Incendi boschivi, adesso a fare paura è il rischio idrogeologico: Cosa fare nelle aree andate a fuoco secondo la Protezione Civile
“È noto, purtroppo, che i violenti incendi di questo inizio di stagione estiva 2017 hanno già bruciato migliaia di ettari di superficie”, ma oltre ai danni e alla perdita di patrimonio boschivo fin qui registrati è bene ricordare che “le conseguenze per l’equilibrio naturale sono gravissime e i tempi per il riassetto dell’ecosistema forestale e ambientale molto lunghi”. Con queste parole il Capo Dipartimento si è rivolto ai presidenti delle regioni e delle province autonome, ai prefetti, all’Anci e all’Unione delle Province Italiane richiamando l’attenzione sulla necessità di prevenire il rischio idrogeologico nelle aree interessate da incendi boschivi.
Le raccomandazioni operative firmate oggi – e consultabili sul sito www.protezionecivile.gov.it – sollecitano tutte le autorità interessate a intervenire prontamente nelle aree interessate da incendi boschivi, valutando le eventuali azioni di protezione civile necessarie laddove il passaggio del fuoco abbia determinato o aggravato situazioni di criticità idrogeologica. Le alterazioni delle condizioni naturali del suolo causate dagli incendi, infatti, oltre alla perdita di suolo fertile e di vegetazione, possono favorire fenomeni di dissesto dei versanti provocando, in caso di piogge intense o prolungate, l’erosione del terreno e il possibile innesco di frane o di caduta massi improvvisa.
In particolare, il Capo Dipartimento sottolinea come sia necessario che le Regioni, le Province autonome, le Città metropolitane e le Province forniscano un adeguato supporto di natura tecnica alle Amministrazioni comunali nella valutazione della criticità idrogeologica delle aree percorse dal fuoco. Analogamente, i Comuni dovranno essere sensibilizzati ad aggiornare i propri piani d’emergenza, sulla base delle nuove o aggravate condizioni di rischio, e ad attuare altre iniziative di prevenzione non strutturale vòlte a informare la popolazione – anche attraverso l’organizzazione di incontri pubblici – sui corretti comportamenti da adottare in relazione al rischio.
La legge quadro in materia di incendi boschivi prevede, come è noto, l’istituzione e l’aggiornamento del catasto delle aree percorse dal fuoco, allo scopo di preservarne la destinazione d’uso e scongiurare usi speculativi. A tale obbligo deve necessariamente associarsi l’impegno delle autorità di protezione civile sul territorio per valutare i nuovi o ulteriori rischi a cui il territorio si trova esposto e lavorare, da subito, in termini di pianificazione, prevenzione e informazione per essere pronti a fronteggiare eventuali emergenze.