Eco-ansia: gli effetti del climate change sulla salute mentale

L’espressione eco-ansia è apparsa per la prima volta nell’ultimo studio dell’American Psychological Association Mental Health and our Changing Climate (2017), afferma Christina Popescu, psicologa sociale dell’Università del Québec a Montréal

Cosa si intende con l’espressione eco-ansia?

Con eco-ansia o ansia climatica non si parla di una patologia da curare bensì di una risposta sana, presumibilmente positiva a una minaccia reale, rispetto alla preoccupazione per l’emergenza climatica (Intelligenza ecologica, D. Goleman, Rizzoli, MI, 209).

Chi ne soffre può comunque provare sensazione di malessere e attacchi di panico con la caratteristica comune del costante timore della catastrofe ambientale che arriverà.

Secondo alcuni dati del 2019 dell’Istituto nazionale di ricerche spaziali (Inpe), sono stati 74.155 in un solo mese gli ettari andati distrutti in Amazzonia dagli incendi.

C. Hickman, professoressa all’Università di Bath (Regno Unito) e psicoterapeuta del Climate Psychology Alliance, organizzazione nata nel 2009 per studiare le ripercussioni sulla salute mentale dei cambiamenti climatici afferma che sempre più frequente tra i giovani emerge l’eco-ansia che non è da considerarsi una patologia poiché: “ogni disturbo mentale in relazione all’emergenza climatica è una risposta sana a fronte di una minaccia reale. Negli ultimi dieci anni il numero di persone che soffrono di ansia climatica è aumentato gradualmente e ora è un fenomeno diffuso”.

L’eco-ansia rientra nella famiglia dei disturbi d’ansia che sono tra i più comuni al mondo

Secondo lo studio sulla salute mentale e fisica della popolazione mondiale Global Burden of Diseases, condotto da più di 3.600 ricercatori presso l’Università di Washington, negli ultimi 30 anni la diffusione di questo tipo di disturbi è aumentata nel mondo del 50%, riguardando più di 284 milioni di persone.

Lavoro, relazioni interpersonali, condizioni economiche stanno facendo posto agli sconvolgimenti climatici come nuova fonte di preoccupazione.

Gli stati emotivi coinvolti includono rabbia, terrore, tristezza, senso di colpa e vergogna.

In diversi paesi europei sono nati gruppi di psicoterapia focalizzati su questa problematica che però è ancora priva di una definizione e assente dai manuali diagnostici (DSM).

Nel novembre 2019, gli ordini degli psicologi di circa 40 paesi nel mondo hanno organizzato a Lisbona un summit internazionale dedicato ai nessi tra salute mentale e riscaldamento globale.

Sempre nel 2019, circa 1.000 psicologi britannici hanno firmato una petizione per richiamare l’attenzione dei politici e dell’opinione pubblica sul peso degli effetti psicologici dei cambiamenti ambientali.

Ispirandosi a questa iniziativa, il Movimento Psicologi Indipendenti (MoPI) italiano sta formulando una lettera aperta.

Promotrice di questa iniziativa è Marcella Danon, psicologa e formatrice, che dirige la scuola di Ecopsicologia Ecopsiché in provincia di Lecco.

Senza un riconoscimento del fenomeno, l’eco-ansia è difficilmente individuabile e quantificabile

Secondo il professor Marino Bonaiuto, direttore del Centro Interuniversitario di Ricerca in Psicologia Ambientale, presso l’Università di Roma La Sapienza: “in Italia il tema suscita interesse ma manca un’adeguata definizione e classificazione del problema, con relativa diagnostica e trattamento.

Questo tipo di ansia, detta reattiva è utile all’organismo e alla collettività per fronteggiare situazioni più impegnative rispetto al normale andamento degli eventi. Essa può, da manifestazione funzionale all’adattamento dell’individuo, diventare patologica se permane a lungo e può portare a conseguenze psico-fisiche negative”.

L’eco- ansia o ansia climatica si riferisce ad avvenimenti che non si sono ancora verificati ed è presente soprattutto tra i paesi del Nord del mondo le cui condizioni socio-ambientali non sono ancora sconvolte dalla crisi climatica.

Il malessere che può colpire questi soggetti non è legato a eventi estremi e disturbi da stress post-traumatico, ma a un cronico timore per le minacce future.

La paura del futuro può trasformarsi in cambiamento

Gli incendi australiani hanno spazzato via milioni di animali, il più forte super tifone della storia si è abbattuto sulle Filippine e gli Stati Uniti hanno fissato un nuovo record di disastri naturali del valore di miliardi di dollari.

Queste catastrofi che minacciano l’intero ecosistema con conseguenti cambiamenti climatici possono turbare molto anche i bambini che possono preoccuparsi per il cambiamento climatico ma senza farsi prendere dal panico.

Solo a marzo 2019, circa 1,6 milioni di manifestanti di età scolare in oltre 125 paesi sono usciti dalle loro aule per partecipare alle proteste sul clima guidate da giovani al fine di chiedere interventi da parte dei loro leader (Friday for Future, G. Thumberg).

La psichiatra Elizabeth Haase, presidente della commissione per i cambiamenti climatici e la salute mentale presso l’American Psychiatric Association afferma: “questi sono atteggiamenti che evidenziano il benessere nei bambini incluso l’essere preoccupati per le cose che “vanno male” nel mondo naturale”.

Per i bambini che esprimono preoccupazione per il mondo naturale e gli animali, Haase spiega che il primo passo è quello di prendere atto della loro ansia piuttosto che etichettarla sbrigativamente come qualcosa di patologico.

Importante sta nell’essere onesti senza catastrofizzare, bensì discutete con loro delle possibili soluzioni e delle cose positive che le persone stanno facendo. Fate sapere loro che siete preparati.

Trascorrete del tempo immersi nella natura e ascolatateli.

Articolo scritto dalla dottoressa Letizia Ciabattoni

Per approfondire:

Disaster Manager, il futuro è nella messa in rete delle informazioni, e in una linea di comando sempre “open”

Emergenza climatica, il rapporto Cmcc: ondate di calore e alluvioni minacciano le città italiane

I Vigili del Fuoco Uk lanciano l’allarme sul rapporto sul clima delle Nazioni Unite

Fonte dell’articolo:

https://www.nationalgeographic.it/famiglia/2021/04/come-aiutare-i-bambini-a-gestire-lansia-da-clima

https://altreconomia.it/leco-ansia-ci-riguarda-gli-effetti-del-climate-change-sulla-salute-mentale/

https://www.unisalento.it/documents/20152/210498/intelligenze+multiple+mckenzie.pdf/82a30115-99ca-d49c-5420-1d91a0e64563?version=1.0&download=true

Intelligenza ecologica di D. Golema, tr. it. a cura di D. Didero, Rizzoli, 2009

Educazione e sviluppo della mente. Intelligenze multiple e apprendimento di H. Gardner, tr. it. A cura di  G. Lo Iacono, Erickson, 2005

Potrebbe piacerti anche