Gaslighting: cos'è e come si riconosce?
Gaslighting è stata la parola più ricerca sul web nel 2022, ma cosa significa questo termine e come fare a capire se ci troviamo in questa situazione?
Che cos’è il gaslighting
Il termine gaslighting è una specifica forma di abuso emozionale e psicologico di natura manipolativa maligna con lo scopo di far dubitare dei giudizi, pensieri e credenze, percezioni e ricordi della vittima rendendoli inaffidabili.
Questo obiettivo viene ottenuto negando la veridicità di quanto affermato dalla vittima e insinuando che il suo giudizio sia poco plausibile perché è la persona stessa ad avere qualcosa che non va di sé stessa e della sua stessa salute mentale: questo viene fatto attraverso tentativi da parte del Gaslighter, per permettere alla vittima di dubitare della percezione della realtà e dei contenuti del pensiero.
Cosa significa gaslighting?
L’espressione gaslighting proviene dal film “Gas Light” del 1944 tratto dall’opera teatrale Angel Street del 1938 in cui la protagonista è vittima di questa forma di manipolazione da parte del marito: l’uomo si impossessa di alcuni gioielli della famiglia della moglie senza che essa se ne accorga, facendole credere che i suoi dubbi sul calo dell’intensità della luce e del gas in casa dovuti alle sue ricerche notturne per rubare i gioielli, sia tutto frutto della sua immaginazione e inizia a manipolare aspetti della vita quotidiana per condurla ad impazzire.
Quando parliamo di Gaslighting ci riferiamo a una tecnica di manipolazione inconscia che spinge la vittima a comportarsi nel modo in cui si ha il bisogno
I protagonisti sono:
- il Gaslighter, che ha bisogno di avere ragione per mantenere controllo e potere,
- e una vittima, che permette al Gaslighter di definire il suo senso di realtà perché lo idealizza e ne cerca l’approvazione, in una ricerca spasmodica di approvazione e validazione.
È una abilità comune tra manipolatori e narcisisti perversi.
Come riconoscere il gaslighting
Esistono tre tipi di Gaslighter:
- il glamour che controlla la vittima adulandola;
- il bravo ragazzo (narcisista covert) che tenta di mantenere un’immagine positiva di sé stesso, mostrando un finto interesse nei confronti dell’altro, soddisfacendo in realtà i propri bisogni;
- l’intimidatorio, che appare critico e sprezzante, inducendo nella vittima sentimenti di disperazione e impotenza.
Il Gaslighting è associato a tratti di personalità narcisistici o comportamenti antisociali (sociopatia)
I tratti disfunzionali di personalità sono:
- il distacco, la mancanza di empatia e l’incapacità di coinvolgersi in relazioni interpersonali intime;
- la disinibizione, cioè una bassa intelligenza emotiva che si traduce nella difficoltà di gestione dell’impulsività e delle emozioni e l’antagonismo, ossia la tendenza a criticare e screditare l’altro.
- Comportamenti manipolatori
Esempi di Gashlighting possono essere frasi come:
- “Non ti importa di me”.
- “Sei egoista” (modelli di deviazione).
- “Sei cattivo, ma ce la farò”.
- “Se ti interessasse, lo faresti”.
- “Non ti piaccio”.
- “Sei pazzo/a” (modelli di deviazione o di stereotipo).
- “Stavo solo scherzando!” (modelli di banalizzazione).
- “Ti immagini le cose” (modelli di negazione).
- “Stai reagendo in modo esagerato” (modelli di banalizzazione).
- “Sono preoccupato/a per te penso che tu non stia bene” (modelli di deviazione).
Nella comunicazione non manipolativa, invece, si tende a soddisfare le esigenze in un modo maturo chiedendo:
- “Non sono sicuro se ti rendi conto che quello che hai fatto mi ha davvero ferito, mi ha fatto sentire come se non ti importasse dei miei bisogni, non ti piaccio.”
- “Non sono sicuro che sia corretto”.
- “C’è un modo per affrontare la cosa in modo diverso la prossima volta?”.
- “Questo è ciò di cui avrei bisogno da te, non sei sicuro che funzionerebbe per te? C’è qualcosa che ti serve da me?”.
Queste sono le tattiche ingannevoli, come il diniego di quanto la vittima afferma e sperimenta, oppure il presentare false informazioni in modo da disorientarla e confonderla, modificando la verità sfidando i ricordi e la memoria della vittima in un modo talmente convincente che la vittima stessa inizia a mettere in dubbio la sua sanità mentale e la sua autostima.
Fasi del gasligthing
Il Gaslighting segue diverse fasi partendo da una iniziale manipolazione positiva ricca di complimenti e adulazioni, per poi creare una distorsione nella comunicazione in cui i dialoghi sono caratterizzati da silenzi ostili e punitivi, alternati a sferzature destabilizzanti.
In seguito, c’è un tentativo di difesa da parte della vittima provando ad instaurare un dialogo ostinato e passivo.
Infine, la vittima scende nella depressione, si rassegna, diventa insicura ed estremamente vulnerabile e dipendente.
In questa fase la perversione relazionale raggiunge l’apice: la violenza si cronicizza e la vittima si convince della ragione e anche della bontà del manipolatore che, spesso, viene anche idealizzato.
Scopo del Gaslighter non è deprimere la vittima, ma renderla migliore totalmente dipendente da lui.
Come si comporta il gaslighter
Nel 2022 sul web le ricerche sul Gaslighting sono aumentate del 1740%, facendo diventare questo termine il più ricercato nell’anno a dimostrazione della sua diffusione.
Il fenomeno del Gaslighting, infatti, si verifica all’interno di relazioni sentimentali, nel contesto familiare, amicale e/o lavorativo.
Le tecniche di gaslighting nella coppia, in famiglia e nella vita sociale
In rierimento al gaslighting in amore, all’interno di una relazione di coppia l’uomo o la donna coinvolti ad esempio in una relazione extraconiugale, possono usare modelli di stereotipo come la gelosia per distogliere l’attenzione da ciò che fanno, portando a dubitare alla vittima delle proprie percezioni e dei propri dubbi.
All’interno della famiglia, i genitori manipolatori con atteggiamenti di iperprotezione, senso di colpa e deresponsabilizzazione sono esempi di Gaslighting.
Un esempio può essere quando il rapporto tra genitore e figlio non matura alle fasi adulte e il genitore continua a relazionarsi con il/la figlio/a in modo autoritario, non permettendo di svilupparsi pienamente nella sua personalità.
È il genitore autoritario e iperprotettivo che tratta il figlio da incapace rendendolo soggetto passivo della sua stessa vita.
Anche in ambito medico-sanitario, i soggetti che soffrono dei cosiddetti mali invisibili come l’endometriosi o la fibromialgia, si sentono costantemente sminuire il dolore e i sintomi riportati, insinuando che l’origine del male sia psicologica, sentendosi dire spesso e volentieri frasi come: “È tutto nella tua testa”.
Altri contesti in cui troviamo fenomeni di Gaslighting è la manipolazione attraverso le fake news e i deep fake in tematiche globali quali il vaccino, la pandemia o tematiche sociali.
Come uscire dal Gaslighting
Le vittime di Gaslighting provano stati di forte disorientamento mentale e di confusione, che causano un comportamento volto a difendersi, tentando di confrontarsi e convincere l’altro che ciò che dice è discrepante rispetto alla realtà, nella speranza che, attraverso l’ascolto e il dialogo, il comportamento del Gaslighter possa cambiare.
La vittima, persuadendosi del fatto che l’abusatore dice la verità, va incontro a uno stato mentale depressivo e di rassegnazione, diventando insicura, vulnerabile e dipendente, mettendo in atto un vero e proprio processo di idealizzazione nei confronti del carnefice.
In altri casi dal Gaslighting è possibile il configurarsi di un disturbo da stress post traumatico
Il Gaslighter perde ogni potere sulla vittima quando questa ottiene consapevolezza della manipolazione subita.
Il primo passo per uscirne è chiedere aiuto ad un esperto per diventare consapevoli dei meccanismi che l’abusatore mette in atto.
Importante è conoscere le tecniche utilizzate dai Gaslighter per proteggersi al meglio:
- Evitare di fomentare discussioni su ciò che è vero o giusto con la persona manipolatrice.
- Imparare di nuovo ad ascoltare i propri pensieri e sentimenti.
- Ricostruire le relazioni con la famiglia e gli amici.
Il gaslighting è un reato?
Al giorno di oggi il Gaslighting non è un reato, non esiste una legislazione specifica per il Gaslighter.
Le condotte manipolatorie possono comunque rientrare negli articoli che riguardano la violazione degli obblighi di assistenza familiare, i maltrattamenti contro familiari e danno alla persona (rispettivamente art. 570, 572 e 582 del Codice penale) o minaccia e stalking.
La Corte di Cassazione sostiene infatti che il reato di maltrattamento sussiste con percosse, lesioni o minacce con umiliazioni, atti di disprezzo e di offesa che generano sofferenza psicologica.
Bibliografia
- Kline, 2006 e Stark 2009;
- Spear, 2020;
- Stern, 2007;
- Hightower, 2017;
- Forlano, 2014; Gruda, 2020
- Gass and Nichols 1988;
- Gruda, 2020.
Per approfondire
Emergency Live ancora più…live: scarica la nuova app gratuita del tuo giornale per iOS e Android
Abusi emotivi, il gaslighting: cos’è e come fermarlo
Sicurezza dei soccorritori: tassi di PTSD (disturbo da stress post traumatico) nei vigili del fuoco
Operatori sanitari e soccorritori in burnout: i sintomi, la strada per uscirne
ASO E TSO: cosa sono e quando si applicano l’accertamento ed il trattamento sanitario obbligatorio
Disturbo post traumatico da stress: definizione, sintomi, diagnosi e trattamento
Fattori di stress per l’équipe degli infermieri dell’emergenza e le strategie di coping
Gestione dello stress e del disagio interiore ma la consulenza psicologica resta un tabù
Il maltrattamento e l’abuso sessuale nel bambino. Parte 1
Il maltrattamento e l’abuso sessuale nel bambino: leggi la seconda parte
Il maltrattamento e l’abuso sessuale nel bambino – Parte 3
Abuso e maltrattamento su minore: come diagnosticare, come intervenire
Ansia, quando una reazione normale allo stress diventa patologica e determina disturbi?
Agorafobia, riconoscerne i sintomi per una diagnosi precoce
Agorafobia: che cos’è e quali sono i sintomi
Social e la fobia da esclusione: Cos’è la FOMO (Fear Of Missing Out)?
Conoscere e curare 9 comuni tipi di fobia
La psicosi non è la psicopatia: differenze in sintomi, diagnosi e terapia
Delirium e demenza: quali differenze?
La depressione stagionale può verificarsi in primavera: ecco perché e come affrontarla
Soccorrere un paziente con problemi di salute mentale: il protocollo ALGEE
La realtà virtuale nel trattamento dell’ansia: uno studio pilota
Ansia, panico e paura: distinguerli ancor prima di gestirli
L’attacco di panico e le sue caratteristiche
L’importanza della supervisione per gli operatori sociosanitari
Salute fisica e mentale: quali sono i problemi legati allo stress?
Stress e simpatia: quale legame?
Cortisolo, l’ormone dello stress