Emergenza COVID-19, grazie a CUAMM Medici con l'Africa a Cremona nuovo triage per l'ospedale
Costruito grazie al supporto di Medici con l’Africa Cuamm e del governo americano. Presenti oggi il prefetto Vito Danilo Gagliardi, l’assessore Rosita Viola e il direttore generale dell’ASST Giuseppe Rossi. La nuova struttura tutelerà la sicurezza dell’ospedale e dei pazienti, favorendo la prevenzione del contagio.
Medici con l’Africa Cuamm ha presentato oggi all’ospedale di Cremona la nuova struttura per il triage costruita negli ultimi mesi per tenere sotto controllo l’epidemia di Covid-19.
Il nuovo fabbricato, finanziato dal governo americano attraverso l’Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (USAID), servirà come spazio di primo accesso all’ospedale, permettendo al personale sanitario di riconoscere e separare i casi sospetti di Covid-19, migliorare il flusso dei pazienti e tutelare la sicurezza delle persone che accedono all’ospedale.
Presenti all’evento il prefetto di Cremona Vito Danilo Gagliardi, l’assessore Rosita Viola, in rappresentanza della giunta comunale, il direttore generale dell’ASST di Cremona Giuseppe Rossi e il neo direttore del Pronto Soccorso Francesca Co’.
Per Medici con l’Africa Cuamm il direttore don Dante Carraro e Andrea Atzori, capo del progetto IRC19.
La presentazione del nuovo triage di Medici con l’Africa Cuamm
Il prefetto di Cremona Vito Danilo Gagliardi ha dichiarato:
«Questo progetto è partito alcuni mesi fa, quando si poteva immaginare un calo di attenzione, invece ci troviamo più pronti e, nonostante la struttura si stesse preparando per affrontare la seconda ondata, possiamo dire che Cremona con il suo ospedale maggiore è ancor più pronta ad affrontare questa pandemia e a dare maggior assistenza ai nostri concittadini e a quanti saranno ospitati in questa struttura.
Grazie per questo pensiero e questa attenzione».
Giuseppe Rossi, direttore generale ASST di Cremona, a proposito della struttura, ha dichiarato:
«È un onore per l’ASST di Cremona poter presentare la prima struttura di pre-triage esterna all’ospedale, già istallata e funzionante da qualche giorno.
Un dono prezioso per l’Ospedale di Cremona, impegnato, come altre strutture del nostro Paese, a fronteggiare l’emergenza in corso.
La realizzazione del fabbricato è frutto del bellissimo progetto promosso da Medici con l’Africa Cuamm e del finanziamento dell’Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale, che ringrazio per il loro impegno.
Se c’è una cosa che abbiamo sperimentato durante questi mesi di grande fatica sono la forza del fare insieme e della solidarietà.
C’è stato un momento in cui l’ASST si è sentita un unico reparto con una sola grande equipe fatta dai professionisti (medici, infermieri, Oss, tecnici, amministrativi) di Cremona e Oglio Po.
Contestualmente sono stati moltissimi i gesti di vicinanza e le donazioni ricevute che ci hanno dato la forza di continuare.
La presenza di una struttura di pre-triage esterna è oggi un elemento fondante dell’organizzazione ospedaliera.
Serve a definire e separare i percorsi covid-19 da quelli no covid-19, pertanto è dirimente in tema di sicurezza e prevenzione, sia per gli operatori che per i pazienti.
Colgo l’occasione per ringraziare tutti i dipendenti dell’ASST di Cremona che hanno dato e stanno danno prova di grandi capacità e tenacia».
Andrea Atzori, responsabile del progetto “Italian Response to Covid-19” (IRC19) di Medici con l’Africa Cuamm, ha spiegato:
«Questa è la prima di una serie di strutture sanitarie che inaugureremo in Italia nei prossimi mesi, nel quadro di un progetto più grande che vuole rendere le strutture sanitarie e le comunità più resilienti e formare la futura generazione di professionisti sanitari.
Questo contributo è il segno concreto dell’impegno di Medici con l’Africa Cuamm non solo in Africa, ma anche in Italia.
Vediamo quanto sia importante l’esperienza accumulata in molti anni di lavoro nelle epidemie in Africa, oggi fondamentale anche in Italia.
Possiamo portare aiuto all’Ospedale di Cremona grazie al governo degli Stati Uniti, che sta supportando diverse iniziative in Italia, con l’obiettivo di ridurre l’impatto dell’epidemia di Covid-19».
Don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm, ha sottolineato:
«Come Cuamm, siamo in Africa da 70 anni.
Molti dei nostri medici, abituati a lavorare nelle emergenze e nelle epidemie in Africa, volevano mettere la loro esperienza al servizio dell’Italia.
Negli ultimi anni abbiamo creato proprio in Italia una rete di gruppi di volontari, di formatori e ricercatori provenienti da 32 diverse università, tutti impegnati sul tema della Salute Globale, che è un concetto chiave se vogliamo superare questa emergenza.
Oggi vogliamo condividere queste competenze con le nostre stesse comunità, mettendole al loro servizio durante questa crisi sanitaria.
Questa pandemia ci mostra infatti che siamo globalmente connessi: il virus non guarda ai confini, nemmeno la solidarietà dovrebbe».
USAID (Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale) è la più importante organizzazione per lo sviluppo del governo americano, attiva in più di cento paesi.
Dal Consolato Generale degli Stati Uniti a Milano è arrivato anche il commento del console Robert Needham:
«Gli Stati Uniti sono orgogliosi di essere al fianco del governo e del popolo italiani nel momento dello sforzo collettivo per mitigare la minaccia del COVID-19.
L’area di triage all’Ospedale di Cremona è una componente importante del pacchetto di assistenza da 60 milioni di dollari che il governo degli Stati Uniti ha già fornito all’Italia per combattere il COVID-19; buona parte di questi fondi sono stati stanziati attraverso la U.S. Agency for International Development (USAID).
La partnership con Medici con l’Africa Cuamm rappresenta la nostra seconda collaborazione con l’Ospedale di Cremona finalizzata ad affrontare la necessità di salvare vite nella lotta contro il COVID-19 in Italia.
Nel marzo 2020 abbiamo supportato Samaritan’s Purse, un’organizzazione umanitaria di ispirazione religiosa, nella costruzione di un ospedale da campo di emergenza in partnership con l’Ospedale di Cremona.
Siamo consapevoli che fornire assistenza fondamentale non solo è di aiuto al popolo italiano, ma può contribuire anche a fermare la diffusione dell’infezione in Europa e negli Stati Uniti.
Molto è in gioco e dobbiamo affrontare insieme questa minaccia globale».
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