Covid, boom di casi a Roma: +600% in meno di venti giorni. L’effetto sugli ospedali capitolini
La denuncia dei Cobas: “La Capitale è il più grande focolaio d’Italia”. L’assessore regionale alla Sanità D’Amato: “Paghiamo l’effetto Gravina per la festa della Nazionale”
“Roma è il più grande focolaio d’Italia. Numeri spaventosi, un aumento di casi SarsCoV2 del 600% in meno di 20 giorni”
“Stiamo pagando la movida notturna, i week end sulla costa, gli Europei di calcio, il giro in pullman della Nazionale, le vacanze all’estero e il liberi tutti della politica.
Roma è il più grande focolaio d’Italia e se non si interviene nell’immediato assisteremo alla Caporetto della Capitale, che sconta anche la centralità del trasporto aereo e ferroviario”.
È quanto si legge in una nota dei Cobas.
L’APPELLO DEI COBAS: “REGIONE E COMUNE DI ROMA INTERVENGANO PER EVITARE UNA CRISI”
“Non può sfuggire che negli ultimi giorni il Lazio è la Regione con più casi di contagio – prosegue il rappresentante sindacale – e Roma è la provincia che la fa da padrone.
Ieri, per esempio, a parità di tamponi ha avuto il più del doppio dei casi della Lombardia, che conta quasi il doppio degli abitanti.
Un numero crescente di focolai e la variante Delta che è la costante.
Da oggi cominceremo a vedere anche gli effetti della ‘passeggiata’ del pullman della Nazionale e i casi sono destinati a moltiplicarsi mentre calano tamponi e i cittadini sfuggono al tracciamento”.
“Il SarsCoV2 è penetrato in una città con circa tre milioni di abitanti con il nodo dei trasporti mai risolto, piena di centri commerciali e dove lo shopping è spumeggiante anche in centro.
Rincorrere il virus è una tattica perdente e lo abbiamo visto dall’inizio di questa pandemia, se non ci sarà un intervento tempestivo del Campidoglio e della Pisana rischiamo una crisi sanitaria di proporzioni catastrofiche”, conclude Iacovone.
D’AMATO: “PAGHIAMO L’EFFETTO GRAVINA”
Anche l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato ha riconosciuto un impatto importante alla festa dell’Italia campione d’Europa sul boom dei contagi: “Stiamo pagando il cosiddetto ‘effetto Gravina’ (il presidente della Federcalcio, ndr) ma senza complicazioni negli ospedali.
I casi sono ancora destinati ad aumentare per l’effetto del calo di tensione in occasione dei festeggiamenti per gli Europei, che durerà ancora alcuni giorni.
I positivi sono perlopiù giovani ancora non vaccinati e questo significa, ancora una volta, quanto sia importante vaccinarsi e raggiungere l’immunità di gregge“.
D’Amato, a margine della consegna degli attestati di benemerenza per l’impegno profuso durante la pandemia agli operatori informatici di Laziocrea, ha comunque voluto evitare allarmismi: “La situazione è sotto controllo e nel Lazio i casi attualmente positivi complessivi sono la metà di altre grandi regioni, quindi nessun allarme e vaccinarsi.
Ancora una volta ricadono sulle spalle del SSR e dei suoi operatori, l’onere e gli effetti del calo di tensione”.
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