Dermatite seborroica: definizione, cause e trattamento
La dermatite seborroica è un disturbo dermatologico derivato da un cattivo funzionamento delle ghiandole sebacee e ad un’incompetenza del sistema immunitario
In queste condizioni alcuni ceppi funginei (genere Malassezia) già normalmente presenti sulla cute, si trasformano da commensali in patogeni opportunisti.
La malattia, detta anche eczema seborroico, è cronica e recidiva e si presenta con segni e sintomi molto comuni anche ad altre patologie quali: pelle arrossata, desquamazione, forfora e presenza di papule abbastanza doloranti nei casi più severi.
La dermatite seborroica colpisce fino al 1-3% della popolazione mondiale prediligendo le aree più occidentalizzate e in generale i paesi industrializzati.
Questo perché, tra i fattori di rischio già citati (genetici, immunitari e ormonali), sembrano determinati anche quelli ambientali (smog e inquinamento).
È considerata una malattia intermittente in quanto può colpire uno stesso soggetto in alcuni periodi dell’anno, così come in alcune fasi della vita, e regredire poi da sé senza però mai scomparire.
È stato appurato che i soggetti più colpiti sono gli uomini tra i 30 e i 40 anni e i bambini, specie nei primi 3 mesi di vita.
In questo caso si parla di dermatite seborroica sui neonati (la cui manifestazione tipica è la famosa crosta lattea).
Cos’è la dermatite seborroica
La dermatite seborroica colpisce prevalentemente viso e cuoio capelluto (in particolare attaccatura dei capelli, orecchie, pieghe tra naso e labbra, palpebre e sopracciglia), ma non è raro trovarla anche in altre aree del corpo ove la presenza di ghiandole sebacee sia elevata come ad esempio nell’incavo delle ascelle, tra le scapole, sulla zona sternale e genitale o nel condotto uditivo.
Una iperattivazione delle ghiandole sebacee, con conseguente aumento della produzione di sebo, innescherebbe uno squilibrio nella prolificazione di alcuni funghi della pelle con una conseguente reazione a cascata che porta all’infiammazione del tessuto.
Le zone colpite appaiono pertanto arrossate e desquamate, un po’ come avviene dopo un eritema solare
Quando questa colpisce il cuoio capelluto si genera invece una quantità eccessiva di forfora e crosticine, dal colore giallognolo e untuose, che rendono i capelli secchi e crespi dando al soggetto una sensazione perenne di cute sporca.
Spesso ai sintomi sia associano anche prurito e bruciore localizzati.
Seppure cronico, l’eczema seborroico non deve destare particolari preoccupazioni: non è un pericolo per la salute né tanto meno è contagioso.
Può tuttavia generare eruzioni violente su soggetti immunocompromessi (come HIV positivi) ed è spesso associato ad altre condizioni patologiche quali il Morbo di Parkinson, pancreatite, epatite C ecc.
Dermatite seborroica: sintomi e fattori di rischio
La dermatite seborroica è sintomatica.
Seppur i segni di questa malattia siano spesso comuni ad altre condizioni, nel caso della dermatite seborroica questi compaiono di solito gradualmente.
L’esordio iniziale è infatti rappresentato semplicemente dalla presenza di pelle lievemente arrossata cui segue una desquamazione in presenza crosticine di solito giallognole e piuttosto unte.
A questo si aggiungono inoltre prurito e bruciore localizzati e, in casi più rari, follicolite o alopecia (se la dermatite seborroica colpisce il cuoio capelluto).
In questo caso specifico, i capelli si presentano spesso secchi, crespi e oleosi.
Gli specialisti raccomandano fortemente ai pazienti affetti da dermatite seborroica, di evitare di grattarsi poiché questo peggiora l’infezione rendendo la pelle stessa ancora più sensibile, irritata e arrossata.
È stato osservato clinicamente che l’intensità dei sintomi varia in base alla gravità della malattia. Inoltre l’irritazione si presenta in forma più violenta nei soggetti con problemi di immunodepressione o neurologici come HIV o Morbo di Parkinson.
Tra gli altri fattori di rischio è stato osservato che una pelle grassa favorisce lo sviluppo della malattia.
Nei soggetti in cui la malattia è più manifesta, possono apparire anche delle papule di colore rosso-giallastro spesso dolenti al tatto.
Dermatite seborroica: le cause
Anche se le cause che portano all’eruzione della dermatite seborroica non sono ancora completamente chiarite e sono variabili tra gli individui, esistono tuttavia fattori comuni che possono portare al manifestarsi della malattia.
È stato scientificamente provato che ai fattori legati all’attività ormonale ed endocrina se ne aggiungono altri legati alla dieta e alla familiarità.
Anche fattori ambientali quali smog, inquinamento e ambienti spesso caldi e umidi possono incidere sul decorso della malattia.
La dermatite seborroica è una malattia stagionale e intermittente.
Solitamente peggiora con il freddo e migliora con l’arrivo della stagione estiva in quanto gode degli effetti benefici dell’esposizione ai raggi UVA.
Altri fattori che influiscono negativamente sulla comparsa dei sintomi sono:
- Stress psico-fisico: come per qualsiasi altro tipo di patologia questo non è mai benefico e contribuisce al peggioramento i sintomi.
- Dieta sbilanciata ad esempio troppo ricca di grassi e zuccheri e con carenze vitaminiche (soprattutto del gruppo B) ed eccessiva assunzione alcolica.
- Patologie pregresse che coinvolgano il sistema immunitario o endocrino.
- Assunzione prolungata di alcuni farmaci come i corticosteroidi.
- Ambienti climatici troppo caldi e umidi.
- Scarsa igiene o utilizzo di shampoo e saponi troppo aggressivi per la pelle.
Tipologie di dermatite seborroica
Esistono clinicamente diverse tipologie di dermatite seborroica, a seconda dell’area anatomica in cui essa si sviluppa e alla fascia di età del paziente colpito.
Abitualmente le zone più colpite restano quelle ricche di ghiandole sebacee.
La dermatite seborroica del viso è, insieme a quella del cuoio capelluto, è la forma più diffusa.
Si presenta con arrossamenti e pelle screpolata, principalmente nei solchi tra narici e bocca, vicino alle sopracciglia (spesso affette da alopecia di rimbalzo), sulle palpebre, nella zona uditiva, su fronte e mento.
Il cuoio capelluto è l’area in cui sebo e microorganismi si installano meglio, contribuendo al proliferare della malattia.
In questo ultimo caso il sintomo principale è un’abbondante forfora.
Queste due localizzazioni colpiscono entrambi i sessi nella stessa percentuale, come anche la localizzazione pubica (meno frequente).
Colpisce invece prevalentemente il sesso maschile la localizzazione allo sterno e sotto la barba.
Non sono rari i casi di dermatite seborroica neonatale.
In questa specifica fase della vita, i sintomi con cui si presenta sono di solito papule rosse al volto e crosta lattea sul cuoio capelluto.
Anche nella forma neonatale riconosciamo la presenza lesioni, forfora e desquamazione di colore giallastro.
A questi sintomi si associa generalmente anche una dermatite cronica da pannolino.
Dermatite seborroica: la diagnosi
La diagnosi di dermatite seborroica deve avvenire solo ed esclusivamente a cura di un medico dermatologo che, durante l’esame obiettivo, osserva e studia segni e sintomi.
A supporto di questo lo specialista può avvalersi di una biopsia cutanea, prelevando direttamente un campione di cute dalla lesione.
L’esito della biopsia determina una diagnosi molto accurata e precisa.
Trattamenti per la dermatite seborroica
Ad oggi non è presente una cura definitiva per la dermatite seborroica.
Sono solitamente utilizzati a scopo terapeutico rimedi ad uso sia topico che orale ad azione antinfiammatoria, antimicotica e sebo-regolatrice per alleviare e migliorare i sintomi e le manifestazioni.
Tra questi troviamo:
- capsule e compresse a base di solfuro di selenio, zinco, catrame di carbone e chetoconazolo, da assumere per via orale dietro prescrizione medica. Sono tutti farmaci antifungini che contrastano la prolificazione di ceppi del Malassezia.
- shampoo e schiume antiforfora e regolatori del sebo, specifici per un cuoio capelluto affetto da dermatite.
- prodotti per la pelle anch’essi ad azione sebo-regolatrice per le altre localizzazioni.
- fototerapia a base di raggi UVA. Per mimare gli effetti benefici osservati dall’esposizione al sole.
Per tutte le terapie sopra indicate si raccomanda sempre di sottoporsi ad un consulto medico.
Solo lo specialista saprà infatti scegliere le soluzioni più adatte basandosi sulla clinica del paziente, sulla sua risposta a eventuali precedenti terapie e sulla gravità della manifestazione dell’eczema.
Dermatite seborroica: poche regole per prevenirla
È possibile ridurre o minimizzare i sintomi da dermatite seborroica seguendo alcune semplici regole di prevenzione che passano innanzitutto dall’adottare uno stile di vita sano.
Seguire una buona alimentazione, associata ad un regolare esercizio fisico, è la base per mantenere un corpo sempre in forma e sano, e un sistema immunitario più forte in grado di contrastare direttamente le infezioni.
Adottare una dieta troppo ricca di zuccheri e grassi saturi può peggiorano il decorso della dermatite.
Lo stesso vale per l’assunzione sregolata di latticini e lievitati.
Preferire sempre il consumo di pesce azzurro che, ricco di Omega 3, allevia l’infiammazione e rende il sistema immunitario più reattivo.
In tutte le aree anatomiche colpite da dermatite seborroica non usare mai prodotti irritanti.
Durante il bagno e la doccia preferire saponi e shampoo delicati a base di ingredienti naturali, piuttosto che quelli molto aggressivi.
Assicurarsi sempre di eliminare con accurati risciacqui qualunque residuo di prodotti utilizzati per il lavaggio.
Quando possibile fare in modo di tenere le aree colpite a contatto con tessuti in cotone e traspiranti.
Si raccomanda inoltre di evitare di toccarsi continuamente gli eczemi per evitare sovra-infezioni batteriche o irritazioni meccaniche che peggiorerebbero la situazione.
Non lavarsi eccessivamente i capelli poiché questo irrita ancora di più la cute rendendola ancora più sensibile e soggetta a irritazioni.
Come ci si comporta con la dermatite seborroica in vacanza?
Se siete assidui frequentatori di mare, lago e caldo solare potrete tranquillamente frequentare la vostra amata spiaggia seguendo alcuni accorgimenti.
Utilizzare sempre protezioni solari evitando l’applicazione di prodotti oleosi.
Dopo un bagno in mare è consigliato risciacquare subito la pelle con acqua dolce poiché il sale contribuisce ad irritare e seccare la pelle.
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