Ipotiroidismo: cause, sintomi e trattamento
L’ipotiroidismo è una disfunzione della tiroide: la ghiandola non è in grado di produrre una normale quantità di ormoni tiroidei – la Tiroxina (T4) e la Triiodotironina (T3) – che pertanto sono presenti nel sangue in quantità inferiori al normale
È una condizione patologica piuttosto diffusa, soprattutto nelle donne e negli anziani, e determina un rallentamento delle funzioni del corpo.
Quali sono le cause che portano all’ipotiroidismo
Esistono almeno due forme di ipotiroidismo; quello primario, di gran lunga il più frequente, è causato da una diminuzione del tessuto tiroideo funzionante.
La causa più comune è la tiroidite autoimmune, cioè un processo di autoaggressione dell’organismo stesso verso la ghiandola, mediato dal sistema immmunitario che causa una progressiva distruzione del tessuto tiroideo funzionante.
Altra causa relativamente frequente è la rimozione chirurgica o la distruzione mediante radioiodio, somministrato a scopo terapeutico, della ghiandola.
La carenza di iodio, un oligoelemento che entra nella composizione chimica degli ormoni tiroidei, è stata in passato una causa molto importante di ipotiroidismo.
Ancora oggi non dobbiamo sottovalutarla, anche se, rispetto ad un passato anche relativamente recente, la situazione è profondamente cambiata: la gente va al mare, mangia pesce, molluschi, in commercio c’è sale iodato e c’è maggiore attenzione dei medici verso il problema.
Quali sono i sintomi dell’ipotiroidismo
I sintomi di ipotiroidismo tendono ad apparire gradualmente e comprendono:
- affaticabilità
- intolleranza al freddo
- stipsi
- diminuzione della frequenza cardiaca
- calo della libido
- aumento di peso
- torpore mentale
- difficoltà di concentrazione
- perdita di memoria
- riduzione del tono dell’umore
- sonnolenza
- intorpidimento muscolare
- flusso mestruale eccessivo
- ipoglicemia reattiva
- pelle secca
- perdita dei capelli
La diagnosi di ipotiroidismo può essere effettuata con un semplice prelievo di sangue per misurare la concentrazione di TSH (Thyroid Stimulating Hormone, ormone tireostimolante), l’ormone che stimola la produzione di T3 e T4.
Un aumento del TSH indica, quindi, che la tiroide è poco attiva.
Trattamento e prevenzione dell’ipotiroidismo
La cura dell’ipotiroidismo consiste nella Terapia sostitutiva con ormoni tiroidei sintetici (tiroxina), generalmente assunti dal paziente per tutta la vita.
L’assunzione nelle quantità adeguate non comporta effetti collaterali perché non somministriamo un farmaco ma lo stesso ormone prodotto dalla ghiandola.
Il trattamento determina una completa regressione della sintomatologia e il completo ripristino della normalità.
L’ipotiroidismo può essere prevenuto con l’assunzione di sale iodato o aggiungendo iodio all’acqua potabile
Ancora oggi, sia pure con grande variabilità da zona a zona, parte del territorio italiano è soggetto al rischio di apporto insufficiente di iodio.
Le regioni più a rischio sono le regioni meridionali ed insulari.
L’entrata in vigore della legge sulla profilassi iodica (Marzo 2005), che ha promosso la vendita di sale iodato, sta risolvendo il problema.
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