Gimbe, effetto vaccino: in netto calo della curva di nuovi contagi, in sei settimane -61% di ricoveri
Il monitoraggio della Fondazione rileva un calo netto di contagi, decessi e terapie intensive. Cartabellotta: “La strategia del ‘rischio ragionato’ sembra funzionare”
Il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe rileva nella settimana 12-18 maggio 2021, rispetto alla precedente, un calo di nuovi casi (43.795 vs 63.409) e decessi (1.215 vs 1.544)
In calo anche i casi attualmente positivi (315.308 vs 363.859), le persone in isolamento domiciliare (302.080 vs 346.866), i ricoveri con sintomi (11.539 vs 14.937) e le terapie intensive (1.689 vs 2.056).
Calo dei contagi ma non solo: nel dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni
- Decessi: 1.215 (-21,3%)
- Terapia intensiva: -367 (-17,9%)
- Ricoverati con sintomi: -3.398 (-22,7%)
- Isolamento domiciliare: -44.786 (-12,9%)
- Nuovi casi: 43.795 (-30,9%)
- Casi attualmente positivi: -48.551 (-13,3%)
“Continua la riduzione dei nuovi casi settimanali- dichiara Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione Gimbe- che dimostra come gli effetti ottenuti grazie a sei settimane di restrizioni stiano lasciando gradualmente il posto ai primi risultati della campagna vaccinale.
Si rileva tuttavia una riduzione dei tamponi (-15% di persone testate rispetto alla settimana precedente), segno di un allentamento dell’attività di testing“.
Tutte le Regioni confermano un trend in riduzione.
“Ancor più netta- afferma Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione Gimbe- la riduzione della pressione ospedaliera che riflette l’effetto dei vaccini sulle categorie più a rischio”.
Tutte le Regioni rimangono sotto le soglie di allerta sia per l’area medica che per le terapie intensive, con una media nazionale al 19% per entrambe.
In dettaglio:
- Area medica: dal picco raggiunto il 6 aprile (n. 29.337) i posti letto occupati sono 11.539, con una riduzione del 60,7% in 6 settimane.
- Terapia intensiva: dal picco raggiunto il 6 aprile (n. 3.743) rimangono occupati 1.689 posti letto, con una riduzione del 54,9% in 6 settimane.
La stretta correlazione tra piano vaccinale e calo di contagi
“Gli ingressi in terapia intensiva– spiega Marco Mosti, Direttore Operativo della Fondazione Gimbe- sono in linea con la riduzione progressiva dei posti letto occupati: la media mobile a 7 giorni questa settimana scende a 78 ingressi/die”.
“Ad oggi le Regioni- spiega il Presidente- hanno somministrato quasi tutte le dosi consegnate (94,2%).
Questo significa che, senza un aumento consistente e regolare delle consegne, è impossibile accelerare la campagna vaccinale”.
Infatti, fatta eccezione per l’exploit della settimana 26 aprile-2 maggio (n. 4.911.630 dosi), da metà aprile il numero di consegne settimanali si è attestato tra 2,57 e 2,71 milioni.
E sembra sfumare anche la ventilata “invasione” di vaccini: infatti, tra consegne annunciate dal Generale Figliuolo per maggio e dal Ministro Speranza per giugno, sono attese circa 25 milioni di dosi, ovvero il consuntivo del 2° trimestre chiuderà con circa 13 milioni di dosi in meno rispetto ai 62 previsti dal Piano vaccinale.
“Con queste stime- precisa Gili- è impossibile ampliare a dismisura la platea delle prime somministrazioni, visto che un numero rilevante di dosi, in particolare di AstraZeneca, servirà per i richiami“.
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