Ferritina alta, bassa, valori normali, significato, cure: uno sguardo d’insieme

La ferritina è una proteina globulare che si trova principalmente nel fegato, nella milza, nel midollo osseo e nei tessuti scheletrici

Ritroviamo piccole quantità di ferritina anche nel plasma, valutabili mediante il cosiddetto dosaggio della ferritinemia che si ottiene grazie ad un semplice esame del sangue venoso.

A differenza di quello legato a un secondo composto organico ferro-proteico, detto emosiderina, il ferro associato alla ferritina è rapidamente mobilizzabile: ciò significa che in caso di necessità del minerale, l’organismo può attingervi facilmente.

La ferritina è una proteina globulare dal diametro di 13 nm con un nucleo di 6 nm in cui è contenuto il ferro

All’interno della struttura a pori della ferritina, gli ioni ferro rimangono intrappolati e formano il minerale ferridrite [FeO(OH)]8[FeO(H2PO4)] insieme a fosfati e ioni idrossido.

Nella ferritina, il ferro è rinchiuso all’interno in un guscio proteico, l’apoferritina, che può captare il Fe2+ (ione ferroso) ed ossidarlo affinché venga depositato come Fe3+(ione ferrico).

Alcune forme della ferritina nei vertebrati sono etero-oligomeri di due prodotti genici altamente correlati con proprietà fisiologiche leggermente differenti.

Il rapporto fra le due proteine omologhe nel complesso dipende dal livello relativo di espressione dei due geni.

Le subunità che compongono la struttura hanno un peso molecolare di 19 KDa (catena leggera L) e 21 KDa (catena pesante H).

Il rapporto tra quantità di catene H e L varia a seconda del tessuto di provenienza della ferritina.

La preponderanza di catene leggere L è tipica delle macromolecole con ampia funzione di deposito mentre quelle con preponderanza di catene H presentano una maggiore capacità di tamponamento dei radicali libericitoplasmatici con conseguente limitazione del danno intracellulare.

La ferritina può essere glicosilata prima di essere rilasciata in circolo (GF).

Generalmente la quota glicosilata è presente in circolo in una percentuale che oscilla tra il 50 e l’80 percento.

Funzione

La ferritina è la principale proteina di deposito del ferro all’interno delle cellule, di conseguenza, la sua concentrazione nel sangue riflette l’entità delle riserve del minerale nell’organismo.

La ferritina è contenuta prevalentemente nelle cellule, dove accumula il ferro e lo rilascia in caso di necessità, rendendolo rapidamente utilizzabile da parte dell’organismo.

Una minima parte di ferritina è presente transitoriamente anche nella circolazione sanguigna: questa quota è generalmente proporzionale alla concentrazione della proteina presente nei tessuti.

In condizioni normali, esiste un preciso equilibrio tra quantità di ferritina presente nei vari tessuti (depositi) e ferritina plasmatica (in circolo).

La concentrazione della proteina nel sangue, anche se transitoria, rappresenta quindi un ottimo indicatore della quantità di ferro a disposizione dell’organismo.

Perché è utile conoscere la ferritinemia?

La ferritinemia (cioè la concentrazione della ferritina plasmatica) risulta molto utile per valutare la quantità di ferro a disposizione di tutto il corpo.

Un livello anomalo di ferritina nel sangue può essere un indicatore di una patologia sottostante o di una particolare condizione, come nel caso delle carenze responsabili di anemie.

Nella pratica clinica, la ferritinemia si valuta generalmente assieme a:

  • transferrinemia: è la concentrazione della transferrina, la principale proteina di trasporto del ferro nel sangue;
  • sideremia: quota di transferrina circolante satura in ferro;
  • capacità totale di legare il ferro (TIBC): misura indiretta della capacità della transferrina di legare il ferro.

Valori normali della ferritina

I valori normali della ferritinemia variano secondo età e sesso del paziente.

Di norma, alla nascita, i valori della ferritina sono lievemente più elevati; il neonato può avere valori compresi tra 25 a 200 µg/ml, che possono innalzarsi già dal primo mese fino a 600 µg/ml, per poi ridiscendere nel corso dell’adolescenza.

Negli adulti i valori normali della ferritinemia sono:

  • donne: 20-120 µg/mL;
  • uomini: 20-200 µg/mL.

Cause di un aumento della ferritinemia (iperferritinemia)

Un incremento della ferritina sierica indica sovraccarico di ferro e si può verificare in varie condizioni e patologie:

  • alcolismo cronico
  • necrosi epatocellulare;
  • eccessiva introduzione alimentare (ad esempio con eccesso di carni rosse);
  • uso eccessivo di farmaci o integratori a base di ferro;
  • emocromatosi;
  • emosiderosi;
  • infezioni croniche;
  • leucemie;
  • cancro a: fegato, polmone, pancreas, seno e rene;
  • trasfusioni;
  • linfoma di Hodgkin;
  • epatite acuta o cronica.

Cause di una diminuzione della ferritinemia (ipoferritinemia)

Una diminuzione della ferritina sierica indica che le riserve di ferro sono scarse e si può verificare in varie condizioni e patologie:

  • anemia sideropenica (da mancanza di ferro);
  • anemie emolitiche acute e croniche;
  • malnutrizione;
  • dieta con cibi poveri di ferro;
  • ridotto assorbimento
  • dieta vegetariana
  • celiachia
  • diarrea cronica
  • alterazioni gastro-intestinali);
  • emorragie di varia natura: da traumi, da flusso mestruale abbondante, da emorroidi cronicamente sanguinanti, da emorragie occulte;
  • gravidanza;
  • artrite reumatoide.

Sintomi associati ad una bassa ferritinemia

I sintomi legati all’anemia da carenza di ferro, sono:

  • sensazione di forte stanchezza e debolezza;
  • dispnea (difficoltà a respirare);
  • difficoltà a compiere esercizi anche lievi;
  • fragilità delle unghie;
  • tachicardia (aumento della frequenza cardiaca);
  • tachipnea (aumento della frequenza respiratoria);
  • vertigini;
  • difficoltà nella concentrazione;
  • aumento della sete;
  • vista offuscata;
  • splenomegalia (milza aumentata di volume);
  • dolori all’altezza della milza (fianco sinistro);
  • claudicatio intermittens: difficoltà di deambulazione;
  • stato confusionale;
  • sensazione di svenimento;
  • basso calore corporeo, specie alle estremità (mani e piedi);
  • aspetto notevolmente pallido della cute.

Terapia per valori alterati della ferritina ematica

In caso di alterazione della ferritina ematica, la cura dovrà essere impostata in base alla causa a monte che l’ha determinata.

Alimenti ricchi di ferro

Ecco una lista con vari alimenti ricchi di ferro (valore di ferro espresso per 100 grammi di prodotto):

  • Fegato d’oca 30,53 mg
  • Cioccolato fondente amaro 17,4 mg
  • Vongola 13,98 mg
  • Cacao amaro 13,86 mg
  • Ostrica cotta 11,99 mg
  • Caviale 11,88 mg
  • Paté di pollo inscatolato 9,19 mg
  • Muesli con frutta e frutta secca 8,75 mg
  • Muesli 8,20 mg
  • Lenticchie 7,54 mg
  • Ostrica 6,66 mg
  • Farina di soia 6,37 mg
  • Germe di grano 6,26 mg
  • Pollo (coscia) 6,25 mg
  • Ceci 6,24 mg
  • Patate bollite 6,07 mg
  • Seppia 6,02 mg
  • Pinoli secchi 5,53 mg
  • Fagioli cannellini 5,49 mg
  • Fagioli borlotti freschi 5,00 mg
  • Fiocchi d’avena 4,72 mg
  • Nocciole 4,70 mg
  • Alici sott’olio 4,63 mg
  • Arachidi 4,58 mg
  • Grano duro 4,56 mg
  • Mandorle secche 4,51 mg
  • Crema di nocciole e cacao 4,38 mg.

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