Arteriosclerosi: che cos'è?
Arteriosclerosi è un indurimento e perdita di elasticità dei vasi sanguigni e in particolare delle arterie dovuto all’accumularsi di lipidi che formano delle placche dure e rigide che ispessiscono le pareti dei vasi sanguigni
L’ateriosclerosi è una malattia degenrativa cronica
Compare sopratutto con l’avanzare dell’età, che causa un aumento della consistenza della parete vasale e può essere provocata, oltre che dall’invecchiamento, anche da svariati processi patologici.
Sotto questo nome vengono comprese diverse forme morbose che si possono trovare associate o isolate e che comunque hanno tutte come effetto finale una riduzione più o meno elevata dell’elasticità della parete arteriosa.
Arteriosclerosi e reni
L’Arteriolosclerosi interessa unicamente le arteriole degli organi ed è ben documentabile soprattutto nei reni, dove provoca una patologia nota come nefrosclerosi benigna.
Nelle arteriole colpite si nota un ispessimento omogeneo dovuto a depositi di sostanza ialina (Ialinosi) con perdita delle infrastrutture cellulari.
La forma iperplastica è dovuta a proliferazione delle cellule muscolari che stringono il lume; anch’essa colpisce frequentemente le arteriole renali e si riscontra in casi di grave ipertensione sostenute da una compromissione grave dei reni (nefrosclerosi maligna).
L’Arteriosclerosi della tunica media è caratterizzata da fenomeni regressivi dei tessuti muscolari ed elastici della tunica media, a cui si sostituisce tessuto fibro-sclerotico; da ciò deriva non tanto una deformazione del vaso quanto una sensibile perdita della sua elasticità.
Sintomi di Aterosclerosi
L’aterosclerosi, in cui è evidente il collegamento con un disturbo del metabolismo dei grassi, è una forma particolare di Arteriosclerosi.
I sintomi più frequenti dell’arteriosclerosi sono quelli che dipendono da una scarsa irrorazione cerebrale:
- facile stancabilità al lavoro sia fisico che mentale
- perdita della memoria
- insonnia
- instabilità del carattere con fasi di depressione che si alternano a periodi di estrema irritabilità.
Inoltre, sono frequenti i disturbi a carico dell’udito (ronzii) e della vista (offuscamenti transitori).
Spesso le arterie superficiali sono dure al tatto e si presentano tortuose e vivacemente pulsanti.
Ateriosclerosi e ipertensione
Quando l’arteriosclerosi si accompagna ad ipertensione arteriosa, si può notare a carico del ventricolo sinistro del cuore un grado più o meno elevato di ipertrofia, cioè un aumento di volume che il cuore mette in atto per vincere più facilmente l’aumento della resistenza che incontra nel pompare il sangue nell’arteria aorta.
Con questa dinamica circolatoria alterata si creano le premesse per la formazione di trombi nel lume arterioso e per il loro eventuale distacco dal punto in cui si sono formati e con il successivo arresto in un punto più ristretto del tronco arterioso.
Si verificano così fenomeni occlusivi a carico di arterie più o meno grandi del cervello, del cuore, dell’intestino o delle estremità.
Ma i danni più evidenti e più comuni dell’arteriosclerosi si compiono nel distretto cardiaco e su quello cerebrale.
Nel primo la malattia colpisce le arterie coronarie responsabili della nutrizione del cuore.
Arteriosclerosi e cuore, la Sclerosi Coronarica
La sclerosi coronarica si riflette in una sclerosi del tessuto cardiaco con conseguente alterazione del suo funzionamento manifestata da affanno, palpitazione, aritmia, edema alle gambe; ma l’angina pectoris e l’infarto (soprattutto quest’ultimo) sono comunque le manifestazioni più temibili della compromissione delle coronarie.
Nel distretto cerebrale si possono verificare ugualmente fenomeni d’occlusione improvvisa che si estrinsecano con il gravissimo quadro dell’ictus aplopeticus (aplopessia)
Prevenzione dell’arterioslerosi: cosa fare
La cura dell’arteriosclerosi è essenzialmente preventiva, ma nella malattia, in generale, si attua il trattamento igienico dietetico ed il trattamento medico.
Per il primo si provvederà a ritmi lavorativi meno stressanti, all’eliminazione di tutto ciò che porti ad accentuare la partecipazione emotiva dell’ammalato, gli squilibri climatici e gli eccessi di temperatura, tanto calda quanto fredda.
Il paziente dovrà modificare i suoi ritmi di vita: dormire a sufficienza e svolgere attività fisica all’aria aperta.
Nell’alimentazione si dovranno limitare del tutto superalcolici e tabacchi.
Tutti i grassi animali andranno sostituiti con i grassi vegetali; la dieta povera di calorie, perché il colesterolo, una delle chiavi (se non la sola) del meccanismo arteriosclerotico, può essere sintetizzato se la dieta è ricca di calorie anche se è priva di grassi animali.
Dal punto di vista medico si tende a diminuire i lipidi nel sangue.
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