Come si riconosce e come si cura un melanoma
Il melanoma è un tumore che spesso origina dai nei. La dermatologa spiega quali sono i tipi, come si fa la diagnosi e le terapie a disposizione
Il melanoma è un tumore maligno che origina nella cute e più raramente negli occhi e nelle mucose
È causato dalla trasformazione e proliferazione dei melanociti, che normalmente risiedono nello strato basale dell’epidermide.
Negli ultimi decenni è in costante aumento, ed è uno dei principali tumori che insorge nei giovani: in Italia il 50% dei melanomi insorge al di sotto dei 60 anni, la sua incidenza aumenta con l’aumentare dell’età.
I tipi di melanoma
E’ possibile distinguere in base alla modalità di crescita, 4 tipi clinici di melanomi:
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- a diffusione superficiale;
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- nodulare;
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- tipo lentigo maligna;
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- tipo acrale lentigginoso.
Il melanoma a diffusione superficiale
Questa tipologia come dice la parola stessa, riguarda la formazione del tumore nella parte superficiale del derma e può insorgere:
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- ex novo;
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- come degenerazione di nei preesistenti che cambiano forma e colore (contorni frastagliati).
È più frequente nei giovani e nel sesso femminile.
Il melanoma nodulare
Il melanoma nodulare rappresenta il 9-15% di tutti i melanomi ed è la causa del 43% dei decessi per melanoma.
Può insorgere a qualsiasi età, anche se è più frequente negli anziani, colpisce in entrambi i sessi.
Si tratta di un tumore molto aggressivo, con prognosi infausta, legata alla rapidità con cui avviene l’infiltrazione e la diffusione metastatica.
La lentigo maligna
La lentigo maligna, è un melanoma in situ (circoscritto), a lenta crescita che insorge in genere su cute fotodanneggiata.
Le donne sono più colpite rispetto agli uomini, con un picco di incidenza tra i 70 e gli 80 anni.
Il melanoma acrale lentigginoso
Infine, l’ultima tipologia, quella acrale lentigginosa, è tra le forme più gravi.
Interessa sedi atipiche e può colpire:
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- mani;
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- piedi;
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- il letto ungueale;
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- le mucose (bocca naso, genitali).
Interessa in prevalenza le persone con pelle scura e il più delle volte la diagnosi viene fatta tardivamente.
Per approfondire:
Malattie Rare: nuove speranze per la malattia di Erdheim-Chester
Melanomi: l’autoesame con l’ABCDE