Helicobacter Pylori: le linee guida

L’infezione da Helicobacter pylori è ormai ben conosciuta così come le sue conseguenze e i vantaggi ottenuti con l’eradicazione, fin dalla sua prima identificazione nei primi anni Ottanta

Rispetto alle indicazioni precedenti sono state pubblicate nuove linee guida, pubblicate sul finire del 2021, che modificano in parte le indicazioni note, ecco quindi gli aspetti più significativi emersi dalle recenti ricerche:

  • L’infezione del batterio Helicobacter Pylori continua a essere un problema di salute maggiore a livello mondiale con mortalità e morbilità importanti dovute a ulcera peptica e cancro gastrico.
  • Il fattore più significativo per ridurre infezione e trasmissione risulta essere il miglioramento della condizione socioeconomica delle popolazioni e dei singoli che permette un maggior accesso alle cure ed un utilizzo più appropriato delle risorse.
  • Esistono ancora incertezze in merito alla via di trasmissione che sembra particolarmente frequente tra membri della stessa famiglia, soprattutto per via oro-orale o gastro-orale, mentre meno probabile è la trasmissione orofecale e ancora non definita via acqua, cibo, animali domestici o insetti.
  • Circa il 50% della popolazione mondiale risulta infetta, con grandi variazioni geografiche e il maggior determinante della prevalenza dell’infezione risulta essere lo stato socioeconomico in età infantile che determina il livello di igiene, cure ed educazione sanitaria. La prevalenza aumenta con l’età.
  • È confermato il rapporto tra infezione, ulcera e neoplasia anche se l’atrofia e la metaplasia sono irreversibili e richiedono una sorveglianza endoscopica.
  • La maggior parte dei pazienti infetti è asintomatica e solo in un terzo dei pazienti infetti con dispepsia funzionale scompaiono i sintomi ad eradicazione avvenuta.
  • Si conferma l’indicazione a trattare tutti i pazienti positivi anche in assenza di sintomi o patologia associata e sono confermate le modalità diagnostiche, prima fra tutte la biopsia della mucosa in corso di gastroscopia così come il breath test per confermare l’avvenuta eradicazione.

Terapia per l’eradicazione dell’Helicobacter pylori

Alcune considerazioni, infine, per quanto riguarda la terapia per l’eradicazione dell’Helicobacter pylori.

Quali antibiotici utilizzare per l’eradicazione?

Il fattore determinante per il successo della terapia è la farmacoresistenza nota a precedenti terapie antibiotiche.

Le farmacoresistenze hanno grande variabilità geografica, determinata soprattutto dall’uso e abuso di antibiotici nella popolazione e nei singoli soggetti da trattare, in particolare claritromicina.

Le scelte terapeutiche devono tener conto della situazione epidemiologica delle resistenze nelle diverse aree geografiche.

Già dall’emanazione delle precedenti linee guida era emersa una aumentata resistenza alla claritromicina, pertanto la tripla terapia classica (claritromicina, amoxicillina ed inibitore di pompa protonica) non dovrebbe più essere utilizzata nelle aree ove la resitenza alla claritromicina è superiore al 15%, ovvero nella maggior parte di Europa e Stati Uniti.

Le resistenze secondarie dopo la terapia sono comuni (soprattutto con metronidazolo claritromicina e levofloxacina), quindi ripetere la stessa terapia ha basse probabilità di successo e andrebbe evitato.

Dose e durata della terapia influenzano la probabilità di eradicazione così come la compliance ed il fumo.

Lo standard terapeutico è la quadruplice terapia che prevede l’aggiunta di metronidazolo o in alternativa uno schema che utilizza il bismuto e le tetracicline associati a inibitore di pompa e metronidazolo.

L’utilizzo di levofloxacina in uno schema a tripla associazione è una buona opzione, ma non raccomandata come prima scelta.

Helicobacter Pylori, durata della terapia

La terapia dura 14 giorni e, in caso di terapia di salvataggio dopo infezioni resistenti, è opportuno evitare gli antibiotici già utilizzati e considerare gli schemi contenenti bismuto e levofloxacina.

Non è consigliato utilizzare i test ematici che probabilmente resteranno indefinitamente positivi per diagnosticare un’infezione persistente.

Indicazioni alla gastroscopia

Fino a 60 anni senza sintomi di allarme, può essere indicato trattare la dispepsia helicobacter pylori positiva con eradicazione senza endoscopia e, anche in presenza di carenza di ferro, può avere senso verificare la presenza dell’infezione.

Come verificare l’avvenuta eradicazione dell’Helicobacter Pylori?

La verifica dell’eradicazione deve essere effettuta non prima di 4 settimane dalla fine della terapia, utilizzando breath test o antigeno fecale e previa sospensione di bismuto ed antibiotici da almeno 28 giorni e di inibitori di pompa protonica da almeno 14 giorni.

Infine, prima di iniziare un trattamento con antiinfiammatori non steroidei, l’eradicazione di Helicobacter pylori riduce l’incidenza di ulcere e complicanze associate ad un sanguinamento.

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Fonte dell’articolo

Medicitalia

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