L’Aquila, 12 anni fa il sisma. Rocca (CRI): “oggi più che mai l’esempio degli aquilani ci serve per rialzarci”
Sisma a L’Aquila, sono passati 12 anni. La pandemia non può e non deve farci dimenticare altri dolori, altri strappi, altre ferite che meritano costante memoria: uno su tutti il sisma che colpì L’Aquila nel 2009
Una ferita incancellabile per ogni donna e uomo della Croce Rossa.
Il popolo aquilano lo abbiamo conosciuto da vicino, testandone la resilienza e la voglia di risorgere.
E’ gente che non si è mai arresa, non si è mai data per vinta e che ha saputo ricominciare.
Un esempio che ci serve, oggi più che mai, e che testimonia come solo insieme e tutti uniti si potrà tornare ad essere più forti di prima.
Il 6 aprile del 2009 il sisma a L’Aquila
È impossibile dimenticare quella terribile scossa, la paura, la sveglia all’alba, le urla della gente, i soccorritori che scavano, la polvere protagonista di ogni immagine che arriva.
Impossibile scordare la notte più lunga di dodici anni fa: quella del 6 aprile 2009 all’Aquila.
Quella notte non svanirà mai dalla mia memoria.
Non potrò mai scordare l’arrivo nella città abruzzese, la dignità degli abitanti delle zone colpite, giorno dopo giorno.
La lezione di una comunità intera.
Il lavoro dei volontari della Croce Rossa nel dopo sisma a L’Aquila
Siamo stati in grado di realizzare 12 tendopoli, 10 cucine da campo e 10 posti medici avanzati, siamo stati in grado di mantenere la nostra promessa: essere i “primi ad arrivare e gli ultimi ad andare via”.
Un impegno che ci guida in ogni situazione e che ha spinto anche i volontari colpiti in prima persona a mettersi al servizio dei più vulnerabili senza esitare.
Storie che si ripetono ad ogni emergenza.
Il ricordo delle vittime
Oggi è il momento del ricordo e il pensiero va alle vittime, a chi ha perso una persona cara, a chi ancora oggi fa di tutto per far rinascere la propria città o il proprio paese.
Ma il 6 aprile deve essere anche una data per ricordare l’importanza della prevenzione e della preparazione delle comunità.
Grazie L’Aquila, grazie aquilani: con il vostro esempio possiamo – anche adesso – affermare che soltanto uniti ce la faremo.
Per approfondire:
Centro Italia un anno fa – L’incubo del sisma non si dimentica
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