Labirintite o neurite vestibolare: cos’è, come si diagnostica e quali sono i trattamenti
Largamente diffuso oggi nel linguaggio comune ma non più utilizzato dagli specialisti, il termine “Labirintite” è nato in età pre-antibiotica quando un’otite media poteva complicarsi in una otomastoidite e quindi interessare l’orecchio interno (o labirinto) e da qui evolvere in una meningite
Oggi il termine corretto è neurite vestibolare, un’infiammazione delle cellule (neuroni) del ganglio del nervo vestibolare (VIII paio dei nervi cranici) dovuta a una riattivazione del virus dell’herpes.
Più raramente, soprattutto nei pazienti anziani, la causa della neurite vestibolare è l’ostruzione di una delle piccole arterie (ischemia) che portano il sangue al labirinto o ai nuclei vestibolari.
Come si manifesta la labirintite: i sintomi caratteristici della neurite vestibolare
Il nervo vestibolare fa parte del sistema vestibolare, ossia delle formazioni che partono dai recettori del labirinto dell’orecchio interno e che regolano l’equilibrio statico e dinamico del nostro corpo, oltre che essere responsabili di una chiara visione durante i movimenti della testa. Un loro cattivo funzionamento causa caduta o instabilità, vertigini, nistagmo (movimento oscillatorio involontario degli occhi).
Il quadro clinico più comune della labirintite è caratterizzato da:
- violenta vertigine a insorgenza improvvisa
- nausea
- vomito
- incapacità di camminare o stare in piedi.
Questi sintomi migliorano gradualmente nell’arco di giorni o settimane anche se possono permanere per mesi una modesta instabilità e lievi e transitorie vertigini.
Labirintite o neurite vestibolare: la diagnosi
Per la diagnosi di labirintite, lo specialista otorinolaringoiatra si avvale innanzitutto dei dati anamnestici, ovvero la storia clinica del paziente.
Successivamente, il quadro della sindrome vestibolare acuta è documentabile con un esame vestibolare, con cui lo specialista valuta:
- l’incapacità nel cammino e nella stazione eretta;
- la deviazione nella marcia e nelle braccia tese;
- il nistagmo, che può essere meglio visualizzato con gli occhiali di Frenzel o con una registrazione nistagmografica.
La diagnosi può essere completata con visita neurologica e una Risonanza Magnetica RMN, utili a escludere come causa del disturbo un danno neurologico.
Trattamento della labirintite: come curare la neurite vestibolare
La grande crisi vertiginosa che caratterizza l’esordio della labirintite può essere trattata con antiemetici e vestibolosoppressori, i farmaci per ridurre la nausea e il vomito. In caso di infiammazione di origine virale, il trattamento della neurite prevede l’impiego di cortisonici.
Fondamentale è, poi, seguire un percorso riabilitativo per favorire i processi di compenso vestibolare: sostanzialmente movimento e attività fisica di qualunque tipo, non appena regrediscono i sintomi acuti iniziali e le condizioni generali del paziente lo consentono.
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