Il nuovo orizzonte dell’oblio oncologico: una legge per la tutela e la dignità
L’Italia adotta misure per proteggere i diritti dei guariti dal cancro
Una legge tanto attesa
Il 5 dicembre, il Senato italiano ha approvato definitivamente la legge sull’oblio oncologico, una normativa che rappresenta un passo avanti significativo nella tutela dei diritti delle persone guarite da tumori. Il testo, accolto con voto unanime sia al Senato che alla Camera, mira a rafforzare la prevenzione delle discriminazioni. Questa legge è un traguardo importante nella lotta contro le discriminazioni subite dalle persone guarite dal cancro, specialmente in ambiti come l’ottenimento di prestiti, assicurazioni e l’adozione di bambini.
Le disposizioni chiave
La legge è composta da cinque articoli che delineano il diritto all’oblio oncologico. Questo diritto consente alle persone guarite da una patologia oncologica di non fornire informazioni sulla loro pregressa condizione di salute in determinate circostanze. La legge stabilisce che, per i contratti tra privati, le informazioni sulla salute non possono influenzare le condizioni e i termini del contratto. Il periodo di oblio è di dieci anni dalla guarigione, ridotto a cinque anni per coloro che hanno ricevuto una diagnosi prima dei 21 anni. Inoltre, le banche e le assicurazioni non possono richiedere accertamenti sanitari ai clienti che rientrano in queste categorie.
L’impatto sociale
Oltre 390 mila nuove diagnosi di cancro sono state stimate in Italia nel 2022, con un numero crescente rispetto agli anni precedenti. La nuova legge sull’oblio oncologico offre speranza e dignità a quasi un milione di cittadini italiani considerati guariti dal cancro, restituendo loro la possibilità di vivere una vita libera da discriminazioni e ostacoli burocratici. La legge è vista come una vittoria importante da parte delle associazioni di volontariato e dei medici, che celebrano l’eliminazione dello stigma associato al cancro.
Verso l’applicazione
La firma del presidente della Repubblica sancirà ufficialmente la legge. Il Ministero della Salute avrà due mesi di tempo per definire i dettagli su come certificare il diritto all’oblio oncologico. La legge rappresenta un modello avanzato rispetto a quello adottato in altri paesi europei, come Francia e Belgio, sottolineando l’impegno dell’Italia nella tutela dei diritti delle persone guarite dal cancro.