Diagnosi di Sclerosi Multipla: quali esami strumentali sono essenziali?
Per diagnosticare la Sclerosi Multipla, il medico si fonda essenzialmente su esami strumentali e di laboratorio che vanno a confermare il processo di demielinizzazione tipico della malattia
Sclerosi Multipla, a cosa serve la Tomografia Assiale Computerizzata (TAC)
La TAC con mezzo di contrasto riesce a mettere in evidenza delle aree meno dense nelle zone intorno ai ventricoli che corrispondono a quelle in cui la mielina è stata definitivamente sostituita dalle placche, oppure fornisce un quadro cerebro-atrofico nelle forme della malattia che sono presenti da più tempo.
Inoltre, la TAC riesce ad evidenziare anche delle zone di accumulo che sono tipiche della patologia in atto e che, invece, scompaiono, dopo il trattamento con farmaci steroidei.
Risonanza Magnetica Nucleare (RMN) nella diagnosi di Sclerosi Multipla
Questo esame strumentale fornisce al medico delle immagini ed è probabilmente l’esame più adatto per porre diagnosi di Sclerosi multipla.
La risonanza magnetica mette in evidenza le alterazioni di contenuto idrico nell’organismo, che corrispondono alle zone in cui la mielina è stata sostituita con le placche e che, in questo caso, si trovano soprattutto nel ponte, nel corpo calloso e intorno ai ventricoli.
L’utilizzo di un mezzo di contrasto mette in evidenza alterazioni locali di BEE che precedono solitamente i segni della riacutizzazione della malattia; inoltre, la RMN con mezzo di contrasto permette di evidenziare anche eventuali lesioni al nervo ottico, sebbene non sia un esame in grado di evidenziare le lesioni del midollo spinale, per le quali solitamente si utilizza l’analisi del fluido cerebro-spinale.
Analisi del fluido cerebro-spinale
Il fluido cerebro-spinale è il liquido in cui sono immersi sia il cervello che il midollo spinale; esso è costituito da proteine, zuccheri e sali ed ha nei loro confronti funzione di nutrimento e protezione da eventuali traumi, assorbendone gli urti.
L’analisi di questo fluido può fornire informazioni utilissime sulla condizione del midollo spinale e del cervello.
I campioni di fluido cerebro-spinale vengono prelevati con una puntura lombare.
Il paziente viene fatto stendere in posizione fetale ed il medico, utilizzando una siringa con un ago inserito direttamente nella schiena, è in grado di prelevare un campione di liquido da analizzare.
Dopo il prelievo, il paziente è costretto però a restare immobile per almeno 12 ore.
L’analisi del fluido cerebro-spinale va ad indagare la conta delle cellule presenti, i livelli di proteine e glucosio, il colore, la presenza di anticorpi e la loro quantità e di un eventuale agente infettivo.
Test di PE (Potenziali Evocati)
Questo esame viene effettuato per misurare il tempo di trasmissione ed interpretazione dei messaggi sensoriali che viaggiano attraverso i nervi.
L’esistenza di rallentamenti nella trasmissione può essere segno di sclerosi multipla, a causa del processo di demielinizzazione.
Può essere considerato l’esame per eccellenza per porre diagnosi di Sclerosi multipla in quanto dà informazioni dettagliate sulla funzionalità dei nervi, che non è possibile ottenere con altri mezzi diagnostici; inoltre, riesce a prendere in considerazione anche zone dell’organismo che non possono essere indagate con altri mezzi diagnostici, come i nervi ottici ed il midollo spinale.
Per approfondire
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