Il dramma di Boston riporta in primo piano una tecnica di soccorso caduta in disuso, il tourniquet
L’esplosione alla Maratona di Boston ha riportato in auge la tecnica di primo soccorso del tourniquet, il bendaggio stretto che si fa vicino alla ferita per fermare le emorragie esterne. È una tecnica di soccorso salvavita che si utilizzava in passato, fin dal tempo dei Romani, poi caduta in disuso.
Il tourniquet, un po’ di storia
Messo in discussione all’inizio del ‘900 da un articolo apparso sul Royal Army Medical Corp Journal in cui si evidenziavano i rischi derivanti dall’uso del bendaggio, durante la guerra del Vietnam non venne utilizzato perché molti militari pensavano compromettesse gli arti e favorisse le amputazioni.
Il tourniquet, il dramma di Boston
Il dramma di Boston ha fatto riscoprire il tourniquet, come appare dalla sequenza di immagini che ritraggono braccia e gambe fasciate con ogni mezzo, fazzoletti, cinture, magliette.
Tuttavia il tema è ancora dibattuto. Benché la Croce Rossa Americana raccomandi di esercitare pressione sulla ferita solo in casi estremi.
Per evitare conseguenze peggiori lo sconsigli, in ambito militare pare che il bendaggio sia una tecnica di soccorso ancora utilizzata.
PER APPROFONDIRE:
Tourniquet e defibrillatore: due presidi salva vita, ma purtroppo siamo ancora indietro
Pericolo dissanguamento: azione numero uno, chiamare i soccorsi. E l’azione numero due?
Gli attentati di Bruxelles – Analisi di quanto avvenuto secondo Medicina Tattica Italia