Aneurisma cerebrale: cos’è e come si cura
Aneurisma cerebrale: quali sono i sintomi, le cause e le conseguenze di questa malattia?
L’aneurisma cerebrale o aneurisma intracranico indica la dilatazione di un vaso arterioso del cervello e se rotto, può portare a condizioni cliniche piuttosto gravi.
Facciamo il punto su questa complessa patologia con il nostro esperto, il Professor Pietro Mortini, primario dell’Unità di Neurochirurgia e Radiochirurgia Stereotassica all’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano.
Cos’è l’aneurisma cerebrale
L’aneurisma cerebrale è una dilatazione di un’arteria cerebrale.
A causa di questa dilatazione, dovuta a un’anomala perdita o all’assenza della tonaca muscolare (uno dei 3 strati dell’arteria), la parete dell’arteria risulta più fragile e debole e, pertanto, vi è il rischio di rottura dell’aneurisma.
È importante sottolineare, però, che non tutti gli aneurismi si rompono e che, solitamente, quelli più piccoli presentano un rischio di rottura inferiore.
Inoltre, è bene ricordare che un singolo paziente può presentare più di un aneurisma contemporaneamente.
Tipi di aneurisma cerebrale
Circa il 90% degli aneurismi cerebrali è noto come sacculare, anche detto ‘a bacca’ in virtù della sua forma con lo stelo sottile.
Le altre tipologie sono:
- aneurisma fusiforme, che sporge su tutti i lati ed è solitamente associato ad aterosclerosi;
- aneurisma dissecante, che può essere il risultato di un danno, spesso dovuto da traumi, alla tonaca intima (lo strato più interno dell’arteria), con la conseguente fuoriuscita e raccolta di sangue negli strati della parete arteriosa.
I sintomi
Il 90% degli aneurismi cerebrali si presenta come asintomatico e non se ne ha traccia fino alla relativa rottura.
In alcuni casi però, prima della rottura, possono comparire dei segnali tra cui:
- cefalea;
- dolore oculare;
- deficit visivi.
L’emorragia subaracnoidea
Successivamente alla rottura, invece, si verifica un’emorragia subaracnoidea (ESA), cioè nello spazio tra il cervello e gli involucri che lo rivestono.
L’emorragia subaracnoidea è una patologia che colpisce 10 persone su 100.000 e si può manifestare con diversi sintomi come:
- cefalea molto intensa;
- nausea e vomito;
- rigidità nucale;
- dolore agli occhi, alla schiena o alle gambe;
- midriasi (grandezza della pupilla superiore ai 5 mm di diametro);
- ipertensione;
- deficit motori (in particolare: perdita di equilibrio e di coordinazione);
- sensibilità alla luce;
- perdita di coscienza;
- alterazione degli stati di coscienza.
Le cause dell’aneurisma cerebrale
Attualmente, le cause dell’aneurisma cerebrale non sono note.
Tuttavia, è ormai chiaro che, associati all’insorgenza di questa malattia, esistono dei fattori di rischio:
- ereditari;
- acquisiti”.
I fattori di rischio ereditari
Tra i fattori ereditari, compaiono:
- storia familiare di aneurismi;
- deficit di alfa-glocoidasi, che genera problemi nella produzione di glucosio;
- deficit di alfa 1-antitripsina, che porta a patologie polmonari o epatiche;
- malformazioni artero-venose (MAV);
- coartazione (restringimento) aortica;
- sindrome di Ehlers-Danlos, Klinefelter e di Noonan;
- displasia fibromuscolare;
- rene policistico;
- sclerosi tuberosa;
- displasia fibromuscolare;
- teleangectasia emorragica ereditaria.
I fattori di rischio acquisiti
Tra i fattori di rischio acquisiti, cioè quei fattori non ereditari che si sviluppano nel corso della vita, ricordiamo:
- età (sopra i 40 anni);
- alcol;
- fumo di sigaretta;
- droghe;
- aterosclerosi;
- ipertensione;
- trauma cranico.
La diagnosi di aneurisma cerebrale
L’aneurisma solitamente viene diagnosticato grazie a:
- storia clinica completa del paziente;
- esame obiettivo;
- procedure diagnostiche, come:
- angiografia a sottrazione digitale – DSA;
- tomografia computerizzata – TC;
- risonanza magnetica – RM;
- angio-risonanza magnetica.
Come si cura l’aneurisma cerebrale
Per il trattamento di un paziente con aneurisma, l’obiettivo clinico primario è ridurre il rischio di emorragia subaracnoidea.
Il trattamento specifico per il singolo paziente viene identificato dallo specialista sulla base delle:
- caratteristiche specifiche del paziente (età, storia clinica, sintomi sviluppati, eventuale tolleranza a specifiche terapie farmacologiche);
- caratteristiche dell’aneurisma (in particolare, dimensioni e sede).
Il trattamento prevede 2 modalità distinte:
- craniotomia e clipping chirurgico, prevede il posizionamento di una clip metallica nella sede del colletto dell’aneurisma;
- mediante coils, microspirali che, inserite nell’aneurisma tramite catetere, lo riempiono.
Come prevenire l’aneurisma cerebrale
Per prevenire l’insorgenza di un aneurisma al cervello, è necessario tenere sotto controllo i fattori di rischio.
In particolare, è consigliato:
- smettere di fumare;
- ridurre/eliminare il consumo di alcol;
- eliminare il consumo di droghe;
- controllare la pressione arteriosa.
Per approfondire:
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