Codice nero al Pronto Soccorso: cosa significa in Italia e all’estero?
Per comprendere il concetto di “codice nero“, è prima necessario comprendere il concetto di “triage“. Il triage è un sistema utilizzato nei Pronto Soccorso e nei DEA (Dipartimenti d’Emergenza e Accettazione) per selezionare i soggetti coinvolti in infortuni secondo classi di urgenza/emergenza crescenti, in base alla gravità delle lesioni riportate e del loro quadro clinico
Il codice nero nel triage:
Il triage ospedaliero usa un codice colore per rendere universalmente identificabile l’urgenza del trattamento per ogni singolo soggetto; in ordine di gravità il paziente sarà quindi considerato:
- codice rosso o “emergenza”: paziente che rischia la vita che ha accesso immediato all’intervento medico;
- codice giallo o “urgenza”: paziente urgente con accesso alle cure entro 10-15 minuti;
- codice verde o “urgenza differibile” o “urgenza minore”: paziente senza segni di imminente pericolo di vita, con accesso entro 120 minuti (2 ore);
- codice bianco o “non urgenza”: paziente che può rivolgersi al proprio Medico di Medicina Generale.
Il codice nero in Italia non identifica uno stato di gravità, come gli altri codice colore, bensì indica che il paziente è deceduto e non è più rianimabile.
Il codice nero è associato a morte certa del paziente
In alcuni casi, come accaduto durante la pandemia causata dal Covid-19, si fa riferimento al codice nero quando i medici presenti in una data struttura sanitaria non riescono più a gestire la mole eccessiva di pazienti in arrivo oppure in caso di assenza di letti disponibili per i nuovi ricoveri.
Nei casi più gravi si potrebbe far riferimento al codice nero qualora i posti disponibili in terapia intensiva siano al completo quindi è necessario per il medico decidere – di fatto – chi sopravvive e chi no.
Mettiamo ad esempio che arrivino tre pazienti in pericolo di vita che sarebbero destinati in terapia intensiva, ma che in questo reparto (e nei reparti di terapia intensiva degli ospedali vicini) sia disponibile solo un posto: in questo caso spetterà al medico valutare quale dei tre pazienti possa accedere a quell’unico posto e quindi avere più possibilità di sopravvivere.
Altri colori usati nel triage, sono:
- codice arancione: indica che il paziente è contaminato;
- codice azzurro o “urgenza differibile”: è un paziente con gravità intermedia tra il codice giallo ed il codice verde, con accesso entro 60 minuti (1 ora);
- codice blu: indica che il paziente ha funzioni vitali compromesse in ambiente extraospedaliero generalmente attivato in assenza del medico.
Codice nero all’estero e in Grey’s Anatomy
Nell’episodio 16 della seconda stagione del serial tv Grey’s Anatomy, chiamato in originale “It’s The End Of The World” e in italiano “Apocalisse (Codice nero)“, un paziente viene portato al Seattle Grace con all’interno del proprio corpo un ordigno esplosivo.
Il cardiochirurgo Burke annuncia il “codice nero” (in lingua originale “code black”) che blocca tutte le attività nell’ala chirurgica: in questo caso il “codice nero” è usato per indicare la presenza di una bomba nell’edificio, cioè un evento straordinario potenzialmente catastrofico.
Il codice nero, infatti, in vari stati assume significati diversi da quello italiano.
Ad esempio in Canada si usa per indicare la presenza di una bomba (o di un pacco sospetto) nell’edificio.
In Inghilterra – come in Italia – si usa per indicare l’assenza di letti disponibili per i nuovi ricoveri.
In Australia si usano invece questi codici colore:
- codice nero: minaccia personale di vario genere;
- codice nero alpha: neonato o bambino mancante o rapito;
- codice nero beta: presenza di individuo che usa armi da fuoco nell’edificio;
- codice nero j: paziente che attua atti di autolesionismo.
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