Artrite psoriasica: sintomi, cause e cure
L’artrite psoriasica (AP) è una malattia infiammatoria cronica delle articolazioni (caratterizzate da dolore, gonfiore, calore, rigidità articolare e a volte arrossamento) associata alla presenza di psoriasi cutanea o alla familiarità per psoriasi, descritta per la prima volta nel 1818 da un medico francese, Jean Lous Alibert
L’artrite psoriasica è una malattia reumatica infiammatoria cronica che:
- interessa le articolazioni, provocando dolore, gonfiore e rigidità
- colpisce i soggetti affetti da psoriasi cutanea (in corso o anche pregressa) oppure con una storia di psoriasi familiare nei parenti di primo o secondo grado.
La psoriasi è una malattia della pelle generata da un difetto del sistema immunitario e che colpisce i pazienti con la comparsa intermittente di chiazze rosse ricoperte di placche squamose di colore bianco-argenteo in numerose aree del corpo, alcune delle quali sono sedi definite tipiche della localizzazione psoriasica.
La patologia reumatica trattata ha una prevalenza nella popolazione generale dello 0.3-1% (senza differenze fra i due sessi) e del 6-42% nei pazienti con psoriasi (che a sua volta ha una prevalenza del 2-3% nella popolazione generale).
I familiari dei pazienti con artrite psoriasica hanno una probabilità quaranta volte superiore di sviluppare la malattia rispetto al resto della popolazione
La fascia d’età in cui si registra l’incidenza più alta è quella tra i 30 e i 50 anni, senza significative distinzione di sesso.
Nella maggioranza dei casi (85%) la psoriasi precede l’artrite, nel 5-10% dei casi l’esordio è contestuale e nel 5-10% è l’artrite a precedere la psoriasi.
L’artrite psoriasica colpisce più di centomila persone in Italia.
La patologia è caratterizzata da dolore, gonfiore, calore e rigidità delle articolazioni interessate.
Se non trattata, è una malattia che può diventare invalidante per le importanti ricadute sulla qualità della vita dei pazienti che ne soffrono.
Sintomi dell’artrite psoriasica
L’artrite psoriasica è caratterizzata da numerosi segni clinici e un decorso piuttosto complesso, ragion per cui si parla sempre più spesso di “malattia psoriasica”.
Essa può evolvere in modo progressivo, con sintomi leggeri, oppure rapidamente, in forma acuta.
Le manifestazioni possono interessare articolazioni su uno o su entrambi i lati del corpo.
L’artrite psoriasica colpisce, in genere, mani e/o piedi (soprattuto a livello distale, ossia alle estremità delle dita, vicino all’unghia), ginocchia e caviglie.
È possibile nel 5-10% dei casi il coinvolgimento del rachide (spondilite) e delle articolazioni sacro-iliache (sacro-ileite monolaterale).
Tipicamente, in caso di artrite psoriasica, si presenta almeno uno dei seguenti sintomi:
- dolore, gonfiore e rigidità (specialmente al mattino) in una o più articolazioni; certe volte questi segni sono associati a calore ed arrossamento
- affaticamento generalizzato
- “dito a salsicciotto” o dattilite, che si manifesta con un gonfiore omogeneo di un dito della mano o del piede, dovuto all’infiammazione dei tendini e delle articolazioni del dito interessato
- entesite generata dall’infiammazione del sito di inserzione dei tendini e dei legamenti sull’osso, come per esempio il tendine d’Achille o la fascia plantare
- alterazioni delle unghie (onicopatia psoriasica), come separazione dell’unghia dal letto ungueale, striature e screpolature o addirittura perdita dell’unghia stessa (onicolisi)
- dolore nella zona del sacro (parte inferiore della schiena, sopra il coccige)
- riduzione dei movimenti
- mal di testa e dolore alla mascella
- talalgie (dolori ai talloni) e tendiniti achillee
- borsiti (infiammazione delle borse sierose)
- interessamento oculare, come per esempio congiuntiviti, con arrossamento e prurito degli occhi.
L’impatto dell’artrite psoriasica sulla qualità della vita dipende dalle articolazioni interessate e dalla serietà della sintomatologia sia nella psoriasi sia nella condizione articolare, fasi di malattia attiva possono alternarsi a fasi remissive.
L’infiammazione persistente può causare un danno alle articolazioni interessate e, nelle forme più acute, può evolvere in una patologia invalidante.
La diagnosi precoce ed i trattamenti sono importanti per evitare o almeno rallentare gli effetti della malattia.
Cause
Purtroppo ad oggi non sono ancora note con certezza le cause dell’artrite psoriasica, anche se sono stati individuati alcuni possibili fattori di innesco.
Pare che il sistema immunitario di soggetti predisposti dal punto di vista genetico possa attaccare le articolazioni e altri tessuti sani, determinando l’insorgenza di un processo flogistico.
Tale aggressione sarebbe scatenata, o comunque influenzata, da eventi particolarmente stressanti, come ad esempio alcuni elementi ambientali (esposizione prolungata alla luce del sole), traumi, interventi chirurgici e infezioni.
Come accennato, l’artrite psoriasica è generalmente associata alla psoriasi e alla relativa predisposizione a livello familiare.
Si ricordi come la psoriasi sia una malattia infiammatoria cronica della pelle, né infettiva né contagiosa, caratterizzata da una cheratinizzazione anomala e spesso incompleta.
A livello delle zone cutanee affette, si manifestano chiazze arrossate, delimitate e in rilievo, ricoperte da desquamazioni color argento od opalescenti (placche).
Le sedi più comunemente interessate dalla psoriasi sono: gomiti, ginocchia, palmo della mano, pianta del piede, regione lombare, cuoio capelluto ed unghie.
Nella maggioranza dei casi, questa malattia cutanea precede l’insorgenza dell’artrite psoriasica; meno frequente è invece la situazione opposta (esordio della condizione articolare in contemporanea alla psoriasi o prima di essa).
Se la maggior parte dei pazienti accusa l’artrite psoriasica fra i 30 ed i 50 anni, è pur vero che la malattia può presentarsi a qualsiasi età e che la sua insorgenza è insolita nei bambini.
Uomini e donne sono ugualmente colpiti, anche se i soggetti femminili presentano più probabilità di svilupparla, soprattutto a seguito di gravidanza o menopausa.
Cura dell’artrite psoriasica
Il trattamento dell’artrite psoriasica deve essere affidato a uno specialista, per valutare le probabili interazioni con altri farmaci oltre che i possibili effetti collaterali.
La terapia prescritta deve porsi come fine ultimo quello di garantire al paziente una buona qualità della vita, attraverso il controllo dei sintomi, la prevenzione del danno articolare e la normalizzazione della funzione.
Le probabilità di successo sono indiscutibilmente legate ai tempi di diagnosi: tanto più quest’ultima sarà precoce, tanto più saranno elevate.
Il trattamento farmacologico della sintomatologia si fonda sull’impiego di :
- antinfiammatori non steroidei (FANS) per il controllo del dolore; il loro impiego a lungo termine può comportare disturbi a stomaco ed intestino. Altri potenziali effetti collaterali includono danni ai reni e al sistema cardiovascolare
- “farmaci antireumatici che modificano la malattia”, i cosiddetti DMARD, la cui azione è più lenta ma anche più duratura nel tempo. Trattandosi di immunosoppressori, essi possono avere effetti collaterali sulle cellule del sangue, del fegato e dei reni e quindi è necessario eseguire esami periodici per controllare eventuali alterazioni della funzione di questi organi.
Negli ultimi anni la terapia dell’artrite psoriasica è andata incontro a profondi mutamenti con l’avvento dei farmaci biotecnologici, dotati di azione mirata su determinati bersagli responsabili del processo infiammatorio e non sull’intero sistema immunitario come i DMARD.
I farmaci biotecnologici si sono rivelati efficaci nei pazienti refrattari alle terapie tradizionali.
Questo trattamento farmacologico può essere indicato nei casi in cui:
- l’artrite psoriasica non ha risposto ad almeno due diversi tipi di DMARD
- Il paziente non può essere trattato con almeno due diverse tipologie di DMARD.
Gli effetti collaterali includono reazioni cutanee nel sito di iniezione, aumentata suscettibilità alle infezioni, nausea, febbre, mal di testa e, più di rado, disturbi del sistema nervoso, malattie ematiche o alcuni tipi di cancro.
Infine, per mantenere l’integrità e la funzionalità articolare è importante anche praticare attività fisica e fisioterapia.
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