La psicosi non è la psicopatia: differenze in sintomi, diagnosi e terapia

Partiamo dal sottolineare che i termini “psicosi” e “psicopatia” indicano due disturbi diversi e, quindi, non devono essere confusi tra loro

La psicosi è una condizione acuta a breve termine che, se curata, porta nella maggior parte dei casi alla completa guarigione

La psicopatia, invece, consiste in un disturbo della personalità con caratteristiche antisociali, che includono: mancanza di empatia, la capacità di comprendere le emozioni degli altri, carattere manipolatorio, disinteresse per le conseguenze delle proprie azioni.

Le persone con personalità antisociale possono, a volte, rappresentare un pericolo per gli altri, poiché possono essere violenti.

Al contrario, la maggior parte delle persone colpite da psicosi hanno maggiori probabilità di essere un pericolo per sé stesse piuttosto che per gli altri. Chiarito ciò torniamo alla psicosi.

Il termine “psicosi” fu introdotto nel XIX secolo con il significato di malattia mentale o follia.

Con il termine psicosi si definisce un tipo di disturbo psichiatrico che causa alterazioni nella percezione o nell’interpretazione della realtà.

La malattia si manifesta con gravi disturbi della memoria, dell’attenzione, del ragionamento, dell’affettività e del comportamento.

La psicosi può causare anche crisi allucinatorie e/o di delirio (DSM 5).

I SINTOMI DELLA PSICOSI

La comparsa dei sintomi della psicosi viene spesso definita episodio psicotico.

Premesso che la psicosi si manifesta in ciascuna persona in maniera unica, anche in relazione alle circostanze, è comunque possibile evidenziare quattro principali sintomi associati all’episodio psicotico:

  • Allucinazioni: della vista, vedere colori, forme o persone; dell’udito, sentire voci o altri suoni; del tatto, percepire sensazioni tattili in assenza di stimoli reali: dell’odorato, sentire un odore che nessun altro sente; del gusto, sentire il gusto di qualcosa anche quando la bocca è vuota.
  • Delirio (si parla di delirio quando si crede fermamente in qualcosa che, invece, è chiaramente falso):
  • pensieri confusi e disturbati; mancanza della consapevolezza di essere malati.
  • Pensieri confusi e disturbati: (le persone con la psicosi hanno spesso schemi mentali confusi, contorti e disturbati): parlare in modo rapido e continuo; passare da un argomento ad un altro nel bel mezzo di una frase; perdere il filo logico, fare brusche pause nella conversazione o nelle attività; mancanza della consapevolezza di essere malati.

Quando si verifica l’episodio psicotico, la persona spesso non è cosciente del fatto che le sue allucinazioni non siano reali e può provare sensazioni di paura o stress.

LE CAUSE DELLA PSICOSI

La psicosi può essere scatenata da diversi tipi di fattori: cause psicologiche, malattie fisiche, abuso di sostanze, farmaci, dopamina, cambiamenti nel cervello.

Tra le cause psicologiche possiamo individuare la schizofrenia: la malattia mentale che causa allucinazioni e delirio; il disturbo bipolare: oscillazioni anomale (euforia alternata a depressione) nell’umore e nel funzionamento della persona soggetta; gravi forme di stress o ansia; gravi forme di depressione: senso persistente di tristezza; la depressione post-partum che può colpire le neomamme a poche settimane dalla nascita del bambino; i disturbi del sonno. Il diverso tipo di causa psicologica può spesso determinare il tipo di episodio psicotico che si verificherà.

Tra le possibili cause della comparsa di episodi psicotici vi possono essere anche alcune malattie fisiche quali: HIV e AIDS, malaria, sifilide, morbo di Alzheimer, morbo di Parkinson, ipoglicemia (livello eccessivamente basso di glucosio nel sangue), lupus eritematoso, sclerosi multipla, tumore al cervello (OMS).

Questo non equivale a fare una sommatoria: malattia fisica uguale episodio psicotico, potrebbe accadere ma non è strettamente relazionato.

Inoltre, potrebbero verificarsi episodi psicotici nel caso in cui vi sia una brusca interruzione nell’assunzione di sostanze alcoliche o stupefacenti dopo averne fatto uso per tempi prolungati.

Questo fenomeno è noto come crisi di astinenza.

LA TERAPIA

La terapia per la psicosi richiede la combinazione tra farmaci antipsicotici, utili ad alleviare i sintomi e le terapie psicologiche (sistemico relazionale, cognitivo comportamentale, familiare) che possono essere un valido aiuto nel ridurre l’intensità delle crisi e degli stati ansiosi causati dalla psicosi.

Non devono mancare il supporto sociale, e l’intervento con i familiari che devono essere supportati nella gestione della malattia del loro caro.

Inoltre, la persona con la psicosi può trarre giovamento dal confronto grazie ai gruppi di aiuto con altri individui che abbiano affrontato esperienze simili.

In Italia, ci sono varie associazioni di familiari di malati psichiatrici gravi che possono essere di aiuto come, ad esempio: Diapsigra, Aitsam, Unasam, Arap.

L’esperienza psicotica spaventa sia la persona che la vive sia chi le si trova accanto.

Se vogliamo però comprendere quel malessere, è necessario prestare ascolto alla persona.

Un atteggiamento di accoglienza e di ascolto può aprire le porte al dialogo.

Inoltre, è importante che chi vive tale esperienza, anche nella veste del familiare, non si blocchi nel cercare supporto professionale per senso di colpa o vergogna verso il familiare pervaso da psicosi.

Articolo scritto dalla dottoressa Letizia Ciabattoni

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FONTI:

https://asugi.sanita.fvg.it/export/sites/aas1/it/documenti/all_dat/mat_info/dsm_disturbi_psicotici_esordio_insegnanti_it.pdf

https://www.torrossa.com/gs/resourceProxy?an=2284677&publisher=FR0455

https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/p/psicosi

https://www.istitutodipsicopatologia.it/di-cosa-ci-occupiamo/come-aiutare-chi-soffre/psicosi-cosa-fare/

https://www.schizofrenia24x7.it/psicosi-e-schizofrenia-tutte-le-psicosi-sono-schizofrenia

Carcione, A., Nicolò, G., Procacci, M. (a cura di) Manuale di terapia cognitiva delle psicosi. Franco Angeli, 2012.

Cocchi, A., Meneghelli A., L’Intervento Precoce tra Pratica e Ricerca. Manuale per il trattamento delle psicosi all’esordio. Centro Scientifico Editore

OMS, Schizofrenia, informazioni per le famiglie (ed. italiana a cura di Dell’Acqua G. Vidoni D., Campiutti E.). Edizioni Biblioteca dell’Immagine, Pordenone.1994

FILMOGRAFIA

A Beautiful Mind, regia di Ron Howard, Gran Bretagna 2001.

Diario di una schizofrenica, regia di Nelo Risi, Italia 1968.

Il lato positivo, regia di David o.Russel, USA 2012.(titolo originale: Silver Linings Playbook.)

Shine, regia di Scott Hiks, Australia/Gran Bretagna 1996.

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