Degenerazione maculare: cosa è, sintomi, cause, cura
L’invecchiamento può essere causa di diversi disturbi legati alla salute, più o meno seri. Tra questi rientra la degenerazione maculare, una patologia legata agli occhi che, però, può coinvolgere anche le persone più giovani
Cos’è la degenerazione maculare
Si parla di degenerazione maculare quando si è di fronte a una malattia della retina che provoca un’alterazione oppure una riduzione della funzionalità visiva nella parte centrale della retina stessa.
Questo tipo di patologia compromette la funzionalità visiva a livello del campo visivo centrale, quello occupato appunto dalla macula.
La degenerazione maculare è una condizione che si sviluppa solitamente con l’invecchiamento
Col passare degli anni, l’occhio invecchia proprio come il resto dell’organismo, per questo a partire da una certa età le funzioni visive possono essere compromesse in maniera fisiologica.
In questo caso, si parla di degenerazione maculare senile, o DMS.
Negli occhi, l’invecchiamento causa la morte delle cellule retiniche, che interessa a sua volta la macula fino a farle perdere le sue caratteristiche.
La macula
La macula è una porzione centrale della retina, lo strato di tessuto che riveste la parte posteriore dell’occhio, ed è coinvolta nel funzionamento della visione centrale.
In pratica, la macula serve a mettere a fuoco lo sguardo al centro del campo visivo, ed è deputata a riconoscere i dettagli che si trovano proprio davanti a noi.
Una macula sana è quindi fondamentale per la vista, in particolare per tutte quelle operazioni che richiedono di focalizzare bene i dettagli (come infilare un ago, leggere, riconoscere i segnali stradali).
Tipi di degenerazione della macula
Come abbiamo detto, la degenerazione maculare è una condizione fisiologica che si sviluppa con l’età, anche se il suo andamento può essere più o meno rapido e compromettere in maniera diversa la vista a seconda dei pazienti colpiti.
Esistono poi due tipi di degenerazione della macula legati all’invecchiamento: quella secca e quella umida.
Degenerazione maculare secca
Anche detta atrofica o non essudativa, rappresenta la forma principale di DMS, colpendo tra l’85 e il 90% dei pazienti.
Consiste nell’assottigliamento progressivo della retina centrale a causa di uno scarso apporto nutritivo da parte dei capillari: le cellule nervose fotosensibili muoiono, la retina si atrofizza e si forma una cicatrice sulla macula che appare a “carta geografica”.
Degenerazione maculare umida
Questo tipo di degenerazione, anche detta umida o essudativa, colpisce tra il 10 e il 15% dei pazienti con DMS ma è anche la più grave.
Si sviluppa molto più rapidamente di quella secca ed è causata dalla formazione di nuovi capillari nella membrana neovascolare sottoretinica.
Questi vasi sanguigni sono però nocivi perché hanno una parete molto fragile e lasciano penetrare il plasma più facilmente.
Quando si rompono, la fuoriuscita di sangue causa un’emorragia retinica che va a raccogliersi al di sotto della macula, sollevandola.
Se le emorragie cicatrizzano, la vista può risultare compromessa anche in tempi molto rapidi.
Entrambi i tipi di degenerazione maculare portano quindi a delle lesioni della macula chiamate drusen, cioè degli scarti che si depositano sotto la retina che possono calcificarsi.
Nel momento in cui si sviluppano, le drusen risultano asintomatiche e non influiscono sulla vista, ma a seconda del grado che rappresentano possono avere conseguenze più o meno gravi sulla capacità visiva. In ogni caso, sono individuabili attraverso un esame del fondo oculare.
Degenerazione maculare giovanile
La degenerazione maculare non colpisce soltanto con l’avanzare dell’età, ma in alcuni casi – seppure più rari – anche persone più giovani, addirittura bambini.
Si tratta però di malattie della retina di tipo ereditario, che possono appunto insorgere già durante l’infanzia o in età adulta.
Esistono diverse patologie che scatenano la degenerazione della macula nei giovani, come per esempio:
- la malattia di Stardardt: detta anche maculopatia di Stardardt, compare di solito nei primi vent’anni di vita ed è causata dalla mutazione del gene ABCA4 che comporta l’accumulo di materiale di scarto in uno strato esterno della retina chiamato epitelio pigmentato
- la malattia di Best: un genitore trasmette al figlio la mutazione del gene VMD2, che in situazioni normali regola il trasporto di alcune sostanze nella retina
- la retinoschisi giovanile: detta anche retinoschisi legata all’X, colpisce soltanto i giovani di genere maschile ed è caratterizzata da una separazione in due strati della retina
Sintomi della degenerazione della macula
A uno stadio iniziale, la malattia può non dare sintomi.
Anche se generalmente colpisce entrambi gli occhi, può capitare – soprattutto nelle prime fasi – che soltanto uno sia interessato e per questo può essere più difficile accorgersi della degenerazione, in quanto l’occhio non colpito compensa l’ipovisione dell’altro.
Inoltre, si può fare una distinzione tra i sintomi della forma secca e di quella umida, anche se molti sono comuni.
Tra questi troviamo:
- riduzione della visione centrale
- lettura sfocata
- scotoma (macchie nere nel campo visivo)
- metamorfopsie (visione deformata degli oggetti)
- fotofobia (sensibilità alla luce)
- incapacità di mettere a fuoco i volti delle persone
- bisogno di luce per le attività da vicino
- difficoltà nel passaggio dal buio alla luce
Sintomi della degenerazione maculare secca
Per quanto riguarda invece i sintomi specifici dei diversi tipi di DMS, in quella secca si ha un calo generale delle vista, con visione centrale offuscata e presenza di un punto cieco nel campo visivo che si amplia col tempo rendendo sempre più difficile svolgere azioni quotidiane come guidare o leggere.
Sintomi della degenerazione maculare umida
Nel caso di DMS umida, invece, la progressione della malattia è molto più rapida ed è facile accorgersene perché la vista viene subito compromessa, in particolare la visione centrale che viene persa piuttosto velocemente.
Chi è colpito da degenerazione della macula di tipo umido può lamentare anche una visione confusa delle forme, che appaiono distorte o irregolari.
Raramente la degenerazione maculare comporta cecità totale, dato che non colpisce tutta la retina ma solo la sua parte centrale.
Per questo, è possibile che la visione periferica sia mantenuta ma, nelle fasi più avanzate della malattia, quella centrale sia completamente compromessa.
Cause della degenerazione maculare
A causare la degenerazione maculare senile è appunto il naturale invecchiamento: non tutti sono colpiti allo stesso modo, ma sicuramente le persone con più di 60 anni rappresentano la categoria più a rischio.
Ma l’età da sola non sembra essere l’unica causa di malattia della macula.
Fattori di rischio
Tra i fattori di rischio che, oltre all’età, possono causare una degenerazione della macula troviamo:
- obesità
- fumo
- diabete
- sedentarietà
- abuso di alcol
- appartenenza alla popolazione caucasica
- genere maschile
- esposizione prolungata e non protetta ai raggi UV
- ipertensione
- dieta povera di vitamine e acidi grassi
- colesterolo alto
- ereditarietà con parenti di primo grado colpiti
Diagnosticare la degenerazione maculare
Dopo i 40 anni sarebbe importante far controllare la vista con regolarità.
La visita oculistica è infatti l’esame principale per individuare qualsiasi disturbo degli occhi, comprese le maculopatie.
Per analizzare la macula, quindi la parte centrale della retina, l’oculista svolge l’esame del fondo oculare con un oftalmoscopio: grazie a questo strumento, è possibile individuare le drusen, le lesioni causate dai depositi di scarti, che appaiono di colore giallo.
Una volta diagnosticata la degenerazione maculare attraverso l’individuazione delle drusen, se ne può monitorare l’evoluzione con un esame molto semplice chiamato reticolo di Amsler: il paziente deve osservare una serie di linee rette che possono apparire distorte o non visibili.
In alcuni casi, inoltre, si procede con esami specifici, in particolare quando si sospetta una degenerazione maculare umida:
- l’OCT, cioè una tomografia a coerenza ottica computerizzata, non invasiva, che permette di ottenere delle scansioni di cornea e retina
- la fluorangiografia, che consiste nell’iniezione di un liquido di contrasto che raggiunge i vasi sanguigni e ne evidenzia le anomalie
Come si cura la degenerazione della macula
Il trattamento per la degenerazione maculare senile dipende dalla forma con cui si manifesta.
Nel caso di quella secca, infatti, non c’è una cura, ma si può solo intervenire per rallentarne la progressione.
In questo caso, quindi, si migliora lo stile di vita, smettendo di fumare, di bere alcol, praticando esercizio fisico e consumando alimenti sani e variegati.
In alcuni casi si fa uso di integratori, per esempio a base di luteina (riconosciuti come validi alleati per la vista) oppure di vitamine A ed E, anti-ossidanti e sali minerali, ma è sempre bene confrontarsi col proprio medico prima di assumerli perché i pareri sui benefici sono contrastanti.
La forma umida, invece, può essere trattata in modi diversi. Tra le terapie più comuni troviamo:
- terapia fotodinamica, applicata tramite laser che consente l’occlusione selettiva dei nuovi capillari (solo di quelli nocivi)
- iniezioni intravitreali, attraverso l’uso di farmaci anti-VEGF, cioè che inibiscono la proliferazione di nuovi vasi sanguigni nella retina
La degenerazione maculare è una patologia che colpisce la macula, la parte centrale della retina, e che può compromettere la vista centrale.
Nella maggior parte dei casi è associata all’invecchiamento e lo stile di vita può influire notevolmente sulla sua progressione.
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