A che punto è il supervaccino contro l'influenza?
Un’unica vaccinazione in grado di abbattere tutti i ceppi influenzali, un’unica soluzione che finalmente renderebbe immune l’essere umano dalla fastidiosa influenza è il sogno di scienziati e ricercatori; il percorso verso questo straordinario risultato oggi non sembra più lungo e pieno di insidie come una volta.
Una speranza concreta quella del team dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive (Niaid) e dei National Institutes of Health (Nih) americani, che lavorano assieme al gruppo di Gary Nabel della Sanofi. Secondo i ricercatori la tecnologia anti-influenza nella versione del supervaccino entro pochi anni potrà essere utilizzata non solo per contrastare la minaccia influenzale bensì per altre patologie connesse. Un supervaccino pertanto capace sì di sconfiggere l’influenza, ma non solo, anche una grande varietà di patogeni.
Gli scienziati hanno fuso una proteina virale immunogenica alla ferritina, proteina capace di autoassemblarsi, facendo nascere un tipo di nanoparticella completamente nuova, con otto “speroni” virali. Dopo che sono stati eseguiti alcuni test sui furetti il vaccino è parso più potente del previsto e in grado di neutralizzare distinti ceppi influenzali a differenza dei vaccini in commercio di questi tempi che perdono velocemente efficacia, poichè il virus influenzale cambia costantemente e assai rapidamente.
Il nuovo supervaccino funziona stimolando la produzione di anticorpi neutralizzanti che si connettono a parti del virus comuni a ceppi differenti.
Un passo avanti, secondo i ricercatori che hanno spiegato su Nature, di essersi ormai indirizzati verso la realizzazione di una specie, se vogliamo, di “vaccino universale”, creato essenzialmente con ingredienti ricombinanti assolutamente più sicuri di quelli precedenti, dato che non lo si otterrebbe coltivando il virus in uova o in cellule.