Conoscere la salmonella: da cosa è causata la salmonellosi

La salmonellosi è un’infezione che deriva da un gruppo di batteri molto frequenti in natura. L’infettivologa spiega come può avvenire il contagio e come prevenire il rischio di infezione

La salmonella è la seconda causa di tossinfezione alimentare in Europa, che colpisce circa 35 persone su 100.000

Un ceppo di batteri molto frequenti in natura, poiché presenti in diversi tipi di animali di allevamento, da compagnia o selvatici.

Le salmonelle

Le salmonelle, i batteri da cui ha origine l’infezione gastrointestinale chiamata appunto salmonellosi, possono essere pericolose quando l’uomo ingerisce cibi o acque contaminati.

Le manifestazioni cliniche variano in base alla quantità e alla tipologia di batterio presente nelle sostanze.

Ne esistono infatti di tantissime specie diverse, per questo motivo non è possibile trovare un vaccino che possa contrastare l’infezione.

Le salmonelle possono essere suddivise in 2 categorie:

  • salmonelle maggiori, in cui rientra anche il tifo;
  • salmonelle minori, che rappresentano la maggioranza e sono la principale causa batterica di un’infezione alimentare.

I sintomi di salmonellosi

Le manifestazioni sono soprattutto gastrointestinali, con:

  •  dolori addominali;
  •  nausea;
  •  vomito;
  •  diarrea;
  •  febbre.

Esistono anche forme più severe che possono portare all’ospedalizzazione, soprattutto nelle persone più fragili.

Tipicamente la manifestazione intestinale si verifica a distanza di qualche ora dall’ingestione dell’alimento, da 6 ore a 3 giorni, e i sintomi possono durare 1 settimana.

Come si prende la salmonellosi

Il mezzo principale è l’assunzione di cibi contaminati. Poiché questi non cambiano odore o sapore, non è possibile sapere se il cibo è avariato.

I principali responsabili delle salmonellosi sono:

  • cibi a base di uova crude o contenenti uova;
  • carne, soprattutto se poco cotta, e derivati (come macinati e ripieni);
  • latte non pastorizzato e derivati (come gelati, creme, salse).

Attraverso la cottura le salmonelle vengono debellate, ma se i cibi non sono cotti esiste il rischio di infezione.

Un altro veicolo di infezione sono le persone malate: chi ha in corso dei sintomi riconducibili alla salmonellosi può essere fonte di trasmissione dell’infezione.

Per questo è fondamentale prestare attenzione a:

  • igiene;
  • accurato lavaggio delle mani;
  • condivisione di oggetti, come gli asciugamani;
  • condivisione degli spazi.

La cura

Nella maggior parte dei casi si manifesta con diarrea.

È importante evitare l’assunzione di farmaci antiperistaltici (gli antidiarroici), perché si tratta di un nostro meccanismo di difesa per espellere i batteri che arrivano nell’intestino.

Quello che bisogna fare è reidratarsi abbondantemente, con acqua o soluzioni saline.

Potrebbe inoltre essere utile assumere dei fermenti lattici per riequilibrare la flora batterica.

In caso di forme più importanti, accompagnate da febbre o da sintomi che non migliorano, è opportuno fare qualche accertamento in più per capire se è necessario assumere una terapia antibiotica.

Salmonellosi, le persone più a rischio

Le categorie più a rischio sono le persone fragili, affette da altre patologie o anziane, ma anche coloro che assumono regolarmente farmaci che abbassano l’acidità dello stomaco (come gli inibitori di pompa protonica), perché l’acidità dello stomaco è la nostra prima difesa per uccidere l’eventuale ingestione di salmonelle.

Gli accorgimenti per evitare il contagio 

Alcune semplici pratiche possono limitare notevolmente i rischi di contrarre la salmonellosi:

  • lavare molto bene frutta e verdura;
  • bere solo acqua potabile;
  • lavarsi frequentemente le mani durante la preparazione di cibi, soprattutto se si maneggia del cibo crudo e poi il cibo cotto;
  • la contaminazione può avvenire nella fase di produzione, preparazione e dopo la cottura. Quindi è opportuno prestare attenzione agli utensili utilizzati per maneggiare i cibi crudi, come il coltello o il tagliere. Riutilizzarli per il cibo cotto può essere causa di ri-contaminazione;
  • evitare il consumo di uova e carne poco cotte e optare per la cottura di tutti gli alimenti a base animale;
  • consumare latte pastorizzato.

Per approfondire:

Diarrea

Salmonellosi, un’intossicazione alimentare che è bene conoscere

Fonte dell’articolo:

GDS

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