Consigli per la prevenzione delle sindromi asmatiche

Parliamo di sindromi asmatiche: in caso di asma bronchiale, accanto alle terapie farmacologiche, il paziente dovrebbe seguire alcune norme dietetico-comportamentali che riducano il rischio di attacco asmatico

Sindromi asmatiche, i farmaci

Una misura preventiva di particolare rilievo nelle allergopatie respiratorie, in particolare nell’asma bronchiale, è quella di evitare la somministrazione di farmaci o di sostanze chimiche che possano scatenare o peggiorare una sindrome asmatica. I farmaci che possono scatenare una crisi asmatica (“asthma producing
drugs”) sono:

  • acido acetilsalicilico (ASA) ed altri farmaci antinfiammatori non steroidei (Oki, Brufen…);
  • β-bloccanti;
  • agonisti colinergici;
  • agenti che possono provocare un’attivazione mastocitaria non IgE-mediata (mezzi di contrasto, anestetici, miorilassanti);
  • ACE-inibitori, che possono produrre accumulo di bradichinina, tosse ed
  • altre reazioni indesiderate che mimano l’asma bronchiale.

In tutti gli asmatici dovrebbe essere sconsigliato l’impiego di morfina e morfino-simili, nonché quello di psicofarmaci ad azione tranquillante; recentemente, infatti, è stato dimostrato che pazienti asmatici che facciano uso di tranquillanti maggiori presentano un rischio due-tre volte più  elevato di morte per asma o di crisi asmatiche gravi.

Solfiti

Tra le sostanze chimiche che possono dar luogo a sindromi asmatiche, si ricordano in particolare i solfiti, che dovrebbero essere evitati dal soggetto con asma bronchiale.

Alimenti contenenti una elevata quantità di solfiti (in ordine da quello che ne contiene di più a quello che ne contiene di meno), sono:

  • vini (specie bianchi), fino a 225 mg/l;
  • birra;
  • papate;
  • frutta secca e candita;
  • funghi secchi;
  • gamberi e crostacei in genere;
  • beccalà.

Sindromi asmatiche e reflusso gastro-esofageo

Nel caso dell’asma bronchiale associato a reflusso gastro-esofageo, vanno dettate a scopo preventivo alcune semplici norme igienico-dietetiche (dieta anti-reflusso, con abolizione di caffè ed alcolici; evitare di andare a letto subito dopo i pasti; innalzamento della testa del letto) ed alcune terapie farmacologiche (farmaci anti-reflusso tipo acido alginico; pro cinetici tipo cisapride, domperidone, metoclopramide; antistaminici Hj-bloccanti).

Norme generali di prevenzione da applicare in tutte le forme di asma bronchiale:

  • Praticare un’accurata bonifica igienico-ambientale (vedi paragrafo successivo “Bonifica igienico-ambientale nelle allergopatie respiratorie da allergeni ambientali“).
  • Evitare in modo assoluto il fumo di sigarette, anche indiretto (ad esempio, di familiari o di colleghi di lavoro, etc.).
  • Evitare ambienti chiusi e locali pubblici dove siano presenti in alte concentrazioni irritanti delle vie respiratorie (fumo di sigarette o altri fumi, detersivi, profumi e cosmetici, vernici, solventi, detergenti ed altri prodotti per la pulizia ambientale, ).
  • Far installare negli ambienti domestici o lavorativi, se possibile, condizionatori d’aria o depuratori d‘aria (con filtri ad elevata efficienza, che sono in grado di trattenere tutte le particelle atmosferiche di diametro superiore a 0,3 u) ovvero generatori di anioni. In alternativa, in ambienti umidi o in periodi stagionali ad elevata umidità possono essere impiegati deumidificatori.Tutti questi apparecchi vanno periodicamente revisionati e sottoposti a pulizia, in particolare dei filtri, dato che possono divenire essi stessi ricettacolo di polveri o muffe.
  • Evitare, nei limiti del possibile, l’esposizione al freddo, alla nebbia, ai bruschi cambiamenti climatici, nonché alcuni esercizi fisici (in particolare, la corsa libera).
  • Preferire, se possibile, soggiorni in località marine (soprattutto “mare di scoglio”) ove l’aria sia pura, oltre che ricca di iodio.
  • Evitare, nei limiti del possibile, durante la stagione calda, sudorazioni eccessive; qualora ciò avvenga, assumere abbondanti quantità di acqua, onde scongiurare la disidratazione.
  • Evitare, in linea di principio, la somministrazione di analgesici ed antireumatici contenenti acido acetilsalicilico o antiflogistici non steroidei, che possono produrre, nel 20 circa degli asmatici, gravi crisi asmatiche.
  • Evitare l’assunzione di alimenti contenenti solfiti, che possono anch’essi provocare crisi asmatiche.

Sindromi asmatiche, la bonifica igienico-ambientale nelle allergopatie respiratorie da allergeni ambientali

Di seguito riportiamo sinteticamente una lista di consigli generali utili per una accurata bonifica igienico-ambientale, validi per i pazienti affetti da tutte le allergopatie respiratorie da allergeni ambientali e, più in generale, da asma bronchiale:

  • Aerazione frequente degli ambienti o uso di impianti di condizionamento d’aria, in modo da ridurre l’umidità al di sotto del 50%.
  • Rimozione accurata della polvere dai pavimenti e dai mobili, con aspiratore elettrico o con un panno umido, in modo da non sollevare polvere.
  • Eliminazione di moquette e tappeti, di divani e sedie imbottite.
  • Rimozione di tendaggi pesanti e loro sostituzione con tende lavabili o con tendine di materiale sintetico, alla veneziana.
  • Eliminazione di altri ricettacoli di polvere (scaffali di libri, giocattoli di peluche, eccetera).
  • Sostituzione di materassi e cuscini di lana o di piume con altri, ad esempio in derivati sintetici della gomma, da rinnovare comunque frequentemente, anche ogni anno od ogni 2 – 3 anni. Ancora più affidabili sono i materassi ortopedici in poliuretano denso (densità pari a 30-40 kg/m³), che rappresenta un habitat sfavorevole alla riproduzione ed allo sviluppo degli acari.
  • Rivestimento dei materassi e dei cuscini con particolari federe “anti-acari”, confezionate con tessuti di cotone a trama spessa e rivestite all’interno da una sottile pellicola sintetica, da chiudere poi ermeticamente con cerniere lampo. Una misura più economica è costituita da un semplice rivestimento di Goretex, sigillato con nastro adesivo, intorno al materasso ed al cuscino.
  • Esposizione frequente all’aria ed al sole di materassi, cuscini, federe e biancheria da letto e loro accurata sbattitura con un battipanni, come si usava fare in passato.
  • Pulizia frequente (anche più volte alla settimana) della superficie esterna dei materassi, dei cuscini e delle federe con un aspirapolvere (tale pulizia deve essere particolarmente accurata in corrispondenza delle cuciture delle federe, dove maggiore è la concentrazione degli acari).
  • Lavaggio frequente, anche bisettimanale, ad alta temperatura, di federe, lenzuola ed altra biancheria da letto.

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