Coronavirus, tende dell’Esercito a Napoli per eseguire 300 tamponi al giorno
Napoli, Esercito italiano impegnato contro il coronavirus. Sono partite questa mattina le attività di screening della popolazione che vengono svolte all’interno delle due postazioni dell’esercito per l’effettuazione di tamponi installate nella sede dell’Asl Napoli 1 Centro al Frullone.
I sanitari militari effettueranno circa 300 tamponi al giorno ad appartenenti alle forze armate e dipendenti della pubblica amministrazione, categorie maggiormente esposte al contatto con il pubblico.
“Nelle due postazioni del Frullone – ha spiegato il tenente medico Salvatore La Gatta – sono presenti due medici e quattro infermieri dell’esercito, oltre a personale dell’Asl.
Il percorso è ben definito per garantire la massima sicurezza a operatori e utenti”.
Nell’ambito dell’operazione nazionale Igea della Difesa, saranno 19 le postazioni D-t-D installate in tutta la Campania.
Drive-through-Difesa: l’esercito italiano contro il coronavirus
Oltre a quelli già attivi a Napoli, Avellino e Caserta, i Drive-through-Difesa saranno operativi da domani ad Aversa e successivamente a Teano, a Benevento, in un comune afferente all’Asl di Salerno, a Brusciano, Santa Maria La Carità e Palma Campania (Asl Napoli 3 Sud), mentre sono in corso le interlocuzioni con l’Asl per individuare le location dove posizionare altri presidi nella provincia Nord di Napoli.
“L’esercito, al pari delle altre forze armate, è stato chiamato a dare concorso al Sistema sanitario nazionale – ha detto il colonnello Giampiero Bisanti, comandante dell’ottavo reggimento Bersaglieri brigata Garibaldi – nella creazione di strutture come questa.
Sono previsti circa 200 punti Drive-through-Difesa su tutto il territorio nazionale dove la popolazione civile verrà convocata per fare lo screening e verificare l’eventuale positività al coronavirus.
Stimiamo di arrivare a circa 30mila tamponi al giorno. In Campania verranno creati 19 dei duecento punti previsti“.
“L’esercito – ha aggiunto Bisanti -, sin dall’inizio della pandemia, è stato chiamato a concorrere con le altre forze armate a fornire sicurezza con Strade sicure, operazione che era già in itinere, ma anche il supporto logistico e quello sanitario con l’allestimento di centri dove effettuare i tamponi”.