Inibitori di pompa protonica e infarto: i rischi dell'omeprazolo per il cuore

L’assunzione di inibitori di pompa protonica aumenta il rischio di infarto del miocardio: omeprazolo e farmaci antiacidi, sono una classe di medicinali comunemente prescritti e molto efficaci soprattutto nella terapia a lungo termine della malattia da reflusso gastroesofageo, ma possono avere effetti collaterali per il cuore

Omeprazolo e farmaci antiacidi: i rischi per il cuore

Uno studio statunitense pubblicato su Plos One ha valutato l’associazione tra l’assunzione di questi farmaci a lungo termine e il rischio di eventi cardiologici acuti, in particolare infarto del miocardio.

Il lavoro ha evidenziato un aumento di rischio di infarto del 16% nei pazienti in terapia e un aumento pari al doppio della mortalità per evento cardiovascolare acuto.

È vero, riconoscono gli autori, che l’associazione potrebbe selezionare un sottogruppo di pazienti già di per sé a maggior rischio di malattie cardiovascolari, tuttavia tale associazione non si è osservata nei pazienti in terapia con farmaci cosiddetti anti H2, ovvero derivati della cimetidina, indicando quindi un associazione specifica con gli inibitori di pompa protonica.

Il meccanismo non è noto ma non sembrerebbe tanto legato ad un’alterazione della aggregazione piastrinica quanto piuttosto essere in relazione alla capacità di inibire un enzima.

Utilizzo dell’omeprazolo con prudenza

L’associazione, seppur presente, è risultata statisticamente debole e non dovrebbe indurre a modificare la terapia in pazienti nei quali l’indicazione è corretta.

È però un motivo in più per non abusare di questi farmaci, così efficaci da essere oramai venduti anche come prodotti da banco che non richiedono prescrizione medica il che, a mio parere, costituisce un grosso errore e un incentivo a favorirne l’uso inappropriato.

Riferimenti bibliografici

Plos One DOI:10.1371/journal.pone.0124653 june 2015

Per approfondire

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Fonte dell’articolo

Medicitalia

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