Lussazione della spalla: come si interviene per la riduzione? Una panoramica delle principali tecniche
La lussazione della spalla si verifica quando la testa sferica dell’omero esce dalla relativa cavità di forma tondeggiante della scapola
Lussazione della spalla: caratteristiche principali
- Quando una spalla è lussata, l’omero viene solitamente spinto con forza in avanti, fuori dall’articolazione.
- La spalla può apparire deforme e di solito è molto dolorante.
- Spesso, il medico può formulare una diagnosi di lussazione della spalla esaminando la spalla stessa; tuttavia, viene eseguita una radiografia per conferma.
- Il medico può riposizionare correttamente l’articolazione senza un intervento chirurgico, spesso dopo aver somministrato farmaci che aiutano a tollerare la procedura.
Molte tecniche sono disponibili per ridurre una lussazione chiusa della spalla
Nessuna tecnica è universalmente efficace, pertanto gli operatori ne devono avere familiarità.
Tra le tecniche per ridurre una lussazione della spalla anteriore ci sono
- Tecnica di autoriduzione di Davos (Boss-Holzach-Matter)
- Rotazione esterna (p. es., tecnica di Hennepin) con abduzione (p. es., tecnica di Milch) se necessaria
- Tecnica FARES
- Manipolazione scapolare
- Tecnica di Stimson
- Trazione-controtrazione
La tecnica di Ippocrate originale (il tallone dell’operatore è posto nell’ascella interessata per creare una controtrazione) provoca lesioni e non deve essere eseguita.
La tecnica di Kocher, che sfrutta forzatamente l’omero come una leva, ha anche un alto rischio di complicanze e non deve essere eseguita.
Le tecniche di riduzione per le lussazioni anteriori generalmente utilizzano la trazione assiale e/o la rotazione esterna.
Non esiste una singola tecnica preferibile o perfetta.
È più importante che gli operatori abbiano familiarità con diverse tecniche e che utilizzino quelle appropriate alla lussazione e allo stato clinico del paziente (vedi Lussazioni anteriori della spalla: trattamento).
I tentativi di riduzione, in particolare quelli eseguiti senza sedazione, hanno maggiori probabilità di successo se il paziente è rilassato e collaborante.
Tecniche di riduzione della lussazione alla spalla: l’analgesia e la sedazione possono aiutare ad alleviare gli spasmi muscolari
I pazienti devono ricevere analgesia.
Tuttavia, se il paziente lo desidera, può essere eseguito un tentativo di riduzione senza analgesia con un metodo di riduzione delicato (p. es., Davos, manipolazione scapolare, Hennepin o FARES).
L’analgesia endovenosa e/o un’iniezione intra-articolare di anestetico possono essere somministrate subito durante la valutazione iniziale per alleviare il dolore durante le radiografie e le altre procedure pre-intervento.
La sedazione e l’analgesia procedurali possono essere utilizzate per i pazienti che hanno molta ansia e molti spasmi muscolari e per i metodi di riduzione che richiedono più forza (p. es., trazione-controtrazione e Stimson).
La riduzione di una lussazione posteriore o di una lussazione inferiore (luxatio erecta) di solito comporta una tecnica di trazione-controtrazione.
Quando possibile, prima di ridurre queste lussazioni deve essere consultato un chirurgo ortopedico.
Un danno neurovascolare può derivare dalla lussazione (il più delle volte con una lussazione anteriore) o dalla procedura di riduzione.
Le articolazioni devono essere ridotte il più presto possibile perché i ritardi aumentano il rischio di complicanze neurovascolari.
Per evitare di aumentare gli spasmi muscolari, tutte le riduzioni vengono eseguite delicatamente e gradualmente, e spesso vanno provati prima i metodi di riduzione che utilizzano meno forza rispetto a quelli che usano una forza maggiore.
La scelta di un metodo delicato è particolarmente importante se è sospettata una lesione del plesso brachiale.
Le valutazioni neurovascolari sono eseguite prima della procedura e dopo ogni tentativo di riduzione.
L’esame comprende la valutazione dei polsi distali e del tempo di riempimento capillare digitale (arteria ascellare), la sensibilità tattile della parte superiore del braccio (nervo ascellare) e la funzione dei nervi radiale, mediano ed ulnare (plesso brachiale).
È necessario consultare un chirurgo ortopedico, prima della riduzione della lussazione, se il paziente ha una lesione complicata della spalla, come una
- Frattura di una tuberosità maggiore con uno spostamento di > 1 cm
- Lesione di Hill-Sachs grave (≥ 20% di deformità della testa omerale dovuta all’urto contro il labbro glenoideo)
- Frattura del collo chirurgico (sotto le tuberosità maggiore e minore)
- Frattura di Bankart (labbro glenoideo anteroinferiore) che coinvolge un frammento osseo di oltre il 20% e con instabilità gleno-omerale
- Frattura prossimale dell’omero in 2 o più parti
Altri motivi per consultare un chirurgo ortopedico prima della riduzione della lussazione alla spalla comprendono
- L’articolazione è esposta (ossia, una lussazione aperta)
- Il paziente è un bambino, perché è spesso presente un distacco epifisario (cartilagine di accrescimento)
- La lussazione è più vecchia di 7-10 giorni, quindi vi è un aumentato rischio di danneggiare l’arteria ascellare durante la riduzione, specialmente nei pazienti anziani
Un chirurgo ortopedico deve essere consultato dopo 2 o 3 tentativi falliti di riduzione chiusa o dopo una riduzione riuscita se
- Si sospetta una lesione complicata della spalla (p. es., lussazione più frattura, lesione del nervo ascellare, o lacerazione della cuffia dei rotatori)
- Il paziente ha una lussazione per la prima volta
Tuttavia, in tutti i pazienti, se è presente un deficit neurovascolare, la riduzione deve essere effettuata immediatamente.
Se un chirurgo ortopedico non è disponibile, si può tentare una riduzione chiusa, utilizzando una forza minima adatta; se la riduzione non ha successo, può essere necessario eseguirla in sala operatoria in anestesia generale.
Le RX post-riduzione di solito devono essere eseguite per verificare il successo della riduzione e per controllare la presenza di ulteriori fratture.
Tuttavia, le radiografie possono non essere necessarie per i pazienti con lussazioni della spalla anteriori ricorrenti poco traumatiche.
Per approfondire:
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