Allarme dengue in Europa: tra cambiamenti climatici e nuove sfide
La diffusione del virus e l’importanza della prevenzione
In un contesto caratterizzato da un aumento globale delle temperature e da cambiamenti climatici significativi, l’allarme per la diffusione della dengue in Europa è diventato un tema di crescente preoccupazione per la salute pubblica. Questa malattia virale, trasmessa principalmente dalle zanzare del genere Aedes, è tradizionalmente associata a climi tropicali e subtropicali, ma sta ora trovando terreno fertile anche nei paesi europei, compresa l’Italia, la Spagna e la Francia, a causa di fenomeni legati alla tropicalizzazione e all’incremento delle temperature medie.
Cos’è la dengue e come si manifesta
La dengue, conosciuta anche come “febbre spezzossa“, è un’infezione virale che si trasmette all’uomo tramite la puntura di zanzare infette, prevalentemente di specie Aedes aegypti. La maggior parte delle persone infettate non manifesta sintomi o presenta forme lievi, che includono febbre alta, mal di testa, dolori muscolari e articolari, nausea e rash cutaneo. Tuttavia, in alcuni casi, la dengue può evolvere in forme severe, richiedendo cure ospedaliere e, in rari casi, portare alla morte.
Prevenzione e trattamento
La prevenzione si basa principalmente sull’evitare le punture di zanzara, in particolare durante le ore diurne, quando gli insetti sono più attivi. Attualmente, non esiste un trattamento specifico per la dengue; le terapie si concentrano sul sollievo dei sintomi attraverso l’uso di antipiretici e analgesici, evitando farmaci che possano aumentare il rischio di sanguinamento. Esiste un vaccino, Dengvaxia, raccomandato per chi ha già contratto la malattia in aree dove la dengue è endemica.
Il ruolo dei cambiamenti climatici
I cambiamenti climatici giocano un ruolo cruciale nella diffusione della dengue in nuove aree geografiche, inclusa l’Europa. L’aumento delle temperature medie, le variazioni nelle precipitazioni e i periodi prolungati di siccità favoriscono la proliferazione e l’attività delle zanzare vettori, aumentando il rischio di trasmissione del virus. La stessa Organizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato un allarme riguardo all’incremento dei casi di dengue a livello globale, attribuendo parte della responsabilità al riscaldamento globale.
Perché l’Europa è a rischio
In Europa, il vettore della dengue, la zanzara Aedes, si sta stabilendo con maggiore frequenza, portando a focolai locali della malattia. Paesi come Francia, Italia e Spagna hanno già segnalato casi autoctoni di dengue, evidenziando una tendenza all’aumento delle infezioni e alla possibile endemizzazione del virus nel continente. Questo scenario pone nuove sfide per la salute pubblica europea, richiedendo un rafforzamento delle misure di prevenzione e controllo dei vettori, nonché una maggiore sensibilizzazione sul rischio rappresentato dalla dengue.
La dengue rappresenta un esempio emblematico di come i cambiamenti climatici possano influenzare direttamente la salute umana, favorendo la diffusione di malattie infettive precedentemente confinate in aree geografiche ben definite. La risposta a questa sfida richiede un approccio coordinato che includa monitoraggio ambientale, controllo dei vettori, ricerca e sviluppo di nuovi strumenti diagnostici e terapeutici, e campagne di informazione e sensibilizzazione pubblica.
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