Coronavirus, il prof. Massimo Ciccozzi (Campus Bio-medico): “Con il vaccino non sarà tana libera tutti”
Vaccino coronavirus, questione spinosa. Si registra un nuovo incremento di casi di Covid-19 nel nostro Paese anche se l’indice Rt, che e’ il parametro che misura la potenziale trasmissibilita’ di una malattia infettiva, tornato sotto quota 1. Ci sara’ nuovo rischio di chiusure mirate? Con l’autunno come riconoscere se i sintomi sono legati all’influenza stagionale o al Covid?
A commentare la situazione attuale, gli scenari a breve e lungo termine e a ricordare le regole base nella lotta contro il Coronavirus e’ il Professor Massimo Ciccozzi, direttore dell’Unita’ di statistica medica ed epidemiologia del Campus Bio-medico di Roma.
NESSUNA NECESSITA’ DI NUOVI LOCKDOWN, MA VACCINO NON E’ UNA PANACEA
“Se un focolaio epidemico e’ controllato, per ora nel Lazio l’ultimo caso critico e’ stato quello di Formia, che e’ monitorato, non vedo questa necessita’ di nuovi lockdown seppur mirati.
Ricordiamoci che tra i Paesi in Europa con piu’ alto picco di nuovi contagi noi ci posizioniamo al settimo posto.
Se andiamo a vedere il numero di casi nelle ultime due settimane, l’Italia e’ al 14esimo posto rispetto alle altre nazioni.
Questo perche’ siamo stati bravi a monitorare la situazione sin dall’inizio.
Certo puo’ capitare l’errore, abbassare la guardia come e’ successo infatti per il cluster di Formia.
Qualche sistema di sicurezza nell’azienda ittica non ha funzionato bene e nemmeno all’interno del mercato ittico.
Il punto e’ che se la gente sta male non deve andare a lavorare, se ci sono sintomi specifici la persona va quarantenata insomma ci sono regole precise che vanno osservate”, ha dichiarato il professor Massimo Ciccozzi.
“Abbiamo avuto una serie di vacanzieri lunghi,- prosegue Ciccozzi- tanto che l’eta’ media dei contagiati, il mese scorso, era di 29 anni ora si e’ rialzata di 10 anni circa.
Questi dati sono legati prettamente ai cluster familiari parliamo delle famose cene tra amici e parenti senza l’uso dei dpi e questo ha portato ad avere una ‘lunga coda epidemiologica‘.
Quella che noi vediamo e’ una epidemiologia di sorveglianza cioe’ facciamo tamponi e intercettiamo gli asintomatici che prima non potevamo screenare perche’ eravamo in una fase piu’ emergenziale.
Oggi osserviamo un andamento lineare e non esponenziale.”
COVID-19, L’IMPORTANZA DELL’EPIDEMIOLOGIA DI TERRITORIO
Il ritorno a scuola preoccupa in termini di nuovi casi, gia’ un primo liceo a Roma ha chiuso i battenti: “E’ giusto, questa e’ la sanita’ e l’epidemiologia di territorio – commenta Ciccozzi- quella che il professor Walter Ricciardi ha sempre detto di rinforzare.
Non e’ un fatto incredibile, la cosa preoccupante e’ se noi abbassiamo la guardia.
Ricordiamo che l’Italia rispetto agli altri paesi ha messo in campo una serie di misure e su tutte il lockdown, tanto che poi gli altri ci hanno seguito.
Il nostro Paese ha fissato l’obbligo di quarantena a 14 giorni e questa e’ un’ottima strategia di contenimento mentre al contrario gli altri paesi vorrebbero fissarlo a 7 e questo lo trovo sbagliato.
Le restrizioni poste dall’Italia ci hanno sicuramente avvantaggiati.
Dobbiamo essere sereni e non abbassare guardia.
Registriamo una crescita di contagi che varia tra i 1500-2000 casi, non ci sono picchi incredibili.
Dobbiamo fare attenzione a chi arriva dai paesi limitrofi piuttosto dove si verificano alti picchi di contagio e proseguire con la sorveglianza epidemiologica che significa effettuare i tamponi”.
VACCINO DEL CORONAVIRUS, “LA SCIENZA FORNISCE INDICAZIONI, LA POLITICA DA’ LE DIRETTIVE”
“La scienza- spiega l’epidemiologo- fornisce le informazioni, la politica da’ le direttive sulla base di cio’ che la scienza offre.
Ma attenzione la scienza non puo’ entrare in politica perche’ altrimenti potrebbe fare danni catastrofici.
L’Oms e’ una grande organizzazione che deve dettare regole, poi le nazioni le devono seguire ma questo esula dall’epidemiologia.
Sarebbe bello che un giorno tutti gli addetti ai lavori fossero sulla stessa linea di pensiero scientifico per affrontare al meglio la pandemia.
Bisogna essere scienziati e non opinionisti.
Mi spiego, lo scienziato e’ colui che redige un lavoro che poi viene pubblicato e validato scientificamente e poi se ne parla.
Il lavoro va sempre accreditato scientificamente“.
“Credo che vada rinforzata la ricerca di base perche’ offre tante notizie utili ai clinici.
Non abbassare la guardia, rinforzare sanita’ di territorio, nel Lazio funziona benissimo e rinforzare la ricerca base, su questi temi fondamentali mi battero’ ancora”, dichiara il Professor Ciccozzi.
“Spero che arrivi il vaccino contro il Covid– puntualizza ancora l’epidemiologo- ma guai a pensare che una volta arrivato il vaccino sia tana libera tutti.
Bisogna aspettare gli effetti di pressione selettiva che il vaccino fara’ su questo virus.
Ma in ogni caso dobbiamo proseguire a utilizzare la mascherina e la distanza di sicurezza per un po’ e poi ci vuole del tempo per preparare milioni di lotti di vaccino”.
Questo Natale allora come lo trascorreremo? Vaccino sì, ma non solo per il coronavirus: incombe l’influenza stagionale
Ciccozzi ironizza: “Sicuramente in compagnia del panettone o del pandoro, io preferisco il pandoro.
Le feste le celebreremo coi parenti stretti ma sicuramente all’insegna della sicurezza”.
“Consiglio a tutti di sottoporsi al vaccino antinfluenzale- fa sapere l’esperto- che aiutera’ il medico di base nella diagnosi differenziale visto che la sintomatologia del Covid e dell’influenza e’ simile.
E poi non aver paura nel caso di sintomi di rivolgersi a strutture che abbiano percorsi Covid protetti come il Campus Bio-medico che si e’ dotato anche di un Pronto Soccorso davanti a situazioni di emergenza, che se prese non tempestivamente possono essere fatali come nel caso di infarti, ictus e dolori acuti”.
PER APPROFONDIRE SU CORONAVIRUS E VACCINO:
EPIDEMIOLOGIA DEL COVID-19, IL PROFESSOR MASSIMO CICCOZZI: “IMPORTANZA DI SPIKE E POLIMERASI”