Metanfetamina: da farmaco a sostanza d’abuso

La metanfetamina nacque nel 1919 in Giappone grazie al chimico Akira Ogata che la sintetizzò per la prima volta dalla pianta Ephedra vulgaris

Nel 1920 la metanfetamina fu brevettata e commercializzata come farmaco con il nome di Methedrine[1]

Tuttavia ha un uso terapeutico limitato e la maggior parte della metanfetamina è prodotta in laboratori clandestini degli Stati Uniti e in Estremo Oriente.

Rispetto ad altre sostanze, quali ad esempio la cocaina, la sensazione di benessere che deriva dall’utilizzo di metanfetamina dura più a lungo.

Questo spiegherebbe perché in pochi anni la questa sostanza è divenuta una tra le nuove droghe più consumate.

La metanfetamina può essere ottenuta attraverso tecniche differenti che dipendono dal reagente chimico di partenza, chiamato precursore.

Le tecniche più utilizzate in Europa sono quelle che prevedono l’utilizzo di efedrina e pseudoefedrina, sostanze che possono essere estratte da alcuni medicinali. Per questo motivo molti paesi europei hanno aumentato la restrizione nella vendita di alcuni medicinali a base di queste sostanze.

Per questo motivo il 13 dicembre 2020, è stato pubblicato il nuovo regolamento delegato (UE) n. 2020/1737, per l’inclusione di tutta una determinata serie di precursori di sostanze che poi possono dar vita alla produzione della metanfetamina.

Comunque la qualità finale del prodotto dipende fortemente dall’abilità e dall’esperienza di chi la produce, non solo dal precursore di partenza[2].

Da dove proviene la metanfetamina che troviamo in Europa?

In un rapporto stilato nel 2017 dall’ EMCDDA (Osservatorio Europeo delle Droghe e delle Tossicodipendenze), si evidenzia come la metanfetamina sia tra le dominatrici del nuovo mercato delle nuove droghe sintetiche.

Soltanto nel 2015, infatti, le forze dell’ordine hanno trovato e distrutto in Europa circa 291 laboratori clandestini per la produzione di metanfetamina, di cui 263 in Repubblica Ceca.

8000 è il numero di sequestri di metanfetamina nel 2015 per un ammontare di circa 0,5 tonnellate di sostanza sequestrata.

In base al numero dei laboratori trovati e ai sequestri sia di metanfetamina che dei suoi precursori, si capisce come la Repubblica Ceca rappresenta il maggior produttore di metanfetamina in Europa.

Effetti farmacologici della metanfetamina

Da un punto di vista farmacologico, la metanfetamina porta a una forte sensazione di energia e benessere in quanto incide sui normali livelli di dopamina.

Gli effetti dopo un’assunzione per via orale si hanno dopo circa trenta minuti e possono durare diverse ore.

Inoltre può essere utilizzata soprattutto come inibitore dell’appetito, quindi utile in caso di problemi di obesità ma anche come sostanza dopante per aumentare l’aggressività e la resistenza alla fatica in molte discipline sportive.

La metanfetamina può creare facilmente dipendenza in chi l’assume quotidianamente.

Chi fa spesso utilizzo di questa sostanza spesso ha problemi di concentrazione, ansia, ipertensione, irritabilità, schizofrenia, e nei casi più gravi, problemi cardiovascolari che possono portare alla morte (in alcuni decessi la concentrazione nel plasma era superiore a 0,5 mg/L)[3].

Referenze

Meth mania: A history of methamphetamine, N. L. Parsons, 2014.

Shulka RK, Crump JL, Chrisco ES – An evolving problem: Methmphetamine production and trafficking in the United States – International Journal of Drug Policy, 23, 2012, 426-435.

Kaye S, Mcketin R, Duflou J, Darke S – Methmphetamine and cardiovascular pathology: a review of the evidence – Addiction, 102, 2007, 1204-12011.

Per approfondire:

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Fonte dell’articolo:

Biopills

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