Intervento sul paziente: come eseguire l'indagine secondaria

Dopo aver eseguito un’indagine primaria e aver affrontato eventuali condizioni di pericolo di vita, si può passare all’indagine secondaria. Scoprite cosa fare

Cos’è l’indagine secondaria?

L’indagine secondaria è un controllo metodico per valutare la presenza di altre lesioni o malattie in un infortunato reattivo.

Indagine secondaria:

Dopo l’indagine primaria, porre domande sull’anamnesi utilizzando l’AMPLE.

Cercare i segni e i sintomi di lesioni minori e gravi.

Indagine secondaria, cosa fare

  • Una volta completata l’indagine primaria e trattate eventuali condizioni di pericolo di vita, passare all’indagine secondaria. Chiedere all’infortunato reattivo e a chi gli sta intorno domande su qualsiasi incidente che possa essersi verificato. L’obiettivo è scoprire di più sulla storia, i segni e i sintomi dell’infortunato. Se possibile, prendere nota delle risposte.

Lasciare l’infortunato nella posizione trovata fino a quando non si ritiene sicuro spostarlo in una posizione più adatta alla sua lesione o malattia.

  • Anamnesi – scoprire la storia dell’infortunato. Utilizzare il mnemonico AMPLE come facile promemoria. Osservare eventuali gioielli di segnalazione medica che possono fornire informazioni sulla sua storia clinica o su eventuali allergie.

Allergia – Ha qualche allergia? Ad esempio, alle noci o a farmaci come la penicillina o l’aspirina?

Farmaci – stanno assumendo farmaci?

Precedenti anamnestici – soffrono di patologie come diabete, epilessia o malattie cardiache? Hanno subito lesioni o interventi chirurgici in passato?

Ultimo pasto – quando hanno mangiato o bevuto l’ultima volta?

  • Storia dell’evento – cosa è successo e dove? L’incidente è dovuto a una malattia o a un incidente? Chiedete alle persone vicine cosa è successo e cercate indizi che possano darvi maggiori informazioni.
  • Segni – guardate, ascoltate, sentite e annusate eventuali segni di lesioni come gonfiori, deformazioni, emorragie, scolorimenti o odori insoliti. Quando si controllano i bambini, bisogna sempre confrontare il lato del corpo ferito con quello non ferito. Sono in grado di svolgere funzioni normali, come stare in piedi o muovere gli arti? Durante il controllo, annotate eventuali lesioni superficiali da trattare una volta terminato l’esame.
  • Sintomi – porre all’infortunato domande brevi e semplici su eventuali sintomi e sensazioni avvertite. La risposta deve essere il più possibile dettagliata.

Ad esempio, chiedete:

Ha dolore?

Dove si trova il dolore?

Quando è iniziato il dolore?

Può descrivere il dolore, è costante o irregolare, acuto o sordo?

Il dolore è peggiorato dal movimento o dalla respirazione?

Per approfondire:

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Fonte dell’articolo:

St John Ambulance

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