COVID-19, negli USA farmaco anticorpale Eli Lilly fallisce la sperimentazione: altri proseguono
COVID-19, negli USA nervi tesi sul fronte dello sviluppo di trattamenti e vaccini: i tempi si stanno facendo serrati per l’immissione sul mercato di svariati farmaci, e alcuni non si stanno rivelando performanti.
E’ il caso di uno di quelli che venivano guardati con maggiore fiducia: il farmaco anticorpale Eli Lilly era addirittura sponsorizzato dalla National Institute of Allergy and Infectious Diseases.
USA, il farmaco anti COVID-19 termina la propria corsa: intervento del NIH
Ed è stata proprio l’agenzia del National Institutes of Health (NIH) a interrompere lo studio, sostenendo che lo sviluppo dello stesso aveva evidenziato non tanto un problema di sicurezza (che pure aleggiava), quanto una bassa probabilità che il farmaco si rivelasse utile per i pazienti ospedalizzati.
In una dichiarazione Lilly nota che il governo sta continuando uno studio separato per testare il farmaco anticorpale in pazienti da lievi a moderatamente malati, per cercare di prevenire il ricovero in ospedale e le malattie gravi.
La società sta anche continuando i propri studi per testare il farmaco, che è in fase di sviluppo con la società canadese AbCellera.
Gli anticorpi sono proteine che il corpo produce quando si verifica un’infezione; si attaccano a un virus e lo aiutano ad essere eliminati. I farmaci sperimentali sono versioni concentrate di uno o due anticorpi specifici che hanno funzionato meglio contro il coronavirus nei test di laboratorio e sugli animali.
Lilly e Regeneron hanno chiesto alla Food and Drug Administration statunitense di concedere l’autorizzazione all’uso d’emergenza dei loro farmaci per Covid-19, mentre gli studi in fase avanzata continuano.
Per approfondire:
COVID-19, Nicola Magrini (Aifa): Remdesivir ha efficacia modesta, dal 2021 anticorpi monoclonali