Crisi epilettiche, i livelli di lattato nel sangue come biomarcatore preospedaliero nella perdita di coscienza transitoria

Crisi epilettiche, come prevederle e valutarle in un paziente in stato di incoscienza transitoria? Uno studio realizzato a Goteborg, in Svezia, indica nei livelli di lattato nel sangue un interessante biomarcatore cui riferirsi

L’obiettivo dello studio era di valutare il valore della misurazione preospedaliera del livello di lattato nel sangue per la diagnosi di convulsioni e crisi epilettiche nei casi di perdita transitoria di coscienza

Tra marzo 2018 e settembre 2019, il lattato preospedaliero è stato misurato con un dispositivo point-of-care dai servizi medici di emergenza in un’area che serve una popolazione di 900 000 abitanti.

Un totale di 383 casi di perdita transitoria di coscienza sono stati identificati e classificati come tonici ‐crisi cloniche (TCS), altre crisi, sincope o altre cause, secondo la diagnosi finale nel sistema di cartelle cliniche elettroniche.

Le analisi della curva caratteristica operativa del ricevitore sono state utilizzate per identificare il cut-off ottimale del lattato.

Sono stati inclusi un totale di 383 casi (135 TCS, 42 altre crisi epilettiche, 163 sincopi e 43 altre cause).

Il livello mediano di lattato nel TCS era di 7,0 mmol/L, rispetto a una mediana di 2,0 mmol/L in tutti gli altri casi ( P  <0,001). L’area sotto la curva (AUC) di TCS vs cause non epilettiche era 0,87 (intervallo di confidenza 95% [CI] 0,83-0,91). Il cut-off ottimale (indice di Youden, 67,8%) era di 4,75 mmol/L, con una sensibilità del 79% (95% CI 71-85) e una specificità dell’89% (95% CI 85-93) per TCS.

Crisi epilettiche, il lattato preospedaliero può essere un prezioso strumento per identificarle

Il lattato preospedaliero può essere uno strumento prezioso per identificare le crisi epilettiche nella perdita transitoria di coscienza.

Per una specificità accettabile, deve essere utilizzato un cut-off più elevato di quello precedentemente dimostrato per le misurazioni ospedaliere quando vengono interpretati i valori ottenuti in prossimità del momento dell’evento.

Per approfondire:

EPILESSIA E STATO EPILETTICO: COSA FARE IN EMERGENZA?

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Fonte dell’articolo:

PMC

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