Il colore della pipì: cosa ci dice l’urina sulla nostra salute?
Imparare a interpretare la propria pipì è semplice ed è anche utile: perché se qualcosa non va ce ne possiamo accorgere in tempo, e questo ci permette di correggere immediatamente comportamenti scorretti o di chiedere aiuto al medico
Cosa si può capire del nostro stato di salute osservando la pipì?
Spesso lo diamo per scontato, ma le urine non sono tutte uguali: possono cambiare per colore, trasparenza, odore, e per diverse altre caratteristiche in genere differenti da persona a persona.
Caratteristiche che nello stesso individuo possono variare nel tempo, dandoci indizi importanti sullo stato di salute.
Ad esempio, un’urina più chiara e trasparente ci dice che la persona è bene idratata, mentre certi colori sono associati ad infezioni, patologie del fegato o del pancreas, alla presenza di sangue o di malattie renali.
Non tutte le alterazioni di questo tipo sono associate a patologie: a volte sono cambiamenti fisiologici che si correggono da soli, ad esempio bevendo più acqua.
Altre volte, però, è importante saperli riconoscere per tempo per poter intervenire precocemente.
La pipì può quindi assumere diverse tonalità di colore. A cosa dobbiamo prestare attenzione?
Le urine in condizioni normali hanno un aspetto limpido e una colorazione che può variare dall’incolore al giallo paglierino.
Colori più chiari corrispondono ad un migliore stato di idratazione, mentre colori via via più scuri (arrivando a tonalità simili al miele o all’ambra) significano che non si sta bevendo abbastanza e che quindi le nostre urine sono concentrate.
La disidratazione può aggravare la funzione depurativa dei reni e creare problemi anche alla pressione sanguigna: urine più scure, quindi, sono già il primo segnale che deve invitarci a bere di più per mantenerci in salute.
Un ridotto volume urinario, inoltre, può predisporre alla formazione di calcoli detti anche “renella”.
Se le urine sono marroni è possibile che la disidratazione sia davvero marcata, oppure che ci sia un problema a livello del fegato o del pancreas.
In questo caso è fondamentale rivolgersi al proprio medico, che indicherà quali sono gli approfondimenti da effettuare.
Se le urine hanno un colore rosso, rosa o bruno (simile a bevande a base di cola) è possibile che contengano tracce di sangue.
Questo può essere dovuto a ragioni fisiologiche (ad esempio, uno sforzo fisico molto intenso) oppure a problemi più seri: chiedere aiuto al proprio medico è fondamentale.
Infatti la presenza di sangue nelle urine, detta anche definita ematuria (valutata ad occhio nudo o con un esame delle urine) è un “campanello d’allarme” che non va mai sottovalutato ma, anzi, sempre indagato.
Essa può essere causata, ad esempio, da neoplasie del tratto urogenitale, da ingrossamento della prostata o da calcoli renali.
Raramente questa colorazione rossastra può essere dovuta a cibi particolari o a farmaci che ‘colorano’ le urine: è solitamente un effetto transitorio.
E ancora, le urine potrebbero assumere una tonalità arancione scuro: in questo caso è possibile che ci siano in atto problemi al fegato o legati alla bile, con un conseguente accumulo di bilirubina.
Se le urine assumono invece una colorazione verdastra potrebbe essere in corso una infezione urinaria o potrebbe sempre essere l’effetto di alcune medicine assunte.
Non c’è solo il colore a cui fare attenzione. Quali altre caratteristiche della pipì è importante notare?
A prescindere dal colore, è importante notare se le proprie urine diventano più schiumose, generando più ‘bollicine’ del solito.
La presenza di schiuma è piuttosto comune, e non significa per forza la presenza di una patologia in atto.
Anzi, può dipendere da un forte getto urinario, oppure può essere causata da residui di prodotti detergenti per la pulizia del wc.
Ci sono tuttavia dei casi in cui questa schiumosità è associata a infezioni alle vie urinarie, o all’uso di determinati farmaci.
Inoltre, se questa caratteristica persiste oppure peggiora potrebbe essere un indice di una elevata presenza di proteine nelle urine o di alterazioni anatomiche.
Se invece si notano delle urine più scure e torbide, associate ad un cattivo odore e anche dolore o comunque disturbi della minzione, è possibile che ci sia una infezione in atto.
Se si notano queste variazioni è importante rivolgersi allo specialista, che saprà indicare quali sono i giusti approfondimenti da fare.
A proposito di approfondimenti, quali sono quelli utili da fare in caso di problemi con le proprie urine?
Se notiamo un’alterazione delle urine dobbiamo rivolgerci al nostro medico di medicina generale che, in base alla situazione, indicherà i primi esami da effettuare.
Questi sono quasi sempre il tradizionale esame delle urine con valutazione del sedimento e l’urinocoltura.
L’esame delle urine è un insieme di test chimici e fisici, semplice e non invasivo, che studia a fondo le caratteristiche delle nostre urine.
In base ai risultati è possibile capire se ci sono in atto patologie renali e/o urologiche.
L’urinocoltura, invece, è una indagine che va ad analizzare l’eventuale presenza di microrganismi patogeni (batteri o funghi) nelle urine.
Essendo una vera e propria “coltura” il laboratorio ha bisogno di alcuni giorni per dare un risultato, ma questo permette di individuare l’agente responsabile e anche quali farmaci sono più adatti per combatterla (il cosiddetto antibiogramma).
Se l’esame delle urine e l’urinocoltura evidenziano qualche problema, sarà il medico di medicina generale a indicare la necessità di una visita specialistica con gli esperti in Urologia o in Nefrologia.
Il colore della pipì: cosa ci dice sulla nostra salute
Un adulto ne produce in media un litro e mezzo al giorno, circa 550 litri all’anno, ma difficilmente sappiamo cosa si nasconde dietro al suo colore; la pipì è però uno strumento di diagnosi utilissimo, e qualsiasi sua alterazione può essere un campanello di allarme che può aiutarci nello scoprire per tempo eventuali patologie.
E il colore della tua pipì cosa ti dice? Scoprilo con questa piccola guida, ma ricorda di consultare il tuo medico ogni volta che le condizioni lo richiedano, oppure se hai un dubbio in merito.
PAGLIERINO CHIARO e GIALLO TRASPARENTE: è il colore normale delle urine, indice di corretta idratazione.
GIALLO SCURO-AMBRA: suggerisce una mancanza di idratazione; è quindi necessario bere maggiori quantità di acqua.
BIRRA SCURA: può indicare una possibile malattia al fegato o una forte disidratazione. E’ utile confrontarsi con il proprio medico se aumentando l’idratazione il colore non si modifica.
ROSA o ROSSA: la persona potrebbe avere tracce di sangue nelle urine; questo può essere indice di condizioni potenzialmente gravi come: malattie renali, infezioni delle vie urinarie, calcolosi urinaria, problemi alla prostata o possibili tumori. Contattare immediatamente il medico. ATTENZIONE: dopo aver mangiato barbabietole o mirtilli questo colore delle urine sarà solo transitorio. Tuttavia è sempre meglio indagare non accontentandosi di spiegazioni “consolatorie”.
ARANCIONE: solitamente è un colore causato da scarsa idratazione ma potrebbe anche essere sintomo di una patologia al fegato o delle vie biliari.
BLU o VERDE: questo colore è insolito ed è spesso causato da un colorante alimentare o da un farmaco. È necessario però monitorare attentamente le condizioni perché potrebbe anche trattarsi di un’infezione batterica.
SCHIUMOSA: condizione che se persiste può indicare un eccesso di proteine nelle urine oppure la presenza di malattie renali o alterazioni anatomiche.
Quindi ricorda: la nostra pipì parla di noi, è importante imparare ad ‘ascoltarla’!
Per approfondire:
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