Aterosclerosi: che cos'è e come evitarla?
L’aterosclerosi è il denominatore comune che sta alla base delle più frequenti e più gravi malattie cardiovascolari, come le malattie delle coronarie, lo scompenso cardiaco e le arteriopatie degli arti inferiori
Per la sua enorme diffusione e la gravità delle sue conseguenze è stata definita l’epidemia del XX secolo.
Da cosa è causata l’aterosclerosi?
L’Aterosclerosi è un complesso e lento processo degenerativo vascolare sostenuto da una serie di fattori, fra cui soprattutto l’aumento persistente dei grassi nel sangue, ed in specie del colesterolo; tale processo, nel tempo produce una sorta di intasamento del lume dei vasi, con conseguente riduzione del flusso, fino alla sua completa abolizione.
Cosa causa l’aterosclerosi?
Contrariamente a quanto si crede, l’aterosclerosi è un processo molto lento, che inizia addirittura intorno ai venti anni e progredisce lentamente e senza dare alcun segno di sé fino alle fasi più avanzate, quando compare l’evento caratterizzato dall’ischemia o dall’infarto.
Quello che si sa con certezza è che alla base delle alterazioni prodotte nel tempo sulla parete interna dei vasi coronarici dalla malattia aterosclerotica (placca), può formarsi bruscamente un coagulo di sangue più o meno grosso ed esteso – quello che si definisce trombo – che finisce con l’occludere completamente il vaso ed arrestare il flusso; questo trombo si forma in genere, ma non necessariamente, a livello di un preesistente restringimento del vaso di natura aterosclerotica; l’arresto prolungato del flusso, causato dal trombo occludente, finisce col provocare la morte delle cellule situate nel territorio di distribuzione del ramo vascolare occluso: è esattamente questo quel che si definisce infarto; è intuitivo che la porzione di muscolo cardiaco infartuata (o morta, o “necrotica”) sarà tanto più estesa quanto più in alto sarà situata l’occlusione del vaso coronario rispetto alle sue successive ramificazioni.
Come si può evitare?
Nella prevenzione sia di un primo infarto (prevenzione primaria) che di eventuali ricadute successive (prevenzione secondaria) è molto più importante curare per tempo la malattia aterosclerotica causale piuttosto che cercare di individuare ed evitare l’eventuale causa scatenante dell’evento acuto.
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