Ecografia trans-vaginale: preparazione, procedura, vantaggi e svantaggi
L’ecografia trans-vaginale o “ecografia transvaginale“, a volte abbreviata con ECO-TV o ETV o TVS (acronimo dall’inglese “Trans-Vaginal Sonography”) o TVU (da “Trans-Vaginal Ultrasonography) è una tecnica diagnostica per immagini, che indaga morfologia e stato di salute degli organi genitali interni femminili, usando una sonda ad ultrasuoni ad elevata frequenza che viene introdotta nella vagina
L’ecografia transvaginale viene effettuata dal medico ginecologo o da altro personale medico competente.
L’ecografia trans-vaginale viene effettuata in tre casi principali:
- sospetto di patologie riguardanti l’apparato genitale femminile;
- visualizzazione precoce della camera gestazionale nelle pazienti con sospetta gravidanza;
- valutazione ostetrica della lunghezza cervicale e valutazione dell’eventuale funneling.
Quali patologie indaga?
L’elevata frequenza della sonda permette un alto potere risolutivo che consente l’osservazione e la misurazione di diverse patologie e condizioni, tra cui:
- gravidanza extrauterina;
- adenomiosi ed endometriosi;
- malformazioni;
- masse ovariche ed altre condizioni patologiche degli annessi (ad esempio cisti, PCOS…);
- ascessi o processi infettivi localizzati;
- iperplasia endometriale;
- leiomiomatosi uterina;
- neoplasie cervico-endometriali (cancro);
- infertilità o sterilità;
- polipi endometriali o cervicali.
Vantaggi dell’ecografia trans-vaginale
L’ecografia trans-vaginale, grazie all’uso di una sonda ad alta frequenza, permette di indagare in modo dettagliato utero, ovaie ed annessi, oltre che di controllare la gravidanza nel primo trimestre o nel quadro di tecniche di riproduzione assistita.
Rispetto all’ecografia pelvica trans-addominale (nella quale la sonda ecografica viene appoggiata sull’addome inferiore) permette una migliore visualizzazione di utero, endometrio, cervice uterina, tube di Falloppio, ovaie e dello spazio parauterino, comprensivo delle logge parieto-coliche e del cavo del Douglas.
Tale maggior precisione e dettaglio è dato dalla vicinanza della sonda ecografica alle strutture da esaminare e dalla mancanza dello “scherma” rappresentato dagli organi e dai tessuti che inevitabilmente incontrano gli ultrasuoni nella via trans-addominale (in particolare vescica e tessuto adiposo, soprattutto se la donna è fortemente obesa).
Rispetto alle indagini eseguite con radiografia o con TC, l’ecografia trans-vaginale NON usa radiazioni ionizzanti, quindi può essere eseguita più volte in sicurezza ed anche nelle donne incinte, senza pericoli per il feto.
Svantaggi della ecografia trans-vaginale
Rispetto all’ecografia pelvica trans-addominale, l’ecografia trans-vaginale è certamente più invasiva, più fastidiosa e più rischiosa.
In genere ha anche un costo maggiore rispetto all’ecografia pelvica trans-addominale.
Non può essere eseguita nelle donne vergini (con imene intatto e non particolarmente elastico).
E’ una tecnica operatore-dipendente: la sua capacità di individuare eventuali patologie è fortemente legata all’esperienza del medico che la esegue.
Preparazione all’esame
La paziente viene invitata ad urinare prima dell’esame e, una volta a vescica vuota, viene fatta spogliare dalla vita in giù e distendere in un lettino per esami in posizione ginecologica.
Talvolta, però, si richiede di avere la vescica piena (bere e non urinare nell’ora precedente all’esame) per effettuare anche l’ecografia pelvica esterna.
Ecografia trans-vaginale, la procedura
L’ecografia transvaginale viene considerata una metodica moderatamente invasiva; mentre nell’ecografia tradizionale trans-addominale la sonda viene posizionata sulla parte bassa dell’addome, in quella trans-addominale la sonda viene introdotta all’interno della vagina.
Tale sonda ha una elevata frequenza, è lunga e stretta, viene rivestita con materiale monouso (simile ad un profilattico) ed è di piccole dimensioni (poco più di 1 cm di diametro).
La sonda viene inserita più facilmente in vagina grazie al gel per ultrasonografia, consentendo un ingresso agevole ed indolore.
Quanto dura?
L’esame si completa generalmente in 10 – 15 minuti, tranne quei casi in cui si rilevano anomalie che possono richiedere altro tempo per essere analizzate.
Cosa fare al termine dell’esame?
Al termine dell’indagine si può tornare alle normali attività giornaliere e lavorative.
Non occorre farsi accompagnare da altre persone, visto che al termine dell’esame si è auto-sufficienti.
Dopo l’esame si può tranquillamente guidare e gestire strumenti e mezzi pericolosi, visto che l’esame non induce sonnolenza.
L’ecografia trans-vaginale è dolorosa?
L’esame non è doloroso, tuttavia viene considerato fastidioso da molte pazienti.
Si può avvertire fastidio e pressione soprattutto durante le fasi di penetrazione della sonda.
L’esame è rischioso?
L’esame, usando ultrasuoni, non è rischioso per la salute della donna, né per quella dell’eventuale feto.
In rarissimi casi la sonda potrebbe determinare delle lesioni all’interno della vagina.
Controindicazioni
L’esame non presenta particolari controindicazioni.
Non può essere eseguita nelle donne vergini (con imene intatto e poco elastico) che vogliano conservare l’integrità dell’imene.
L’ecografia trans-vaginale si può effettuare su una donna vergine?
Nelle donne vergini, con imene intatto, l’esame non può essere eseguito, salvo quei casi in cui l’imene intatto è comunque sufficientemente elastico da consentire l’esecuzione del test.
E’ il medico a decidere se eseguire o non eseguire l’esame.
L’ecografia trans-vaginale si può eseguire con le mestruazioni?
L’indagine può essere eseguita in qualunque fase del ciclo mestruale e – se necessario ed urgente – anche in presenza di mestruazioni, tuttavia, preferibilmente non dovrebbe essere eseguita durante le mestruazioni.
Alternative
Se per qualche motivo non è possibile eseguire una ecografia trans-vaginale, si può eseguire al suo posto:
- una ecografia trans-addominale (con sonda poggiata sulla parte inferiore dell’addome);
- una ecografia ecografia trans-rettale (con sonda inserita nell’ano).
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