Efedrina: farmaco o droga? Gli effetti sullo sport e l’uso per dimagrire
L’efedrina è una molecola alcaloide simpaticomimetica ad azione mista, presente nelle piante del genere Ephedra
Come il neurotrasmettitore feniletilamina, l’efedrina ha una struttura chimica simile alle anfetamine e può essere considerata come il loro precursore naturale.
L’assunzione di efedrina comporta in parte alcuni effetti tipici delle anfetamine, come ad esempio:
- sensazioni di benessere fisico e mentale;
- euforia;
- aumentata energia e vigilanza;
- insensibilità alla fame ed alla fatica;
- miglioramento delle performance in attività manuali ed intellettuali.
L’uso dell’efedrina come dimagrante, per il doping o per scopi psicotropi è attualmente sconsigliato e vietato, tuttavia sono disponibili molti prodotti che ne contengono quantità anche elevate.
Efedrina usata come dimagrante
L’efedrina è contenuta in molti prodotti ad “azione dimagrante”.
Una delle caratteristiche più interessanti di questa sostanza, simile ma più potente di quella esercitata dalla caffeina, riguarda la capacità di accelerare il metabolismo stimolando la secrezione di catecolamine.
Questo effetto, associato al potere inibente sull’appetito, non è quantificabile e varia da soggetto a soggetto.
L’assunzione di prodotti a base di efedrina a scopo dimagrante può comunque risultare impropria e potenzialmente pericolosa.
Efedrina usata come farmaco
L’efedrina in medicina è utile in tutti quei casi in cui si deve aumentare la pressione arteriosa.
Viene usata per via endovenosa nell’inversione dell’ipotensione arteriosa (abbassamento della pressione) dovuta all’anestesia spinale/epidurale.
È anche usata per altri stati ipotensivi, ad esempio quelli causati da dosi eccessive di farmaci di bloccaggio ganglionico, agenti antiadrenergici, o altri farmaci che abbassano la pressione sanguigna.
Efedrina nella medicina tradizionale
E’ stata e continua ad essere usata ancor oggi come: decongestionante nasale e come broncodilatatore nel trattamento dell’asma, tuttavia la sua popolarità sta rapidamente scemando in seguito alla disponibilità di agenti più selettivi per queste indicazioni.
Il ruolo nella congestione nasale in gran parte è stato infatti sostituito dagli agonisti adrenergici più potenti (per esempio oximetazolina), mentre il ruolo nell’asma è stato quasi interamente soppiantato dagli agonisti del recettore beta-adrenergico, come il salbutamolo, famoso tra gli asmatici.
Efedrina nello sport
In ambito sportivo, l’efedrina è vietata perché considerata sostanza dopante a causa dei suoi effetti stimolanti.
Effetti collaterali dell’efedrina
L’abuso ha effetti collaterali molto pericolosi e simili a quelli dell’abuso di amfetamine: irrequietezza, agitazione, ansia, psicosi, aritmie e disturbi cardiovascolari.
Gli effetti collaterali più gravi che sono stati associati all’efedrina sono dovuti all’aumento della pressione sanguigna, che può causare un ictus cerebrale o un infarto cardiaco.
IMPORTANTE: In Italia ministero della Salute aveva seguito la decisione della Food and Drug Administration mettendo al bando l’efedrina nel 2 dicembre 2015, vietandone la vendita.
Il 10 gennaio 2017 il Tar del Lazio ha però annullato tale provvedimento e reso legale la vendita dei preparazioni galeniche a base di efedrina fini dimagranti.
Per approfondire:
Emergency Live ancora più…live: scarica la nuova app gratuita del tuo giornale per iOS e Android
Droga: dal 2016 rilevate dall’Istituto Superiore di Sanità 304 nuove sostanze psicoattive
Che cos’è la trimetazidina e perché è vietata alle Olimpiadi?