COVID-19: studio rivela effetto protettivo nelle donne degli ormoni sessuali, soprattutto degli estrogeni

COVID-19 e donne: dall’inizio della pandemia la comunità scientifica si è interrogata su uno degli aspetti più inconsueti di questo aggressivo coronavirus: il motivo per il quale gli uomini sono più a rischio rispetto alle donne, e perché i primi subiscano danni più gravi e con esiti peggiori, indipendentemente dall’età.

 

COVID-19, SONO PERO’ DONNE LE OPERATRICI SANITARIE IN PRIMA LINEA, NELLA MAGGIOR PARTE DEI CASI

Chiariamo però preliminarmente un aspetto, che incidentalmente rende merito ai nostri infermieri: a lungo i dati in Italia hanno parlato di una maggiore percentuale di contagio nelle donne.

E’ però parso subito chiaro agli scienziati anche il motivo: una fetta rilevante degli operatori sanitari in prima linea nella cura del paziente COVID, infermieri su tutti, ma anche soccorritori ed oss, era rappresentato da coraggiose e tenaci donne.

Ma che fossero gli uomini ad essere più sensibili al coronavirus è una realtà accertata da almeno 4 mesi, e sul perché pendeva un enorme punto interrogativo.

COVID-19, UNA RICERCA DELLA WAKE FOREST SCHOOL OF MEDICINE CONDOTTA DA UNA DONNA PER LE DONNE

Per dare una risposta a questo interrogativo i ricercatori della Wake Forest School of Medicine hanno condotto una revisione dei dati preclinici pubblicati sull’attività ormonale specifica del sesso, in particolare gli estrogeni.

Questi ultimi sono da due mesi ipotizzati come responsabili della protezione, la pubblicazione che vi raccontiamo ha però il grande merito di aver dimostrato sul piano scientifico quanto immaginato sul piano del ragionamento.

La recensione è stata pubblicata ieri nel numero online di settembre della rivista Current Hypertension Reports, il link ed il PDF con lo studio in forma completa sono in coda a questo articolo.

“Sappiamo che il coronavirus colpisce il cuore e sappiamo che gli estrogeni sono protettivi contro le malattie cardiovascolari nelle donne, quindi la spiegazione più probabile sembrava essere le differenze ormonali tra i sessi“, ha detto l’autrice principale della pubblicazione, Leanne Groban, MD, professoressa di anestesiologia presso la Wake Forest School of Medicine, parte di Wake Forest Baptist Health.

I ricercatori di Groban hanno affermato che la letteratura pubblicata indica che l’enzima di conversione dell’angiotensina2 (ACE2),  rilevabile sulle membrane cellulari nel cuore, nelle arterie, nei reni e nell’intestino, è il recettore cellulare del coronavirus responsabile delle infezioni da COVID-19 e aiuta a portare il virus nelle cellule di quei sistemi di organi.

La revisione dei dati preclinici, hanno detto, ha anche sottolineato che gli estrogeni abbassano il livello di ACE2 nel cuore, fatto che può modulare la gravità del COVID-19 nelle donne.

Al contrario, livelli più elevati di ACE2 nei tessuti potrebbero spiegare il motivo per cui i sintomi sono peggiori negli uomini rispetto alle donne.

“Ci auguriamo che la nostra revisione sul ruolo degli ormoni estrogenici nell’espressione e nella regolazione di ACE2 possa spiegare le differenze di genere nell’infezione e nei risultati da COVID-19 e servire da guida per il trattamento corrente e lo sviluppo di nuove terapie”, ha concluso Leanne Groban.

La ricerca è stata sostenuta dal Program Project Grant HL-051952 del National Heart, Lung and Blood Institute of the National Institutes of Health e sovvenzioni AG042758 e AG033727 dal National Institute on Aging, National Institutes of Health.

LEGGI L’ARTICOLO IN FORMA COMPLETA E I SUOI RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

Groban2020_Article_IsSexADeterminantOfCOVID-19 covid19 donne

PER APPROFONDIRE:

CORONAVIRUS: IN UNA SETTIMANA QUASI RADDOPPIATI I CASI DI CONTAGIO

FONTE DELL’ARTICOLO: 

CURRENT HYPERTENSION REPORTS

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