono e rimangono un organizzazione da protezione civile, non hanno accesso a permessi speciali.

Diffidate di chi vi si presenta innanzi dicendo cose differenti.

In generale questa scelta non è nemmeno molto incoraggiata considerando che appunto può provocare confusione, ma divise di questo genere sono facilmente acquistabili presso qualsiasi negozio specializzato in questo genere.

Scelte di questo genere non sono molto riconoscibili dalla popolazione che tendono a pensare invece a qualche organizzazione a tema militare o simili, non tanto alla protezione civile in sé.

Quindi per concludere: no, non esiste una precisa divisa della protezione civile, ma esiste piuttosto una tuta che viene utilizzata spesso a livello nazionale e perciò viene riconosciuta come tale dal comune cittadino, il quale si convince che quella è la divisa utilizzata dal servizio.

Per approfondire:

Come si diventa volontari di Protezione civile? Qualche info utile per il cittadino che si voglia rendere utile

Protezione Civile ed incendi boschivi: che cosa sono i volontari AIB?

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