Malattie cardiovascolare: è possibile prevenire un infarto?

Per prevenire l’evento più grave tra le malattie cardiovascolari, l’infarto, è fondamentale seguire uno stile di vita attivo, sano ed equilibrato, così come svolgere esami e visite di prevenzione, soprattutto in caso di fattori di rischio o familiarità

Le patologie cardiovascolari, se non propriamente curate, aumentano non solo il rischio di morte, bensì anche di invalidità e altre comorbidità.

Comprendono un gruppo di patologie in cui rientrano l’infarto acuto del miocardio, l’angina pectoris e l’ictus ischemico ed emorragico.

L’IMPORTANZA DELLA FORMAZIONE NEL SOCCORSO: VISITA LO STAND DI SQUICCIARINI RESCUE E SCOPRI COME ESSERE PREPARATO ALL’EMERGENZA

È POSSIBILE PREVENIRE UN INFARTO?

Se è vero che è molto difficile – se non impossibile – prevedere un infarto, è pur vero che è possibile prevenirlo seguendo uno stile di vita sano.

Ci sono infatti alcuni “fattori di rischio”, che svolgono un ruolo importantissimo per prevenire un infarto.

Il cuore è il muscolo più importante, imprescindibile alla sopravvivenza.

Si calcola che, nel corso della vita di ognuno, il cuore batta in media circa 3 miliardi di volte.

Pur essendo un’azione involontaria e indipendente dal nostro controllo, è fondamentale monitorare frequentemente l’attività cardiaca, prendendosene cura nella vita di tutti i giorni.

Ecco, di seguito, alcuni consigli utili per prevenire ed evitare un infarto, relativamente ai fattori di rischio definiti “modificabili”:

  • evitare il fumo;
  • evitare o ridurre il consumo di alcolici;
  • svolgere frequente attività fisica;
  • seguire una sana alimentazione;
  • controllare la pressione sanguigna e i valori colesterolo;
  • monitorare il peso corporeo.

CARDIOPROTEZIONE E RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE? VISITA SUBITO LO STAND EMD112 IN EMERGENCY EXPO PER APPROFONDIRE

Condurre uno stile di vita sano è il miglior deterrente per evitare o prevenire un infarto

Una vita sedentaria è sinonimo di scarsa attività fisica, che incide inevitabilmente sul peso corporeo e sui valori di colesterolo e trigliceridi che possono essere appunto una causa di infarto.

Il consumo di alcolici e il fumo vengono considerate altre cause primarie di attacchi cardiaci.

Per questa ragione, si consiglia di eliminare o ridurre sensibilmente l’utilizzo di alcool e ai fumatori di smettere immediatamente di fumare.

È dunque buona norma tenersi in forma con il movimento: è sufficiente anche una camminata veloce di mezz’ora al giorno, senza dover necessariamente iscriversi in palestra o svolgere attività agonistica.

Coloro che svolgono regolare attività fisica presentano una salute cardiovascolare migliore, riducendo così i rischi di un infarto.

Oltre a fare movimento, monitorare costantemente il peso corporeo permette di contrastare i disturbi legati all’obesità (altro fattore di rischio).

In tal senso, è fondamentale seguire una corretta alimentazione, che preveda un consumo moderato di carni rosse, evitando possibilmente condimenti non necessari e cibi grassi, fritti e dolci, ai quali preferire pesce, carni bianche/magre, legumi, cereali e vegetali.

Tenersi in forma, ma non solo: è importante controllare la pressione sanguigna e sottoporsi periodicamente agli esami del sangue per monitorare il valore del colesterolo cosiddetto “cattivo”.

Chi soffre, infatti, di ipertensione arteriosa o di ipercolesterolemia ha una maggiore probabilità di sviluppare l’arteriosclerosi.

Tra i soggetti più a rischio ci sono i diabetici, poiché l’eccessiva presenza di glucosio nel sangue danneggia le arterie, favorendo di fatto la comparsa dell’arteriosclerosi.

Senza dimenticare che il diabete è spesso accompagnato da comorbidità come l’ipertensione arteriosa.

VUOI CONOSCERE RADIOEMS? VISITA LO STAND DELLA RADIO DEDICATA AL SOCCORSO IN EMERGENCY EXPO

INFARTO, ALTRI FATTORI DI RISCHIO

Oltre ai fattori modificabili, ce ne sono altri definiti “non modificabili” perché indipendenti dal comportamento della persona.

Si tratta cioè di condizioni che non possono essere contrastate e includono:

  • l’età, perché i casi di malattie cardiovascolari aumentano al sopravanzare dell’età;
  • il sesso, perché, soprattutto in età non avanzata, le donne sono meno a rischio degli uomini. Tale disparità si annulla al sopraggiungimento della menopausa;
  • la familiarità, perché i livelli di colesterolo nel sangue, così come l’ipertensione, potrebbero essere ereditati geneticamente.

BARELLE, VENTILATORI POLMONARI, SEDIE DA EVACUAZIONE: I PRODOTTI SPENCER NEL DOPPIO STAND IN EMERGENCY EXPO

QUALI ESAMI FARE PER PREVENIRE L’INFARTO?

Ci sono alcuni esami consigliati per verificare lo stato di salute del cuore e dei vasi sanguigni.

La prevenzione dell’infarto passa anche per un monitoraggio costante del proprio rischio cardiovascolare, soprattutto dopo i 40 anni, anche se non ci sono campanelli d’allarme.

Tra gli esami suggeriti ci sono:

  • visita cardiologica;
  • elettrocardiogramma (ECG);
  • ecocardiogramma;
  • Holter ECG;
  • TAC coronarica;
  • risonanza magnetica cardiaca;
  • scintigrafia miocardica;
  • coronarografia.

Per approfondire

Emergency Live ancora più…live: scarica la nuova app gratuita del tuo giornale per iOS e Android

Infarto miocardico: cause, sintomi e fattori di rischio

Infarto: le linee guida per riconoscere i sintomi

Guida rapida e dettagliata al cuore polmonare (Cor Pulmonale): che cos’è e cosa determina

Infarto, qualche info al cittadino: quale differenza con l’arresto cardiaco?

Supporto vitale di base (BTLS) e avanzato (ALS) al paziente traumatizzato

Procedure sul paziente: che cosa si intende per cardioversione elettrica esterna?

Massaggio cardiaco: quante compressioni al minuto?

Sincope cardiaca: che cos’è, come si diagnostica e chi colpisce

Holter cardiaco: come funziona e quando serve?

Sepsi, ecco perché un’infezione è un pericolo e una minaccia per il cuore

L’importanza della Rianimazione Cardiopolmonare: intervenire tempestivamente può salvare una vita

Differenza tra cardioversione spontanea, elettrica e farmacologica

Che cos’è un Cardiovertitore? Panoramica sul defibrillatore impiantabile

Il gas Argon salva i neuroni dopo l’arresto cardiaco: sperimentato sul primo paziente al mondo al Policlinico di Milano

Infarto cardiaco

Soccorso e eventi cardiovascolari: qual è la differenza tra infarto e arresto cardiaco?

Aritmia cardiaca: cosa succede quando il cuore “balla”

Aritmie, quando il cuore “balbetta”: le extrasistoli

Arresto cardiaco: cos’è, quali sono i sintomi e come si diagnostica

Head Up Tilt Test, ecco come funziona l’esame che indaga sulle cause della sincope vagale

Sincope cardiaca: che cos’è, come si diagnostica e chi colpisce

Malattie della valvola mitrale, cause e sintomi

Problemi al cuore, riconoscere i sintomi

Extrasistole: dalla diagnosi alla terapia

Infarto cardiaco: scopriamo cos’è?

Dal dolore al torace e al braccio sinistro al senso di morte: ecco i sintomi dell’infarto miocardico

Modello Aslanger: un altro OMI (Infarto Miocardico da Occlusione)?

Qual è la Differenza tra Pacemaker e Defibrillatore Sottocutaneo?

Cos’è un defibrillatore impiantabile?

Pacemaker in età pediatrica: funzioni e peculiarità

Defibrillatore: cos’è, come funziona, prezzo, voltaggio, manuale ed esterno

La corretta manutenzione del defibrillatore per garantirne la massima efficienza

Pacemaker e defibrillatori interni, esaurimento prematuro della batteria: cosa c’è da sapere?

In quale caso portare il bambino al Pronto Soccorso? Qualche info a genitori, educatori, maestre

Coronarografia, cos’è questo esame?

Cardiomegalia: sintomi, congenita, cura, diagnosi con RX

Sindrome alcolica fetale: che cos’è, quali conseguenze ha sul bambino

La sindrome del cuore spezzato è in aumento: conosciamo la cardiomiopatia di Takotsubo

Compatibilità e interazioni tra alcol e farmaci: indicazioni utili per i soccorritori

Le emozioni nascono dal cuore: lo dimostra lo studio delle Università di Pisa, Padova e California Irvine

Defibrillatore automatico impiantabile in età pediatrica: quali differenze e peculiarità?

Fonte dell’articolo

Auxologico

Potrebbe piacerti anche