Terremoto nel Mugello: in azione i volontari della Protezione Civile
Terremoto nel Mugello, le associazioni di Anpas e Misericordie subito in azione nella fascia appenninica toscana. Corsinovi: “Priorità adesso raggiungere tutte le frazioni isolate”. Danni, ma per il momento nessun ferito.
Alle ore 4 e 37 di oggi 9 dicembre 2019 è avvenuta una scossa di terremoto improvvisa con epicentro a Barberino del Mugello. La zona dell’epicentro è fra l’abitato di Galliano e il lago di Bilancino. Non sono segnalati feriti, al momento, ma danni ad abitazioni e uffici. Le scuole rimangono chiuse per tutto il giorno affinché siano realizzate le verifiche di stabilità. Anche molte persone hanno scelto di dormire in auto nonostante il maltempo. La Protezione Civile si è attivata per preparare punti di accoglienza e di informazione alla cittadinanza.
Il presidente delle Misericordie della Toscana, Alberto Cosinovi, ha raggiunto stamani prima dell’alba il Mugello, per coordinare l’attività dei volontari delle Misericordie della zona, che sono in azione per verificare le situazioni di bisogno a seguito delle scosse di terremoto della notte scorsa.
“In questo momento stiamo provvedendo con vigili del fuoco, carabinieri e altri volontari a effettuare una ricognizione in tutta la zona interessata dallo sciame sismico e soprattutto dalla forte scossa delle 4 e 37. Ci sono alcune case lesionate e anche la chiesa e la canonica di Barberino sono state dichiarate inagibili. Il centro di Barberino è praticamente vuoto, perché tutti sono ancora in strada. Ci segnalano qualche criticità in alcune frazioni periferiche e quella è la priorità per il momento: raggiungere tutte le frazioni, anche le più isolate, valutare la situazione ed eventuali necessità e nel caso lasciare un presidio per assistere le persone.”
Tutte le Misericordie del Mugello sono in azione e la Federazione regionale delle Misericordie si sta coordinando con la Sala operativa della Regione Toscana per ulteriori interventi.
Come comportarsi in caso di terremoto?
PRIMA DEL TERREMOTO – È importante sapere quando e come è stata costruita la tua casa, su quale tipo di terreno, con quali materiali. E soprattutto se è stata successivamente modificata rispettando le norme sismiche. Se hai qualche dubbio o se vuoi saperne di più, puoi rivolgerti all’ufficio tecnico del tuo Comune oppure a un tecnico esperto.
DURANTE TERREMOTO – In un luogo chiuso è importante mettersi al riparo sotto una trave, nel vano di una porta o vicino ad una parete portante. Fare alle cose che potrebbero cadere (intonaco, controsoffitti, vetri, mobili, oggetti ecc.). Occhio all’uso delle scale: spesso sono poco resistenti e possono danneggiarsi. Evitare l’ascensore: si può bloccare. Se sei in un luogo aperto invece allontanati da edifici, alberi o linee elettriche: potresti essere colpito da tegole, rami secchi o cavi. Fai attenzione alle altre possibili conseguenze del terremoto: crollo di ponti, frane, perdite di gas ecc.
DOPO TERREMOTO – Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te e, se necessario, presta i primi soccorsi. Esci con prudenza, indossando le scarpe: in strada potresti ferirti con vetri rotti. Se sei in una zona a rischio maremoto, allontanati dalla spiaggia e raggiungi un posto elevato. Limita, per quanto possibile, l’uso del telefono. Limita l’uso dell’auto per evitare di intralciare il passaggio dei mezzi di soccorso. Raggiungi le aree di attesa previste dal Piano di protezione civile del tuo Comune.
Lo zaino di emergenza
Affinché il nucleo familiare sia in grado di sopportare difficoltà banali ma che – in situazioni di massa – diventano problemi insostenibili, bisogna procurarsi uno zaino da emergenza. La Commissione Europea, prendendo spunto dalle indicazioni della FEMA (Agenzia federale americana della protezione civile) ha pubblicato una semplice infografica in collaborazione con la federazione internazionale della Croce Rossa che tiene conto delle venti cose che devono essere sempre presenti in uno zaino di emergenza, che deve essere sempre tenuto in un punto facilmente raggiungibile prima della evacuazione dalla propria abitazione.
Gli zaini dovranno essere uno per ogni componente del nucleo familiare. Chiaramente in presenza di bimbi piccoli il materiale dovrà essere diviso fra i genitori, ma se il bimbo può portare uno zaino, la responsabilizzazione di un dispositivo solo per il piccolo è un utile strumento di gioco per evitare che la tragicità degli eventi colpisca in maniera grave una mente giovanissima e sensibile.