La sicurezza dei mezzi di soccorso, il punto di vista del CoES Italia
È di questi giorni la sentenza definitiva del tribunale a carico di un autista volontario di una pubblica assistenza della provincia diMilano, che lo ha visto coinvolto in un incidente di alcuni anni fa dove purtroppo morì un membro dell’equipaggio, a seguito di un grave sinistro.
Senza volere entrare in merito alla sentenza, per mancanza di competenze occorre ricordare quanto siano importanti alcuni aspetti legali che spesso vengono tralasciati prima di mettersi alla guida delle ambulanze. Il primo aspetto riguarda la velocità da tenere,considerando il fondo stradale, le caratteristiche tecniche, le condizioni meteo, il carico del veicolo, il traffico. Secondo l’art 141 del codice della strada il conducente, tenuto conto delle varie dinamiche sopra descritte deve sempre poter compiere tutte le manovre atte ad evitare danni a persone o cose.
Anche l’art 177, che regola l’utilizzo dei dispositivi supplementari di allarme obbliga l’autista a mantenere sempre una condotta “prudente e diligente“, anche durante la guida in emergenza. A tale scopo -sottolinea il CoES- si evidenzia l’utilità della formazione del personale addetto alla guida, attraverso appositi corsi di guida sicura (e non di guida veloce) che permettano di far luce sia sulle complesse normative che regolano la circolazione stradale, sia sulle tecniche di guida atte a prevenire incidenti stradali durante la marcia o nella fase di “sosta operativa” sul luogo dell’evento.
Si tenga conto che la mancanza di una patente professionale per gli autisti delle ambulanze penalizza il conducente in maniera importante, in quanto l’eventuale ritiro del documento di guida non permette di svolgere la propria attività lavorativa.
Da anni la federazione autisti CoES Italia richiede alle istituzioni che le ambulanze con targa civile (la maggior parte di quelle circolanti) vengano equiparate ai veicoli di cui all’art 138 del codice della strada in merito all’eventuale rilascio di una patente professionale a tutela del conducente stesso, come avvenuto una decina di anni fa per i conducenti delle polizie locali.
È indispensabile inoltre, durante la marcia, di indossare sempre i sistemi di ritenuta da parte di tutti i membri dell’equipaggio al fine di limitare i danni in caso di incidente stradale.
Gli equipaggi dei veicoli di soccorso e di polizia, secondo le vigenti normative sono esonerati durante la fase di marcia in emergenza all’utilizzo dei sistemi di ritenuta, ma proprio in quel contesto il rischio è maggiore e pertanto ne viene consigliato l’uso in quanto l’equipe sanitaria non necessita di una “discesa rapida operativa” come negli interventi delle forze di polizia. POCHI ISTANTI PER AGGANCIARE LA CINTURA, SIA AL PAZIENTE CHE ALL’EQUIPAGGIO POSSONO SALVARE UNA VITA!