Ferite e diabete: gestire ed accelerare la cicatrizzazione
È ormai noto che il diabete induce un rallentamento nella guarigione delle ferite, rendendo il processo di cicatrizzazione più difficoltoso del normale
Nelle persone con diabete non solo è compromesso il normale processo di guarigione delle ferite, ma anche la rimarginazione tessutale risulta rallentata
Questa condizione determina, al tempo stesso, una maggiore predisposizione allo sviluppo di ferite croniche, come le lesioni ulcerative degli arti inferiori, che, a seguito delle complicanze determinate da possibili infezioni, potrebbero condurre perfino all’amputazione 2.
Nel diabete, questi fenomeni sembrerebbero causati da processi infiammatori che possono derivare dall’alterata capacità dell’organismo di modulare il rilascio di citochine, fondamentali mediatori della comunicazione intercellulare, che svolgono molteplici funzioni nel nostro organismo 3.
Se la migrazione delle cellule deputate alla riparazione tessutale viene rallentata o interrotta, l’intervento cellulare è ostacolato e, così, si verifica un deficit già a livello dei primissimi stadi del processo di riparazione delle ferite 3.
Parallelamente, si può riscontrare microangiopatia diabetica, in cui si osserva l’ostruzione parziale o totale dei vasi sanguigni, che a livello degli arti inferiori, potrebbe ridurre la capacità di trasporto di ossigeno attraverso la circolazione sanguigna e, di conseguenza, la riparazione dei tessuti 4.
Inoltre, il fenomeno di epitelizzazione, in cui la pelle si rigenera dalla periferia al centro della lesione, può essere impedito dalla mancanza di importanti fattori di crescita (ad esempio il fattore di crescita dei cheratinociti) direttamente coinvolti in questo processo di “ricrescita” cutanea.
Tutti questi fattori sono alla base di una rallentata rimarginazione delle ferite, che può predisporre allo sviluppo di infezioni: con il diabete queste si manifestano con una frequenza fino a 4 volte maggiore rispetto a quando questa condizione non è presente, probabilmente per la mancanza di risposta dei neutrofili, globuli bianchi altamente specializzati nella difesa contro le infezioni 4.
Come prendersi cura delle ferite quando si ha il diabete?
Bisogna ricordare che, in presenza di diabete, il nostro organismo non è in grado di tenere sotto controllo il glucosio presente nel sangue.
Poiché il corpo non è in grado di metabolizzare questo zucchero, i suoi livelli ematici aumentano: si manifesta quindi iperglicemia.
Questa condizione, oltre a causare nel lungo termine le ben note complicanze del diabete, può complicare la rimarginazione delle ferite e la cura delle stesse 5 .
Sebbene le lesioni possano verificarsi su tutto il corpo, di seguito ecco alcuni consigli su come curare una ferita nella gamba di una persona con diabete o nei piedi, poiché si tratta delle zone più facilmente colpite.
Effettuare un controllo regolare
Il controllo quotidiano è il migliore alleato nella cura delle ferite: è utile, infatti, sia per rilevare nuove ferite che per verificare come si evolvono quelle esistenti 1 .
L’esame dei piedi, che rappresentano una zona critica, deve essere effettuato con attenzione in quanto in questa sede si possono sviluppare delle ulcere.
Diabete, l’importanza di rimuovere la pelle secca dalle ferite
Se si notano strati di pelle secca (o “necrotica”) sul proprio corpo, è meglio rimuoverli al più presto e con estrema cautela: potrebbero correlarsi alla comparsa di alcune infezioni, dovute ai batteri che riescono ad insediarsi in questi strati.
Un medico può intervenire per rimuovere questi tessuti in eccesso o per rendere l’interessato autonomo e consapevole di questa operazione 1 .
Bisogna, inoltre, ricordare che solo il proprio specialista di fiducia può fornire le linee guida corrette ed indicare le opportune accortezze.
Eccone alcune 6 :
- Bagnare una garza con acqua sterile
- Mettere la garza sulla ferita e lasciarla per qualche tempo in posa
- Rimuovere con cura. Si potrà vedere come la pelle secca della ferita risulti intrappolata dalla medicazione stessa
Usare una benda sempre pulita e fresca
Questo aspetto è fondamentale: pulire frequentemente la ferita e cambiare le garze quando necessario sono pratiche importanti nella prevenzione di possibili infezioni 1.
Non premere la ferita con le bende
Quando si esegue la medicazione, è bene controllare che le bende non esercitino una pressione eccessiva sulle ferite, altrimenti potrebbero danneggiare la pelle e, quindi, aggravare le condizioni delle lesioni 1.
Perché il diabete complica la guarigione delle ferite?
Diverse sono le ragioni che devono indurre chi ha il diabete ad un maggiore controllo delle lesioni e a cure particolari delle stesse, primo tra tutti il fatto che, nel diabete, la guarigione delle ferite è un processo estremamente lento.
Livelli elevati di zucchero nel sangue
È il principale motivo per cui le ferite guariscono lentamente: più alti sono i livelli di glucosio nel sangue, più possono aumentare i processi infiammatori.
Inoltre, l’iperglicemia compromette la normale attività del sistema immunitario, oltre che il normale metabolismo e stato ossidativo delle nostre cellule 5 .
Neuropatia
La neuropatia concorre al rallentamento del processo di guarigione delle ferite in presenza di diabete; si manifesta come una conseguenza degli elevati livelli di zucchero nel sangue e consiste in un danno a carico delle cellule nervose, che produce una riduzione o mancanza di sensibilità: ecco perché notare una ferita può essere più difficile per chi ha il diabete, se non la vede con i propri occhi 1!
Scarsa circolazione del sangue
Nel diabete, spesso si osserva una scarsa circolazione sanguigna, a causa dell’aumento della viscosità del sangue dovuta all’eccesso di glucosio e al restringimento dei vasi sanguigni periferici 1.
Di conseguenza, i globuli rossi non fluiscono normalmente nei vasi, i tessuti sono meno ossigenati e si osserva una riduzione della guarigione delle ferite stesse.
Alterazioni del sistema immunitario
Molte persone con il diabete hanno un sistema immunitario che non riesce ad attivarsi prontamente.
Le cellule responsabili della guarigione delle ferite, inoltre, sono in numero ridotto e non riescono ad esplicare la propria attività efficientemente.
Il tutto si traduce in ritardi nel processo di guarigione 1.
Diabete e ferite, il pericolo infezioni
La compromissione del sistema immunitario rende più probabile l’insorgenza di infezioni.
Inoltre, maggiore è il livello di zucchero nel sangue, maggiore è il rischio di infezioni: funghi e batteri complicano ancor più lo stato delle ferite di chi ha il diabete e la cura delle stesse 2.
Bisogna consultare il medico se si ha una ferita?
Abbiamo, quindi, chiarito che il processo di guarigione delle lesioni è più lento quando si ha il diabete, ma seguendo le pratiche precedentemente consigliate, potrebbe non essere necessario andare dal medico ogni volta che si riscontra una ferita di lieve entità.
Tuttavia, pur sapendo come curare una ferita, rimane fortemente consigliabile consultare il proprio medico o specialista di fiducia se si manifestano alcuni dei seguenti sintomi 1:
- Sensazione di bruciore costante
- Perdita parziale di sensibilità
- Dolore intenso e persistente
- Gonfiore nell’area colpita
- Formicolio
In definitiva, seguire questi suggerimenti ed utilizzare le dovute accortezze, prevenendo lo sviluppo di infezioni, può contribuire ad una migliore e più rapida guarigione delle ferite nei casi in cui essa risulti alterata e rallentata, come quella che si presenta in chi ha il diabete.
Riferimenti bibliografici
1 What’s the Connection Between Diabetes and Wound Healing?
3 Hyperglycaemia inhibits REG3A expression to exacerbate TLR3-mediated skin inflammation in diabetes
4 Il diabete mellito aumenta il rischio di infezioni
6 Choice of wound care in diabetic foot ulcer: A practical approach
Per approfondire
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