Coronavirus, Zaia preme: “Attendiamo la validazione del test rapido”

Coronavirus, test rapido: da Roma deve però ancora arrivare il via libera e nel frattempo “sono arrivate altre quattro ditte con un test rapido da sperimentare”

TEST RAPIDO, LA REGIONE VENETO SI ARRENDE UNA RAPIDA VALIDAZIONE

La Regione Veneto è “in attesa della validazione del test rapido” per il coronavirus.

Lo ricorda (ed è anche un sollecito) il presidente della Regione Luca Zaia, oggi in conferenza stampa dalla sede della Protezione civile regionale a Maghera.

“Qualcuno forse non ha capito cosa accadrà con l’autunno.

Chiunque avrà un po’ di tosse o un po’ di febbre chiederà il tampone.

Mettevi nei panni dei pediatri che avranno i bimbi che arrivano con la tosse, con malattie respiratorie.

Secondo voi si può negare una diagnositca a questi cittadini?”, chiede Zaia retorico.

TEST RAPIDO SERVE: IMPOSSIBILE FARE SOLO CON TAMPONI

È però evidente che “è impossibile fare tutto solo con i tamponi”, visto anche che “noi che siamo i più virtuosi in Italia per i tamponi siamo riusciti in cinque mesi a fare un tampone ogni cinque veneti” e quindi “per farlo a tutti ci servono due anni”, spiega Zaia, prima di tornare a tracciare il quadro dello stato di avanzamento rispetto ai test rapidi. “

A noi sono arrivati i test coreani, il dottor Rigoli dice che in base alla sua sperimentazione funzionano e quindi sono stati mandati allo Spallanzani per la validazione“.

Da Roma deve però ancora arrivare il via libera e nel frattempo “sono arrivate altre quattro ditte con un test rapido da sperimentare”.

Oltre a ciò “si stanno presentando anche con un test di nuova generazione rispetto a quello presentato da noi”, conclude Zaia.

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